26 gennaio 2008

Coppa d'Africa - Day 6

Fonte: Gazzetta.it

COSTA D'AVORIO-BENIN 4-1
Nemmeno la supponenza d’inizio partita frena la Costa d’Avorio, poco concentrata e consapevole della propria superiorità. Se lo può permettere, dato che rifila quattro gol (Drogba, Yaya Touré, Keita e Aruna Dindane) a un volenteroso Benin che poco può (qualche ripartenza e un gol al novantesimo dell’ottimo attaccante Omotoyossi). Gerard Gili, c.t. degli Elefanti, per una partita contro una squadra che mira essenzialmente a difendersi abbandona la linea a tre dietro, proposta contro la Nigeria, e schiera un 4-2-3-1 molto offensivo, con i quattro giocatori d’attacco (Drogba, Kalou, Aruna Dindane e il Keita del Lione) in grado di fare la differenza anche con le loro giocate individuali. Non rinuncia a pressare alto, e proprio un recupero di Yaya Touré oltre la metà campo dà il là al primo gol di Drogba e alla goleada. Un solo neo, ma bello grande: l’infortunio di Kolo Touré, fosse serio ci sarebbe di che preoccuparsi.
IL MIGLIORE - Tutti bene tra gli Elefanti. Aruna Dindane, riesce però a sommare un gol e due pali, oltre che una partita convincente. Gioiello della prima sfornata dell’Academie, che comprendeva anche Kolo Touré e Zokora, è sempre stato il giocatore più amato in patria e per lungo tempo ad Abidjan lo preferivano (e una larga fetta di appassionati lo preferisce ancora) a Drogba. Buone stagioni all’Anderlecht, poi offerte sfumate in Inghilterra per le esose richieste dei bianco-malva, che lo hanno ceduto anni dopo in Francia al Lens in un momento di grande frizione tra il club di Bruxelles e l’attaccante.
LA CURIOSITA’ - Kolo fornisce l’assist del secondo gol al fratello Yaya. Originari della zona nord della Costa d’Avorio sono cresciuti non assieme nella celeberrima Academie (il creatore della struttura, Jean Marc Guillou consigliò direttamente a Wenger il difensore) che ha sede ad Abidjan la città più importante del Paese, all’estremo sud. I due potevano riunirsi anche all’Arsenal dove Kolo gioca da anni: due le opportunità per Yaya , la prima volta non convinse Wenger per l’atteggiamento un po’ troppo presuntuoso (il contrario della morigeratezza di Kolo) che esibì al provino, poi, quando giocava in Grecia, l’offerta dei londinesi non convinse l’Olympiacos, che lo spedì al Monaco. Poi arrivò il Barça prima del’Inter.

NIGERIA-MALI 0-0
Basterà un pareggio nel prossimo match con la Costa d’Avorio per qualificare il Mali ai quarti di finale, escludendo così la Nigeria dalle prime otto del torneo. Non facile ma possibile, e anche meritato, dopo il pareggio a reti bianche di stasera. Ennesima sconcertante prestazione della Nigeria di Vogts, che si limita a far girare gli attaccanti a disposizione della sua rosa, tra l’altro scontentandoli tutti, e a indicare il lancio lungo per le punte. Rare sovrapposizioni, limitate combinazioni a terra in fase di costruzione del gioco: tutti limiti già visti e mai corretti. Mali bene a centrocampo, piuttosto sicuro anche dietro e 4-1-3-2 che, se non elimina i problemi di finalizzazione, evidenzia una squadra più compatta, con grande ordine e buona spaziatura tra i reparti. Ultimi venti minuti con più frenesia e opportunità per entrambe le squadre di schiodare lo 0-0: poca mira e un punto a testa.
IL MIGLIORE - Il centrocampo del Mali è di altissima qualità. La leadership e le doti di recuperatore di palla di Diarra coprono le scorribande di Keita, sempre pericoloso con inserimenti e tiro da fuori, e la freschezza nelle ripartenze di Momo Sissoko e Amadou Sidibe. Il quasi centrocampista della Juve ha facilità di corsa ottimo controllo di palla e sa stare in campo, Jodar ha ridisegnato la squadra per comprenderlo nell’11 titolare. A 23 anni folle liberarsi di questo giocatore, buon per la squadra di Ranieri.
LA CURIOSITA’ - Ha preso un incrociatore e non ha ancor dimostrato si saperlo condurre. Dopo l’imbarcata con la Scozia, Berti Vogts rischia di fare una figura pessima anche sotto l’Equatore. Partite sempre poco convincenti, mai un progetto tattico definito, continui cambi che più che regalare opportunità a tutti minano la stabilità e le certezze del gruppo. In tutto ciò, il tedesco è riuscito solo a lamentarsi del fatto che “in questa federazione c’è poca organizzazione.” Molti ad Abuja sostengono che, se fosse migliore, Vogts sarebbe su un’altra panchina… Ha ancora una partita per convincerli del contrario.

Carlo Pizzigoni
Dal sito della Gazzetta

Tabellini:
Costa d'Avorio: Boubacar Barry, Emmanuel Eboue, Abdoulaye Meite, Kolo Toure (Lahore Gohouri, 45),Arthur Boka, Yaya Toure, Didier Zokora, Aruna Dindane, Didier Drogba (Boubacar Sanogo, 66), Salomon Kalou, Abdul Keita (Kouassi Yao, 75).

Benin: Rachad Chitou, Khaled Adenon, Damien Chrysostome (Noel Seika, 66), Stephane Sessegnon, Alain Gaspoz (Mouritala Ogounbiyi, 50), Romuald Boco, Razack Omotoyossi, Oumar Tchomogo, Anicet Adjamossi, Seidah Tchomogo (Abou Maiga, 58), Jocelin Ahoueya (Wassiou Oladikpikpo, 82).

Goals: Drogba 40, Toure (Yaya) 44, Keita 52, Dindane, Omatoyossi (B) 90

***

Nigeria: Ejide, Yobo, Taiwo, Nwaneri, Shittu, Obi, Olofinjana, Odemwingie (Uche 58), Obinna (Makinwa 84), Yakubu, Martins (Utaka 46).

Mali: Mahamadou Sidibe,Diamoutene,Kante, Adama Coulibaly,Tamboura, Amadou Sidibe (Dembele 86), Diarra, Keita, Mohamed Sissoko (Drissa Diakite 82), Kanoute, Dramane Traore (Diallo 74).

Nessun commento: