Emozioni, belle forti. Le semifinali della Copinha sono state partite combattute, interessanti, godibilissime, e, come da tradizione, piene di colpi di scena. Il Corinthians recupera il pari con l'Avaì e passa al gioco gioco decisivo grazie ai rigori finali. Il San Paolo, gestisce la partita per un'ora, sbaglia qualche gol di troppo (specie con Julio Cezar, attaccante di movimento ma poco preciso in area), accusa due gol in un'ora da un comunque organizzato Atletico Paranaense, e sul finale ha la chance di arrivare ai rigori: nel recupero del match, infatti, Henrique simula davanti al goleiro Santos e raccatta un penalty che però il diciassettenne Oscar (già etichettato come fuoriclasse dalla vulgata tricolor: calma e sangue freddo, por favor) spara sui guanti del portiere.
Nella prima ora di gioco la difesa a tre del Furacao soffre un po' troppo il movimento degli attaccanti e gli inserimenti dei due meias, Oscar e Wellington e va sotto per un gol di testa del centrale Bruno Uvini, perso totalmente da Marcao (gran cross di trivela di Oscar). Barcolla, ma non molla il match e nel secondo tempo torna a giocare buone combinazioni sugli esterni dove finalmente si sveglia Raul a destra, mentre è costante la spinta di Denis dalla parte opposta. Marcelo e Patrick, fisicamente prestanti, guadagnano metri e uno contro uno, l'ultima porzione di partita è loro. E il Furacao è in finale.
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