11 febbraio 2008

Coppa d'Africa - La Finale

Fonte: Gazzetta.it

EGITTO CAMERUN 1-0

Contro ogni pronostico di inizio torneo, l’Egitto, con pieno merito, bissa il successo di due anni fa e si conferma campione continentale. Il gol decisivo, dopo una gara condotta dal primo minuto, giunge al 76’ dopo una colossale fesseria di Rigobert Song, passato come una meteora anche dal nostro campionato, anni fa a Salerno, che controlla male una palla, si fa infastidire dal pressing di Zidan, cerca un fallo che non esiste si fa sottrarre la sfera dall’attaccante dell’Amburgo che la porge a AbouTrika davanti alla porta: lì finisce il sogno del Camerun.
I Faraoni hanno mostrato in questa Coppa d’Africa il calcio più razionale e organizzato, un 3-4-1-2 che il c.t. Shehata non ha mai modificato, impreziosendolo solo con l’inserimento dei singoli, in primis capitan Hassan, squalificato nei primi due match e piano piano introdotto tra i titolari; medesimo discorso può essere fatto per AbouTrika, in non eccelse condizioni fisiche a inizio torneo Shehata l’ha utilizzato prima da arma tattica a partita in corso poi l’ha schierato negli undici e proprio lui, dopo il pressing di Zidan e l’errore di Song, ha firmato il gol vittoria per l’Egitto. Gestione perfetta, quindi, fuori e dentro il campo, l’allenatore dei Faraoni ha dominato pure l’ultima partita, con le solite armi del pressing e delle ripartenze negli spazi, l’appoggio degli esterni, Fathi e Moawed sempre puntuali, e una difesa molto attenta guidata dal miglior portiere africano, il trentacinquenne El Hadary.
Il Camerun sceglie la solita strategia tutto muscoli e attesa, sperando in una giocata dei suoi miglior giocatori, in primis Eto’o, capocannoniere del torneo con 5 gol ma non sugli standard elevatissimi a cui ha abituato tutti. Otto Pfister, l’allenatore dei Leoni Indomabili, spera anche in qualche ripartenza di Nkong (eroe della semifinale) di Epalle o di Emana, ma nessuno è all’altezza e il più talentuoso, il centrocampista del Tolosa, buca in pieno il match: mai decisivo, è spesso protagonista di errori grossolani, che la sua tecnica non ammetterebbe: la tensione, forse, lo ha messo k.o., mentre è stata una botta al ginocchio a escludere dopo appena 15 minuti una delle rivelazioni del torneo, Alexander Song, già in dubbio prima dell’incontro. L’Egitto che comandava abbastanza chiaramente la partita non riusciva però a smuovere il tabellino, i Leoni Indomabili venivano più volte contati in piedi ma non crollavano, spesso per merito delle parate di Carlos Kameni, fenomenale in un paio di uno contro uno contro gli attaccanti avversari. Quando molti si preparavano per i supplementari, ecco la ricordata papera di Song, a dire il vero una delle anime della sua squadra per tutto il torneo, e sul carro che porta la Coppa ci sale, ancora una volta, l’Egitto.

IL MIGLIORE - Tutti bene nell’Egitto, dal generoso Zaki all’elegante autore del gol decisivo AbouTrika, passando per capitan Hassan, recuperatore di palla e ottimo play maker, che con questa vittoria probabilmente saluta l’Europa e a fine anno lascia Bruxelles, dove gioca (Anderlecht), per il ritorno in Patria. Chi probabilmente compie la strada inversa è il miglior giocatore del torneo Hosni Abd Rabo, in forza all’Ismaily ma prossimo a un rientro nel calcio del Vecchio Continente dove non lo hanno ancora apprezzato a dovere (il suo precedente soggiorno, a Strasburgo, è stato tutt’altro che piacevole). Qui, tra la sorpresa di molti osservatori che scrivevano, scrivevano, è stato il vero trascinatore della sua squadra. Centrocampista ventitreenne dall’ottima tecnica e dall’eccellente lettura delle situazioni di gioco, ha anche grandi doti di inserimento e anche oggi ha sfiorato il gol centrando il palo a seguito di un’incornata prodotta dopo un’introduzione dal lato debole. Lo rivedremo presto dalle nostre parti.

CARLO PIZZIGONI
Dal sito della Gazzetta

Tabellino:
Camerun: Kameni, Geremi, Tchato, Song, Atouba, Song Billong (Binya 16), Mbia, Epalle (M'Bami 65), Emana (Idrissou 56), Nkong, Eto'o.

Egitto: El Hadari, Mohamed, Hany Said, Gomaa, Fathi, Hassan, Hosny Abd Rabou, Moawad, Aboutrika (Ibrahim Said 89), Moteab (Zidan 60), Zaki (Shawky 84).


Goals: Aboutrika 76.

4 commenti:

Stefano Piazza ha detto...

Ma come ti spieghi che tra due Coppe d'Africa vinte in carrozza (o quasi), giocando bene e mettendo in vetrina buoni giocatori, l'Egitto abbia mancato ancora una volta l'appuntamento con i Mondiali? E Shehata? Che ne dici, potrebbe essere il primo allenatore africano ad allenare in Europa? Non dico il Real, ma qui sono arrivati personaggi decisamente meno presentabili...

Carlo Pizzigoni ha detto...

Purtroppo vanno solo cinque formazioni africane ai Mondiali, e l'Egitto capitò in un girone tremendo con Costa d'Avorio e Camerun.

Stefano Piazza ha detto...

Vero, ma in Coppa d'Africa si è dimostrato superiore...
E di Shehata che mi dici?

Carlo Pizzigoni ha detto...

Shehata è bravo, ha gestito benissimo il gruppo, dentro e fuori dal campo. Mi piace la sua storia di brutto anatroccolo sopportato all'inizio e mai apprezzato a dovere. Il non avere un pedigree importante lo ha spesso condizionato coi media.Tutti gli sta tornando con gli interessi. Futuro in Europa mi pare difficile, anche se non si sa mai.