31 ottobre 2011

Brasileirao: Vasco bloccato, Corinthians lo riprende




A sei giornate dalla fine, cambia ancora la capolista del Brasileirao: grazie alla sofferta vittoria contro l’Avaì, il Corinthians raggiunge in vetta il Vasco, bloccato in casa sullo 0-0 dal San Paolo. Il Timão è però in testa poiché, in caso di parità di punti, la prima discriminante valida per il campionato è il numero di vittorie, e la squadra paulista ne ha accumulata una in più dei carioca. Intanto, crolla il Flamengo a Porto Alegre e si fa sempre più preoccupante, in coda, la posizione del Cruzeiro.

Match pieno di emozioni quello del Pacaembu che vede prevalere di misura Corinthians: sotto un diluvio incessante la squadra di Tite continua a fornire la solita prestazione esteticamente modesta ma ha tanto cuore, e recupera una partita che pareva stregata. In svantaggio contro l’Avaì per merito della rete di Robson, perde per espulsione il difensore centrale Leandro Castan, ma anche con un uomo in meno riesce a rimontare la contesa grazie alle reti di Emerson “Sheik” e dell’ex Sporting Lisbona Liedson. I catarinensi giocano un match intenso ma pasticciano non poco in fase difensiva e ora vivono una situazione disperata in classifica, dove sono penultimi.

Mezzo passo falso del Vasco che, davanti al proprio pubblico, entusiasta per una posizione di classifica francamente insperata a inizio campionato ( e un’ottima prospettiva in Copa Sudamericana: mercoledì i quarti contro l’Universitario), non riesce a trovare la via della rete per battere il San Paolo e mantenere i due punti di vantaggio sul Corinthians. A São Januario il Gigante gioca la solita partita sottoritmo, conduce il match ma fa un enorme fatica a concludere verso la porta Denis, sostituto giornaliero dell’infortunato Rogerio Ceni. Il Tricolor, con il nuovo tecnico Leão, è alla ricerca almeno di un posto per la Libertadores dell’anno prossimo ma vive solo delle accelerazioni di Marlos e delle iniziative dei due esterni Piriz e Juan, liberati dal nuovo 352, mentre Lucas, poi sostituito, è decisamente in giornata-no.

Giornata nerissima anche per Ronaldinho. Al suo primo ritorno da avversario contro la squadra dove si è formato, il Gremio, è preso di mira da una contestazione che in Brasile, con tale intensità, si era vissuta raramente. La colpa dell’ex Barça e Milan è rappresentata non solo dall’aver abbandonato, ai bei dì, Porto Alegre per l’Europa (situazione gestita malissimo dalla dirigenza che poi scaricò la responsabilità sul giocatore) ma soprattutto quella di aver illuso tutti in vista di un suo ritorno all’Olimpico, per poi preferire i vantaggi economici del Flamengo. Naturalmente le versioni dell’entourage del numero 10 divergono, ma ieri non c’era evidentemente lo spazio per chiarirle a fondo. Il Flamengo perde, e perde nella maniera peggiore, facendosi rimontare due gol e finendo per beccarne quattro. Tanti fischi e insulti più un cartellino giallo è l’avvilente bottino giornaliero di Dinho. (continua su Gazzetta.it)

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