16 giugno 2009

[Euro under 21] Le avversarie dell'Italia

SERBIA
Sconfitti, male, dall'Olanda nell'ultima finale del campionato Europeo, la Serbia rimane squadra di altissimo livello e molto ostica da incontrare. Terminato il ciclo che ha consegnato al calcio che conta Branislav Ivanović, Bosko Jankovic e Sasha Kolarov, si ricomincia da un ragazzo che quella finale con i campioni olandesi, trascinati dal miglior Drenthe di sempre, l'ha giocata, anche se solo per gli ultimi 25 minuti: Zoran Tošić. Esploso nel Partizan di Belgrado, Tošić ha firmato quest'anno per il Manchester United, racimolando qualche minuto in prima squadra. In mezzo al campo la squadra di Slobodan Krčmarević ha il suo punto di forza e le alternative non mancano, anche se la nazionale maggiore di Antic dovrebbe sottrargli alcuni elementi. Gojko Kačar dell'Herta è un altro reduce del 2007, ma ora ha un ruolo chiave nel sistema difensivo serbo pur non disdegnando la fase offensiva, qualora occorresse (ben 6 gol nelle qualificazioni), così come “Lola” Smiljanić, che però ha visto poco il campo nell'incredibile rivoluzione-salvezza di Pochettino all'Espanyol. Oltre il buon numero 1 Željko Brkić, linea a 4 traballante che dovrebbe essere condotta da Nemanja Pejčinović. Davanti, tutto il peso sul centravanti del Nantes, Filip Djordevic, cresciuto nella Stella Rossa. Molto importanti le presenze di due top player come Sulejmani (Ajax) e Obradovic (Partizan).



SVEZIA
La grande opportunità di giocare davanti al proprio pubblico aumenterà certo convinzione e autostima ai ragazzi di Tommy Söderberg, che dirige i giovani svedesi sempre col supporto di Jörgen Lennartsson. Poca fantasia, una certa linearità di manovra ma pure buona qualità, specie davanti con Marcus Berg del Groningen, che ha già assaggiato il sapore della nazionale maggiore, esattamente come Rasmus Elm, centrocampista del Kalmar (ultimo campione svedese), che coi grandi di Svezia ha pure trovato una rete quest'anno. Occhio in attacco pure a Ola Toivonen, che ha tanta voglia di rivincita dopo la stagione disastrosa del suo club, il PSV Eindhoven. Toivonen è stato miglior marcatore nelle amichevoli di preparazione, partite che hanno regalato fiducia ai nordici, visti i due pareggi con le super-potenze di categoria, Italia e Spagna, e la vittoria con l'Olanda, campione uscente ma non qualificatasi per la fase finale. La squadra leader del campionato, l'IFK Goteborg, con la sua recente politica improntata sul “largo ai giovani” fornisce elementi chiave all'under 21 locale, da segnalare il difensore Mattias Bjärsmyr, il centrocampista Gustav Svensson e l'attaccante Pontus Wernbloom. Interessante anche il terzino destro del Rosenborg Mikael Lustig. Mancherà lo juventino Albin Ekdal, che ha anche un problema all'inguine.

BIELORUSSIA
E' considerata la cenerentola delle otto partecipanti, ma la poca tradizione calcistica di questo Paese stavolta inganna. I giovani bielorussi hanno condotto un girone di qualificazione molto buono, finendo appaiati alla Serbia in classifica e perdendo il primo posto solo per la differenza reti. Un girone in cui hanno subito solo cinque gol, di cui quattro nelle partite coi rivali serbi. Poi, nello spareggio dei play-off hanno rimontato al “Gradski” di Borisov la rete di svantaggio sofferta con la Turchia e hanno eliminato la squadra della Mezzaluna, decisamente più quotata. Il 4411 organizzato dal CT Yuri Kurnenin prevede Dmitri Komarovski, goleador delle qualificazioni, dietro Leonid Kovel, attaccante del Saturn di Mosca, talento cresciuto nella Dinamo Minsk e che si è un po' fermato. Molto interessante Sergey Kryvets, centrocampista di quel Bate Borisov che ha incrociato i destini della Juventus nei gironi Champions League: proprio nel match a Borisov Kryvets si è preso il lusso di mettere alle spalle di Manninger il gol del momentaneo vantaggio. Kryvets, seguito da diversi club europei, è il “fosforo” della squadra della Bielorussia, che si qualifica per la seconda volta al torneo finale: l'unica altra volta in cui fu presente (2004) c'era Aliaksandr Hleb, oggi al Barça, in cabina di regia.

CARLO PIZZIGONI
Fonte: Guerin Sportivo n.28/09

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