E' iniziato ieri il terzo turno dei preliminari di Champions, tra l'altro con lo Sparta Praga che seppelisce il Panathinaikos: 3-1 il finale, sarà caldo l'Olimpico di Atene al ritorno...
Tra i match clou di oggi, quello tra i portoghesi dello Sporting e gli olandesi del Twente. Di seguito, una breve presentazione delle due squadre.
Sporting
Non arrivano nel migliore dei modi i Leoni dell'Alvalade a questo turno preliminare, passaggio chiave per le casse sempre deserte del club di Lisbona. La prime uscite del time di Paulo Bento non sono certo state sfolgoranti: lo Sporting è ancora un cantiere, non a caso continuano ad arrivare giocatori: l'ultimo, Felipe Caicedo, in prestito dal Manchester City è stato convocato per stasera ma ha giusto fatto le foto di presentazione e qualche palleggio coi compagni, un po' poco per essere quella spalla di Liedson che i biancoversi cercano da tempo. Proprio l'attaccante brasiliano, ma ormai portoghese (tanto che il CT Carlos Queiroz ci ha fatto più di un pensierino...), rimane l'unica certezza di una squadra che ha sempre meno i mezzi economici per competere con le altre due big del Paese. La scommessa del mercato si chiama Mati Fernandez, giunto dal Villareal. Messo ai margini dal connazionale Pellegrini Mati cerca in Portogallo il rilancio ed è già fonte di discussione a Lisbona: dietro le punte o esterno del 442? Paulo Bento opterà per il centrocampo a rombo quindi Mati giocherà dietro a Liedson e Helder Postiga. Giubilato Romagnoli, l'allenatore ha provato anche Joao Moutinho da rifinitore con esiti discreti in fase di non possesso ma non esaltanti con la palla tra i piedi, specie per una squadra che non riesce a trovare una transizione credibile, almeno finora. Miguel Veloso (sempre nella lista dei possibili partenti) si gioca il posto con Rochemback, ma potrebbero essere entrambi nell'11 di partenza e per l'ex stella delle giovanili dello Sporting c'è anche l'opzione sulla fascia sinistra (favorito Caneira), una delle maggiori pecche della rosa dello Sporting, priva di esterni credibili (l'unico di ruolo sarebbe Leandro Grimi...). Peserà l'assenza di Izmailov, ma c'è fiducia in Vuckcevic e nel giovane Pereirinha. Recuperato Anderson Polga in mezzo alla difesa, davanti a Rui Patricio (atteso a un anno di conferme), giocherà insieme all'ennesimo talento uscito dall'Academia Sporting, Carriço, centrale di belle speranze.
CARLO PIZZIGONI
Twente
Il forte dubbio della passata stagione, Steve McClaren, si è trasformato nella certezza di quella attuale. Il tecnico inglese ha superato a pieni voti l’approccio con la realtà olandese, e il Twente riparte proprio di lui per ri-programmare una squadra privatasi di tre elementi fondamentali quali Arnautovic (passato all’Inter), Elia (Amburgo) e Braafheid (Bayern Monaco). I soldi incassati sono però stati spesi con giudizio e il progetto dei Tukkers, pur non privo di qualche ovvia incognita, risulta intrigante. Il modulo rimane il 433, con l’esperto Sander Bosckher tra i pali davanti ad una linea difensiva che prevede al centro i confermati Peter Wisgerhof e Franco Texeira Douglas (molto interessante questo centrale brasiliano classe 88 calcisticamente cresciuto in Olanda) supportati a destra da Nicky Kuiper (89), arrivato dal Vitesse per sostituire Braafheid, e a sinistra da Slobodan Rajkovic (89), talento serbo del Chelsea che ha prolungato il proprio prestito nel Twente proprio perché stimolato, parole sue, dalle opportunità professionali offerte da un ambiente in costante crescita. La mediana a tre è rimasta immutata rispetto allo scorso anno: a destra l’incontrista Cheik Tiotè (86), a sinistra Theo Janssen e il suo mancino tagliato, al centro l’esperto Kenneth Perez in qualità di playmaker. La grande novità è rappresentata dal nazionale iracheno Nashat Akram, campione d’Asia del 2007 e astro nascente (anche se è un 84) del calcio del Medio Oriente. Può giocare da numero 10 oppure interno. Il tridente d’attacco poggia sul fiuto del gol del confermato Blaise Nkufo, i cui anni iniziano però ad essere 34, ragion per cui è arrivato dal De Graafschap il frizzante Luuk de Jong (90), che ha già “testato” lo scorso anno, da titolare, i campi della Eredivisie. Volti nuovi invece per le fasce: a destra c’è il nazionale sudafricano Bernard Parker (86), arrivato dal Thanda Royal Zulu via Stella Rossa e recentemente visto all’opera con buon profitto nella Confederations Cup; sul lato opposto la novità si chiama Bryan Ruiz Gonzalez (85), nazionale costaricano prelevato dal Gand, con la cui maglia nell’ultima stagione è entrato nella top 11 della Jupiler Pro League. Tre giovanissimi infine scalpitano in panchina: la punta ghanese Ransford Osei (90), in prestito dal Maccabi Haifa, l’ala slovacca Miroslav Stoch, in prestito dal Chelsea, e l’esterno di centrocampo croato Dario Vujicevic (90), promosso dalle giovanili, dove ha fatto sfracelli. Una storia già sentita per un certo Marko Arnautovic.
ALEC CORDOLCINI
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