28 novembre 2008

Copa Sudamericana. Finale d'andata. Estudiantes - Inter 0-1

Fonte: Gazzetta.it




L'Internacional di Porto Alegre vince bene la finale d'andata della Coppa Sudamericana, giocata allo stadio di La Plata con la solita cornice del fenomenale tifo argentino, 40mila presenze non certo discrete, colori e cori (il migliore: "Vamos Pincha vamos/ ustedes pongan huevo que ganamos/ vamos a traer la copa a la Argentina/ la copa que perdieron los Bosteros/ y las Gallinas" : metteteci il... cuore e vinciamo questa coppa che non figura nelle bacheche di Boca e River).
VERON IL FARO - Ambiente favoloso e gran bel match, specie nel primo tempo, quando l'Estudiantes gioca le sue miglior cartucce: il 4-4-2 di Astrada gira attorno alle aperture di Veron, trova diversi inserimenti di Benitez (largo a sinistra, poteva diventare la chiave della partita, visto il modo di difendere dei brasiliani che soffrivono i cambi di gioco, se servito con maggiore frequenza) e del terzino destro Angeleri e movimenti e appoggi dei due attaccanti Salguiero e Boselli. Il Pincha arriva più volte al tiro ed è sempre perfetto il portiere dell'Inter, Lauro, segnalandosi anche per diverse uscite quasi sempre precise e comunque importanti per la sua linea difensiva.
ANCORA ALEX - La squadra del sud del Brasile regge abbastanza bene in mezzo al campo, Magrao e Edinho sono buoni recuperatori di palla e sanno pressare, D'Alessandro e Alex rientrano dietro la linea della palla e la linea di difesa è attenta a non schiacciarsi troppo. Il Pincha però controlla ritmo e spazi della partita e quando al 24' un evitabile fallo duro di Guinazu (argentino che è giunto in Brasile passando anche per una mezza stagione al Perugia, stagione 2000-01) su Veron lascia l'Inter in dieci, il pubblico si scalda e pregusta l'assedio, ma il match cambia realmente pochi minuti dopo. Poco dopo la mezz'ora, infatti, il mobilissimo D'Alessandro trova una favolosa palla in profondità per Nilmar, centravanti che ha parecchi estimatori in Europa ed è ancora sogno proibito del Palermo, steso dentro l'area da un'entrata ingenua del centrale Desabato: rigore (ripetuto) e gol di Alex, talento dormiente ed esploso un po' tardi (ha 26 anni), ad oggi capocannoniere della manifestazione.
SITUAZIONE RECUPERABILE - L'Estudiantes prova a scuotersi ma piano piano il vigore degli argentini viene a spegnersi, sostituendosi con inerzia poco produttiva. Veron, con il contachilometri che denuncia 33 anni, non regge ad alto livello per 90 minuti e la qualità del gioco ne risente parecchio: aumentano errori e nervosismo e tutto a vantaggio degli uomini di Tite, che non modifica l'assetto grazie anche al buon lavoro in fase di non possesso delle punte che non permettono una ripartenza facile dell'azione. L'anima vera della squadra del "Jefe" Astrada, il solito Veron, non si arrende né in campo (non lesina "complimenti" che coinvolgono familiari, dopo qualche errore di appoggio dei suoi compagni), né nel dopo-partita: "Possiamo benissimo ribaltare le sorti a Porto Alegre, dato che il gol fuori casa non vale doppio: le due squadre si equivalgono, ci metteremo quel qualcosa in più in Brasile". Il 3 dicembre, tra una settimana, prosegue la battaglia.

0. Estudiantes: Mariano Andújar; Marcos Angeleri, Agustín Alayes (m.67, José Luis Calderón), Leandro Desábato, Juan Manuel Díaz; Diego Galván (m.60, Iván Moreno), Matías Sánchez, Juan Sebastián Verón, Leandro Benítez; Juan Manuel Salgueiro (m.58, Gastón Fernández), Mauro Boselli. Entrenador: Leonardo Astrada.
1. Internacional: Lauro; Bolívar, Indio, Álvaro, Marcao; Edinho, Pablo Guiñazú, Magrao, Andrés D'Alessandro (m.87, Sandro); Alex (m.79, Gustavo Nery), Nilmar (m.90, Danny). Entrenador: 'Tite'.

Gol: 0-1, m.34: Alex su rigore


CARLO PIZZIGONI
Dal sito della Gazzetta dello Sport

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