21 ottobre 2012

Premier: Chelsea inarrestabile: KO il Tottenham dell'ex Villas Boas. United e City inseguono

Fonte: Gazzetta.it

Il Chelsea è una maledizione per André Villas Boas. I Blues consolidano il primato in classifica andando a vincere a casa del Tottenham (2-4 il finale) e interrompendo la striscia di 4 vittorie consecutive in Premier degli Spurs. Il match clou dell’ottava giornata è però povero di contenuti tecnici e ricco di errori, specialmente nella prima frazione, dove è il Chelsea a farsi preferire, e non solo per il vantaggio ottenuto al 17’ grazie a una gran volèe di destro di Cahill sugli sviluppi di un angolo. Tottenham senza il suo uomo migliore, Bale, perfetto per giocare una gara di tanti strappi come quella di White Hart Lane. Out negli Spurs anche Dembelé, e difficoltà nella costruzione con il duo Huddlestone -Sandro, meglio il Chelsea con un gioco di ripartenze in cui spicca Ramires. La seconda parte è da fuochi d’artificio, riprende il vantaggio il Tottenham con Gallas, testa su assist di Vertonghen (ancora terzino sinistro), e Defoe. Poi una dormita di Gallas e un favoloso filtrante di Hazard mandano due volte in gol Juan Mata (66’ e 69’). Chiude i conti Sturridge al 90’.



Manchester non rinuncia alla rincorsa sul Chelsea. Con modalità totalmente differenti. Se lo United vince senza problemi il match casalingo contro lo Stoke City, il City fatica sul campo del West Bromwich e solo al 92’ riesce a ottenere i tre punti, grazie alla doppietta di Edin Dzeko, rimasto in panchina fino al 78’ e poi decisivo nel finale. Così come decisivo è stato Hart: il portiere del City, sul risultato di 1-1 compie una gran parata al 90’, su rovesciata del giovane Lukaku, riscattandosi dopo le tante critiche subite per l’errore in Nazionale, contro la Polonia. La conclusione pericolosa del giovane belga è stata una delle rare finalizzazioni del West Bromwich Albion nonostante dal 23’ potesse disporre di un uomo in più: errore di  Kompany nella fase di costruzione, pressione di Mulumbu, recupero palla e verticalizzazione di Morrison per Long che viene steso da Milner prima di entrare in area. Rosso per l’ex villans e strada in salita per il City di Mancini. Ma il WBA non cambia il ritmo di gioco, non cerca la superiorità in nessuna parte del campo, gioca la stessa partita che avrebbe disputato con un avversario al completo. La polifunzionalità di Yaya Touré permette al Mancio di non effettuare cambi strutturali con l’ivoriano che si abbassa di qualche metro.  Il suo City è però pericoloso solo su giocate individuali: la più bella la regala Mario Balotelli, al 40’ del primo tempo, con un’azione solitaria che parte dall’estrema sinistra e che si conclude davanti alla porta, dopo aver fatto ballare tutta la difesa del WBA: manca il sigillo del gol. La strategia speculativa di Clarke viene premiata oltremisura al 67’, ma il merito dello scozzese è quello di aver ravvivato la fase offensiva con l’entrata in campo del nigeriano Odemwingie. Mancini ha in panchina bocche da fuoco di ben altro livello, e trovatosi sotto inserisce prima Aguero (out Balotelli, che si siede tranquillo in panchina), poi Dzeko. Il bosniaco assaggia il campo di Hawthorns ed è subito gol, di testa, in mischia, complice un’uscita maldestra di Foster: è l’80’. Dilettantesca la gestione di fine gara del WBA: dopo il miracolo di Hart, la maggioranza dei giocatori di casa si catapulta in avanti per saltare sull’angolo successivo: una semplice ripartenza di Aguero permette al City di presentarsi in vantaggio numerico nel contropiede figlio della ribattuta del corner. Dzeko non spreca l’assist del Kun e regala tre punti sudatissimi a Mancini.

Rimane a meno 4 dalla capolista Chelsea anche lo United, che però centra l’obiettivo con maggiore relax. Grande protagonista, Wayne Rooney, nel vittorioso match di Old Trafford. Prima segna un autogol nella propria porta che dà il vantaggio allo Stoke (De Gea titubante nell’uscita), poi trova il pareggio grazie anche a un ottimo assist di van Persie. Dopo il 2-1 dell’olandese ex Arsenal, è ancora il giocatore di Liverpool a prendersi il proscenio: assist per la rete di Welbeck e sigillo del 4-2 dopo la rete Kightly.
Vince contro il Reading (1-0) il Liverpool dei giovanissimi scelti da Rodgers per rilanciare la stagione. Partono dall’inizio due 1993, lo spagnolo Suso, giovane dotato di superba tecnica, e il britannico Wisdom, sulla linea difensiva, ma a decidere la gara è il talento giamaicano Raheem Sterling, nato a Kingston ( ma nazionale inglese) nel 1994!
Torna alla vittoria lo Swansea di Laudrup: due gol in due minuti appena dopo l’ora di gioco, apre Pablo Hernandez, raddoppia Michu. accorcia solamente, per il Wigan, Boyce. Tre punti anche per il Fulham (1-0 all’Aston Villa) e il West Ham (4-1 al Southampton).

CARLO PIZZIGONI

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