04 dicembre 2008

Copa Sudamericana. Internacional campione



Fonte: Gazzetta.it

Alla fine è stato Nilmar, centravanti brasiliano di enorme valore e sicuro futuro, pronto a tornare in Europa dopo l'esperienza di Lione, a incidere indelebilmente la finale di Coppa Sudamericana e a consegnare il trofeo all'Internacional di Porto Alegre. Un gol da opportunista, nell'area piccola, all'ottavo minuto del secondo tempo supplementare della gara di ritorno, istantanea questa di una partita e, in generale, di una finalissima davvero equilibrata e con pieghe interessanti di bel gioco.
PINCHA IN CORSA FINO ALLA FINE - Onore comunque all'Estudiantes guidato in campo da Juan Sebastian Veron: qui al Beira Rio, uno stadio colmo di tifosi e pronto a festeggiare ancora prima del fischio d'inizio dopo il buon risultato di La Plata (1-0 per l'Inter), il Pincha ha ribaltato la situazione e condotto per larghi tratti l'incontro, mantenendo l'inerzia della partita e sfiorando il secondo gol che avrebbe imbarcato la coppa sponsorizzata Nissan per l'Argentina.
BENE D'ALESSANDRO - La prima parte del match è un po' il continuum della finale di andata, con i brasiliani che mantengono il ritmo della partita: il movimento delle due punte, Nilmar e il capocannoniere del torneo Alex, l'accompagnamento di un ottimo D'Alessandro e l'appoggio del centrocampo con Andrezinho (interessante prova) al posto dello squalificato Guinazu, lascia l'Estudiantes nelle retrovie a soffrire. Gli argentini, difesa a tre, volevano trovare gli esterni per "uscire" ma solo un commovente Angeleri a destra reagisce alle sollecitazioni; davanti Boselli attaccante unico e due mezze punte alle spalle, Fernandez e Benitez (a destra), entrambi poco ispirati. Eppure la squadra del "Jefe" Astrada sa soffrire, va poco in difficoltà anche per la buona prova dell'ex portiere del Palermo, Andujar, sicuro nelle uscite e nelle prese a seguito dei tiri prevalentemente da fuori area dei brasiliani.
VERON CRESCE ALLA DISTANZA - Poco dopo la mezz'ora l'ottimo arbitro Larrionda annulla, tradito dall'assistente, un gol buonissimo di Boselli segnalando un fuorigioco che non c'è (e le polemiche post-partita non mancheranno). Quest'episodio però cambia la direzione della partita con l'Estudiantes che prende definitivamente fiducia. Il secondo tempo affievolisce la pressione della squadra gaucha verdeoro, il Pincha guadagna campo, Veron riesce a trovare più spazio e un cambio di Astrada muta l'inerzia del match: fuori il giovanissimo Iberbia dentro Enzo Perez. Ora a anche a sinistra l'Estudiantes riesce a sfondare. E proprio da un uno contro uno sul lato del nuovo entrato, i biancorossi di La Plata cavano una punizione. L'esecuzione è buona, meno la disposizione del Nal in area: Alayes, altro commovente cuore Pincha, è solo in area e mette dentro.
SUPPLEMENTARI DECISIVI - Il Beira Rio ammutolisce, l'esercito di Astrada, con testa (tattica e strategia) e cuore, è vicino all'impresa, e l'ex tecnico del River Plate certifica la superiorità inserendo un altro attaccante, Josè Luis Calderon, per chiudere definitivamente i conti. I brasiliani non riescono più a portare su la palla, provano contropiedi estemporanei, e sono poco pericolosi. Il supplementare regala una sorpresa, l'ennesima di questa bellissima finale. L'Inter ritrova incisività e nel secondo tempo del prolungamento trova il gol in mischia dopo un miracolo di Andujar. Il Beira Rio si riaccende, ora è davvero finita: applausi per tutti, però la Coppa Sudamericana va per la prima volta in Brasile.

CARLO PIZZIGONI



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