Continua il sogno dell’Atletico Mineiro. Sul carro della
squadra di Ronaldinho e dell’allenatore Cuca, deserto a inizio anno,
stanno salendo in tanti. Le prestazioni del Galo sono sempre più
convincenti: nella decima giornata, infrasettimanale e divisa in due
serate, l’Atletico conquista la quinta vittoria consecutiva, l’ennesima
convincente, contro una pretendente al titolo come l’Internacional, e
continua la marcia solitaria in testa al Brasileirão.
L’Atletico Mineiro non poteva schierare Jô, attaccante di riferimento,
persosi in Europa ma ritrovatosi alla grande a Belo Horizonte: ci pensa
Guilherme, anche lui rilanciato al Galo dopo lo sfortunato passaggio nel
Vecchio Continente. L’ex Cruzeiro, nato nel poverissimo Maranhão,
sblocca il risultato contro l’Internacional, ancora orfano di Forlan,
grazie a un colpo di biliardo in cui la fortuna scende prepotentemente
in campo; la conclusione di Guilherme, diretta all’angolo basso,
incoccia il palo ed è solo la schiena del portiere Muriel a permettere
alla sfera di oltrepassare la linea bianca. La partita è sempre condotta
dall’Atletico di Ronaldinho, grazie anche all’espulsione, probabilmente
frettolosa, di D’Alessandro al 38’ (fallo ingenuo e protesta: giallo
poi rosso). Grande partita, l’ennesima, del giovane Bernard (classe
’92), protagonista dell’assist nel gol del 3-1 di Damian Escudero che ha
chiuso il match.
L’Atletico conserva due punti di vantaggio sul Vasco, vittorioso al
Morumbi, contro il San Paolo, grazie a una rete del laterale destro
Fagner. Nel club paulista scoppia la gran Luis Fabiano, in aperta lite
coi tifosi. Nella notte si conferma terza forza del campionato il
Fluminense. Uno scatenato Fred trascina alla vittoria il Tricolor,
adesso a meno tre dalla vetta. Il 4-0 finale non dice nemmeno tutto
delle deficienze proposte dal Bahia, che a fine gara decide di
interrompere il rapporto con il tecnico Paulo Roberto Falcão. La
parabola dell’ex Re di Roma alla guida della squadra nordestina si
chiude in maniera ingloriosa, con un bilancio negativo di cinque
sconfitte e quattro pareggi. Tuttavia è giusto ricordare anche la
conquista del titolo statale, ottenuto sconfiggendo gli eterni rivali
cittadini del Vitoria: un titolo che mancava alla bacheca del Bahia da
11 anni.
Visto l’exploit dell’Atletico, il Cruzeiro è improvvisamente divenuto la
seconda forza di Belo Horizonte, dopo anni di dominio. L’acquisto
mediatico di Juan Roman Riquelme, per rispondere all’avvento in città
del nuovo profeta Ronaldinho, sembra essere sfumato, però in campo la
Raposa riprende a vincere dopo tre sconfitte consecutive. Lo fa a San
Paolo contro la Portuguesa dell’idolo Dida: 2-0 il finale del match che
si chiude con gli applausi e i cori dei tifosi del Cruzeiro per il
portiere che anni fa fu il principale protagonista della vittoria della
Copa Libertadores.
Sempre più in basso il Flamengo. L’ex squadra di Ronaldinho rimedia una
figuraccia casalinga contro il Corinthians, perde 3-0 e innesca una
contestazione che potrebbe diventare destabilizzante per l’ambiente:
durante il match la Raça Rubronegra, la tifoseria del Mengão ha voltato
le spalle al campo, in segno di supremo spregio. Mentre sfuma pure il
sogno di far indossare a Riquelme, in rotta col Boca e criticato anche
da Maradona, la maglia che fu di Zico, l’ultimo appiglio per i tifosi
del Flamengo rimangono i giovani. Tra questi, oltre al talentuosissimo
Adryan, c’è anche il figlio di Bebeto, Mattheus. Entrambi giovanissimi,
hanno giocato uno spezzone della partita vinta senza fatica dal
Corinthians di Ralf e Paulinho. Pur perdendo Alex (arruolato in Qatar,
dall’ennesimo sceicco danaroso), il Timão ha ritrovato quel calcio
ordinato e attento che gli ha permesso di dominare la Libertadores. In
questo sistema perfetto, ora anche in campionato, pure giocatori che
parevano persi come Douglas, diventano decisivi: l’ex Gremio ha segnato
una doppietta nella passeggiata vincente contro il Flamengo.
Dopo una buona partenza ha rallentato il Botafogo, incappato in un paio
di pareggi, l’ultimo senza reti contro il Santos vedovo di Neymar.
Contro il Peixe mancava anche il riferimento offensivo Elkeson,
infortunato e sostituito da Rafael Marques, Tutto l’ambiente della
Stella Solitaria è però concentrato sull’evento della stagione, il
debutto di Clarence Seedorf, che avverrà domenica, nella gara interna
contro il Gremio. L’attesa è notevole, e il club ha creato addirittura
un’agenzia di viaggi esclusiva, “Destino Botafogo” il nome, per
permettere ai propri tifosi di godersi, con tutte le attenzioni del
caso, sia in casa che in trasferta, le magie dell’ex giocatore del
Milan. E’ una delle numerose iniziative studiate dal marketing del
Fogão, praticamente inesistente fino a qualche settimana fa e oggi
attivissimo...
CARLO PIZZIGONI
Fonte: Gazzetta