29 ottobre 2009

[Mondiale u17] Italia - Corea del Sud 2-1

Seconda vittoria in due partite per l'Italia under 17. Ennesima grande prova di volontà, dove brillano le diverse qualità individuali dei nostri insieme, però, a diverse lacune nella conduzione delle giocate: nel 4312 riproposto dal CT di Pasquale Salerno è mediocre il fraseggio, poco accompagnamento sulle fasce, mai continuo e di squadra il pressing. Due cambi a inizio partita, fuori i meno convincenti nel match con l'Algeria, Stephan El Shaarawy e Simone dell'Agnello, dentro l'autore del gol decisivo nella partita contro i nordafricani, Federico Carraro, e il suo compagno di club (Fiorentina) Pietro Iemmello, attaccante.
Subito grande fatica. La Corea del Sud domina il primo tempo, il 4141 costruito dal CT Lee è decisamente efficace e produttivo: pressa molto bene medio-alto e ribalta ottimamente l'azione con ripartenze appoggiate sui lati e arriva facile alla conclusione. La traversa, due volte, e il portiere Perin, molto attento, salvano gli azzurrini soprattutto nel primo quarto d'ora. Ma la manovra della squadra di Salerno, proprio non decolla, non c'è proprio ritmo nelle giocate, gli attaccanti si muovono poco e male, le verticalizzazioni dei centrocampisti sono spesso forzate e fuori tempo, si moltiplicano gli uno contro uno improduttivi, non c'è pressing organizzato. Un'ingenuità di Camilleri (allarga il braccio e la palla gli sbatte appena sotto la spalla) regala il rigore ai coreani che trovano il meritato vantaggio con Jin Su.
Nel secondo tempo rimangono negli spogliatoi proprio Camilleri e Devitis, surrogati da Mannini e Scialpi. La partita cambia a seguito di un calcio d'angolo: testa di Camporese e rete del pari, non meritatissimo in quanto a gioco prodotto. MA non finisce qui: una straordinaria giocata di tacco di Carraro, nettamente il più positivo e propositivo degli azzurrini, pure nel primo tempo, libera Iemmello che è pronto a trovare la battuta e il fondo della rete. L'entusiasmo coreano si affievolisce, com'è naturale, anche se diverse imprecisioni, specie nelle transizioni difensive dell'Italia, regalano l'opportunità di chiudere col segno X il match. Invece, sempre Perin e la non elevata qualità tecnica individuale degli asiatici, ci salvano: Italia che bissa la vittoria con l'Algeria ed è già qualificata per gli ottavi.

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