06 giugno 2008

[Libertadores] Fluminense in finale

Fonte: Gazzetta.it

I capricci degli dei del calcio spingono il Fluminense alla finale di Libertadores, voltando le spalle al Boca Juniors che invece avevano supportato per tutta la stagione. Strano davvero il futbol: gli argentini abbandonano la manifestazione più prestigiosa del Continente probabilmente giocando la partita più convincente, dopo una stagione di (pochi) alti e (molti) bassi che li vede soccombere anche nel torneo nazionale. Saranno quindi i brasiliani della Rio nobile (almeno secondo la tradizione), finalmente tornati competitivi in Patria e fuori, a cercare di portare la Copa Libertadores nella bacheca di Laranjeiras nella finale con la sorpresa del torneo, la Liga di Quito, vincitrice dei messicani dell’America dopo due match molto equilibrati. A guidare la squadra che un tempo vedeva fra le proprie fila campioni come Tele Santana, Rivelino e l’ex Udinese Edinho c’è quel Renato Gaucho che ballò (più nei locali che all’Olimpico) per una sola estate nella Roma di Dino Viola. Dopo il 2-2 in Argentina con una conduzione alternata del gioco, nel primo tempo della partita del Maracanã il dominio è azul y oro: il Boca spreca occasioni in serie (ottimo in più di un’occasione il “goleiro” Tricolor Fernando Henrique e sempre sui suoi altissimi standard il centrale Thiago Silva), qualche spunto ce l’ha anche il Flu ma è davvero poca roba: in avanti il solito Cicero canta e porta la croce col genietto Thiago Neves assolutamente non pervenuto. Il tabellino segnala un fasullo 0-0 al fischio del 45’. La ripresa si apre col botto: gol del solito Palermo al 12’ e risposta dell’altro bomber, Washington (su punizione), dopo che il tecnico Renato aveva abbandonato gli indugi inserendo l’attaccante Dodo per il centrocampista Ygor, che all’andata era in marcatura fissa su Riquelme, e qui si è alternato, con Arouca, sul numero 10 xeneizes, debilitato invero dall’infortunio più che dalla ragnatela del Flu. Al 25’, la fortuna si mette una sciarpa Tricolor, Dodo lancia Conca, tiro e deviazione di Ibarra che mette fuori gioco il portiere Pablo Migliore. Gli argentini si rovesciano in avanti ma il muro brasiliano è salvo. Anzi, nei minuti di recupero, Palacio perde palla e Dodo, decisivo, chiude il match e fa esplodere il Maracanã. Abdica la detentrice, nonché plurivincitrice (il Boca ha vinto sei volte la Copa): mercoledì 25 per una finale inedita saranno in campo a Quito, Liga e Fluminense. Bis il 2 luglio, con il cielo di Rio che accoglierà la “prima volta” di una delle due, mai prima d’ora nemmeno giunte in finale.

CARLO PIZZIGONI

Dal sito della Gazzetta

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