28 febbraio 2008

[coppa svizzera] Bellinzona - Neuchatel Xamax

Semifinale Coppa Svizzera
Bellinzona-Neuchatel Xamax

Di ALEC CORDOLCINI

Folla delle grandi occasioni e tensione (positiva) palpabile al Comunale di Bellinzona per la semifinale di Swisscom Cup tra la squadra ticinese e il Neuchatel Xamax. I padroni di casa non arrivavano così lontano in coppa dal 1969, ma a caricare ancora più di contenuti l’incontro era l’altra semifinale che vedeva opposto il Basilea al Thun. Facilmente intuibile il motivo: i rossoblu guidano saldamente la classifica della Super League, e pertanto nell’eventualità di un più che probabile accesso in finale (il Thun è lontanissimo parente della squadra che anni fa arrivò fino ai giorni di Champions) la vincente tra Bellinzona e Neuchatel acquisirebbe direttamente il pass per la Coppa Uefa. Profumo d’Europa quindi nell’aria, e gambe un po’ legate in campo. I padroni di casa partono contratti, lasciando campo al Neuchatel e agendo prevalentemente di rimessa. Ma i rossoneri non ne approfittano, vuoi perché consci del loro stato di forma certamente non ottimale (nel 2008 gli uomini di mister Castella hanno raccolto tre sconfitte in quattro incontri), vuoi perché a livello tecnico, nonostante siano una squadra appartenente ad una categoria superiore a quella dell’ACB, la differenza non è poi così eclatante. In avanti si affidano all’esperienza del veterano argentino Julio Hernan Rossi e alla tonicità del senegalese Matar Coly, ma il primo produce solo tanto fumo, anche per merito dell’eccellente partita giocata dall’ex Vicenza Davide Belotti, mastino battagliero come pochi, e il secondo trova sulla sua strada un sempre attento Lorenzo Bucchi. Eccellente la partita dell’estremo difensore del Bellinzona, nonostante uno stile piuttosto rozzo e che si affida quasi completamente alle respinte di pugno (e qualcuno in tribuna faceva notare che prima o poi uno di quei palloni sarebbe finito sui piedi di qualche giocatore avversario); ma se il bello stile latita, l’efficacia è fuor di dubbio. Almeno tre gli interventi salva-risultato, più gli ottimi riflessi su un pallone che, dopo l’ennesima mischia da calcio d’angolo, sembrava aver varcato la linea di porta (anche il replay della Tv Svizzera non è però riuscita a fugare tutti i dubbi). Nel Neuchatel piace per personalità e movenze Thierno Bah, play davanti alla difesa che controlla tutte le operazioni della squadra, e nota di merito per la coppia centrale Stéphane Besle-Tariq Chihab, insuperabile sulle palle alte e brava nel ridurre ai minimi termini il camerunese Pouga, stella nonché elemento più temuto dell’ACB, che si è limitato a qualche spizzata di testa dando il più delle volte l’impressione di essere sceso in campo privo dell’agonismo giusto che questi incontri richiedono. Un po’ meglio il suo compagno di reparto, il brasiliano Neri, anche se troppo innamorato del dribbling, male invece il numero 10 (in tutti i sensi) Ifet Taljevic. Era lui l’elemento che doveva scombinare le carte, invece è apparso indolente e poco “cattivo”, mangiandosi oltretutto un gol che grida ancora vendetta. Lo 0-0 dei tempi regolamentari è lo specchio fedele di una partita ben giocata da entrambi i reparti arretrati. I tempi supplementari, spauracchio per la tenuta fisica dell’ACB, hanno invece visto un progressivo appannamento del Neuchatel il quale, episodio del gol-fantasma a parte, ha rischiato la beffa quando Neri, solo in mezzo all’area, ha colpito l’incrocio dei pali. Poi la lotteria dei rigori, che già aveva portato bene al Bellinzona nel secondo turno contro il Wohlen. Tra i pali del Neuchatel c’è poi uno Zuberbühler formato Mondiale 2006: non ne prende mezzo. Il Bellinzona finisce in Europa; e adesso sotto con il Basilea.

