26 giugno 2006

[dialoghimondiali] Inghilterra Ecuador 1-0

In tv ho sentito dire da Massimo Mauro che l' Ecuador è stato una delusione perchè Suarez alla vigilia aveva promesso micidiali cambi di ritmo e invece non ci sono stati. Ma siamo matti ? Sorprende sentire un "esperto" dire queste cose: l'Ecuador ha fatto, e bene, l'Ecuador: ha solo quei ritmi e soprattutto non ha in squadra palloni d'oro, palloni d'oro mancati, nuovi fenomeni e migliori del mondo nel loro ruolo. Ha costruito una ragnatela impeccabile, ha costretto l'Inghilterra a giocare sui suoi ritmi preferiti, ha giocato la palla quando poteva ed ha anche fatto correre qualche brivido a Robinson, come nella traversa di Tenorio. Ottimo Reasco, attenti i centrali, sottotono Valencia e Mendez, sempre interessanti i movimenti di Carlos Tenorio, gravissima la sua uscita per infortunio in favore dell' immobile Kaviedes. Però, dopo il gol di Becks, chi conosce un minimo questa squadra, lo capiva che l'Ecuador non ce l'avrebbe fatta a forzare gli eventi.
L'Inghilterra ha giocato come gli omini del biliardino: probabilmente hanno preso troppo sul serio lo schemino disegnato sulla lavagnetta. Tutti fermi nelle vostre posizioni, mi raccomando ! Ritmo bassissimo, sembrava la brutta copia della Selezione Pensionati del Portogallo, con in più una serie di lanci totalmente fuori luogo. E non è la prima volta che si vede giocare così una squadra con simili prerogative fisiche, vedi ad esempio le partite contro Galles e Irlanda del Nord nel girone di qualificazione. Nessuna sovrapposizione, ancora una volta deludenti Gerrard e Lampard ( e questa non riesco proprio a spiegarmela ). Carrick l'avevo caldeggiato, perchè ha qualità e gioca in un ruolo che permette di giocare più sciolto ai due draghi del centrocampo. Perfino un Totem come John Terry ha imbarazzato. Rooney è stato l'unico all' altezza ( che numero su Hurtado ! ), peccato per lui che l' abbiano costretto a una serie di corse sfiancanti e senza senso.
Ed Eriksson, quant'è taccagno ! Dopo le dimostrazioni di difensivismo masochistico dei tornei precedenti, un cambio Joe Cole( comunque pessimo)-Carragher che non posso che definire una provocazione. Comunque, attenzione: l'Inghilterra resta pericolosissima perchè sempre più conferma la sensazione che magari sia una squadra che stenta a creare, ma è forse la squadra più difficile da battere. Davvero difficile da superare.
VALENTINO TOLA

D'accordo così, l'Eriksson della Roma non tornerà mai più. Ormai ribatezzatosi al calcio ultrasparagnino, lo svedese porta l'Inghilterra ai quarti e ci regala uno spettacolo inverecondo. Temo ci sia la mano di Mac Laren in questo atteggimento, segno che il futuro non sarà poi così allegro, almeno per chi si limita a osservare. Prima della partita però la disposizione tattica non mi dispiaceva proprio, con Carrick a favorire gli inserimenti di Gerrard e Lampard. Ma l'interpretazione è stata davvero pessima e qui credo che le responsabilità ricadano anche sui giocatori, specie i fenomeni appena citati: Lampard, soprattutto, è un fantasma. La squadra è compassata, nessuno si propone, c'è solo l'imperativo di non rischiare: un po' poco. L'Ecuador, che ha a disposizione una rosa certamente meno luccicante ha fatto il suo, peccato la giornata no di Valencia, non meritava di chiudere così. Quell'errore di Terry e quella traversa potevano svoltare la partita, e forse il mondiale dei sudamericani è finito lì.
CARLO PIZZIGONI

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