Il Brasile mette nei guai l'Argentina vincendo il "Classico" del Sudamerica e lasciando la squadra Albiceleste con un solo punto nel torneo a sei finale. Partita però giocata in una piscina, sotto un pioggia battente e su un campo assolutamente impraticabile: decisamente ingiudicabile. A fine match, nella conferenza stampa, il Checho Batista vomita di tutto contro l'arbitro, reo di aver mal condotto la partita, di aver annullato un gol regolare a Neira (tenendo conto delle condizioni ambientali, ottima prova, la sua, al fianco di Salvio), di aver concesso un rigore agli avversari (anche se probabilmente ci stava, realizzazione del vascaino Alan Kardec, subentrato a Dentinho e più adatto al clima di questa partita) e via discorrendo. Nei primi minuti, quando il campo era al limite dell'accettabile, la squadra che guidava nettamente l'inerzia del match non era però quella di Batista... Lourenço ripropone la squadra dell'ultima partita, quella vinta nettamente con l'Uruguay, perde però dopo un quarto d'ora Tales, e la scelta della sostituzione cade su Douglas Costa. L'Argentina è squadra più forte fisicamente, comunque si trova meglio in questa piscina: lotta e riesce a ritrovare le redini del match. Poi il rigore, le polemiche, e il campo sempre più impraticabile: finale con la doppia espulsione di Zuculini e il terzino Patric, pochi minuti dopo il 2-0 di Giuliano che aveva chiuso la partita. Sempre sull'ignobile terreno di gioco, sempre più ignobile, la Colombia si fa rimontare dall'Uruguay, dopo aver molto sprecato. Nella notte, Paraguay - Venezuela 3-0.
Nessun commento:
Posta un commento