Bellinzona (3-4-1-2): Bucchi 7; Bellotti 7.5, Mangiarratti 7, Carbone 5.5; Lulic 6, Rivera 6.5 (96’ Wahab 6), La Rocca 5, Miccolis 6.5 (111’ Conti sv); Taljevic 5 (68’ Raso 6); Pouga 5, Neri 5.

Neuchatel Xamax (4-4-2): Zuberbühler 6; Jenny 5.5, Besle 6.5, Chihab 7, El Haimour 5 (107’ Quennoz sv); Nuzzolo 5.5 (62’ Lang 6), Bah 7, Rak 6, Szlykowicz 6; Rossi 5.5, Coly 6 (Joao Paulo 5).

Risultato: 0-0 (4-2 dopo i calci di rigore)

Sequenza rigori: Carbone traversa, Rossi alto, Neri gol (1-0), Bah alto, Pouga gol (2-0), Joao Paulo gol (2-1), Conti gol (3-1), Chihab gol (3-2), La Rocca gol (4-2).

Bellinzona, Stadio Comunale, mercoledì 27 febbraio 2008.

ALEC CORDOLCINI

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma eri in tribuna Pizzi? Porca miseria dillo la prossima volta... Un saluto

Carlo Pizzigoni ha detto...

C'era il mio sodale Alec, l'avrai incontrato. Magari a Basilea...

Anonimo ha detto...

sì, a Basilea, come no... sappiamo benissimo che preferirai restartene rintanato nel tuo amato San Siro a guardare partite ormai del tutto inutili (ehehe)

per fortuna ci resta Marcello: Pizzighengi devi assolutamente leggere i suoi pezzi di colore...

grande Alec, ormai un ultrà granata-rosa

Anonimo ha detto...

Addirittura un ultrà.....
Comunque sono reduce da un week-end lungo nel Veneto, dove ho provveduto a diffondere il verbo-Bellinzona a un gruppo di ultras del Padova....e mi hanno pure ascoltato!

Anonimo ha detto...

Ricopio il post qua, visto che nel blog di Valentino è finito troppo in basso...

Spesso la considerazione di alcuni giocatori cambia tra Europa e Sudamerica (credo che Renato Augusto, possa essere un esempio).
Ora, mi è difficile "quantificare la considerazione" ma ricordo che proprio dopo quel Torneo di Tolone a cui fa riferimento Valentino, Filipe veniva valutato veramente tanto.

Di terzini in quel Brasile che partecipò al Sudamericano u17 del 2005, a me non dispiaceva neanche Leyrielton del Goias (avevo letto di contatti recenti con il Fulham fra l'altro).

Sempre in tema di fluidificanti sudamericani, un parere (se avete avuto modo di vederli) su Apodi (gran stagione in serie B, con il Vitoria ed ora acquistato dal Cruzeiro... ha qualcosa di Daniel Alves) e Zuniga, colombiano, dell'Atletico Nacional? Sono due degli esterni più interessanti che ho visto giocare negli ultimi mesi.

Michael

Carlo Pizzigoni ha detto...

Grande Michael!
Zuniga l'ho visto in un mtch intero. Di Apodi solo spezzoni poco significativi. D'accordo sulla linea. Poi dipende sempre dove metti piedi. Sul Rafael oggi al Flu, che "giocò" nel Messina di Mutti, io avrei scommesso, anche dopo averlo visto all'opera, dal vivo, al Mengo. Non mi pareva proprio una testa disabitata, come invece il mio idolo Leo Moura, irraggiungibile, anche come talento, no Mike?

Anonimo ha detto...

Bel talento sì...ed anche un'ultima stagione giocata veramente su gran livelli... però, a dirla tutta, non mi ha mai fatto impazzire.
Son curioso invece di vedere come si comporta Jancarlos al San Paolo.

Tornando ad Apodi, se va tutto ok, credo che possa diventare il n1 del ruolo in Brasile.

Michael