08 settembre 2007

[analisi] Il nuovo Cile di Marcelo Bielsa

E' iniziata ieri l'avventura di Marcelo Bielsa sulla panchina del Cile. Un inizio con sconfitta (2-1 dalla Svizzera)ma anche con alcune cose pregevoli. Mercoledì bis con l'Austria.
Di seguito il mio pezzo di presentazione, pubblicato sul giornale svizzero Il Corriere del Ticino.

Il futuro è adesso. Il calcio cileno sta crescendo, la selezione giovanile (la Rojita) ha raggiunto il terzo posto nel recente Mondiale giovanile in Canada, proponendo giocatori già pronti per la selezione maggiore e prospetti interessanti. Non perdere l’occasione: dopo gli anni di Nelson Acosta in cui lotte fratricide tra diversi clan hanno distrutto lo spogliatoio, con il tecnico intento più a mantenere la panchina e quindi a gestire il traffico più che ad allenare, si è deciso un taglio netto. Rivoluzionario, addirittura. E’ stato scelto Marcelo Bielsa, argentino, tecnico tra i più arditi in circolazione quanto a sperimentazioni tattiche, che debutta sul “pino” della Roja proprio con le due amichevoli contro Svizzera e Austria a Vienna. Bielsa, il cui fratello Rafael è apprezzato politico (è stato ministro con l’attuale presidente Kirchner), è un allenatore davvero fuori dal comune. Buon giocatore, “el Loco”, come lo chiamano in Sudamerica, ha vinto da tecnico titoli in serie con Newell’s e Vélez, inventando calcio, prima di sedersi sulla panchina della Nazionale argentina e mettere in bacheca “solo” un oro all’Olimpiade greca del 2004: da lì, dimissioni e il silenzio, nonostante le continue sollecitazioni di tante squadre, Boca su tutte. Cervellotico, sorprendente Bielsa è tornato ai campi da gioco dove proprio nessuno se l’aspettava. Mossa da “Loco”, appunto. Forse convinto dalle potenzialità di quei ragazzi che in Canada hanno fatto tanto bene. A poche settimane dalla nomina, mossa alla Bielsa: prima convocazione per uno stage di tre giorni, solo 13 elementi tra cui spicca Marcelo Salas, centravanti dalla tecnica cardinalizia, ammirato in Italia con Juve e Lazio, ma considerato al capolinea della carriera, che ha voluto chiudere in patria, all’Universidad de Chile. “ Marcelo è un grande giocatore, l’età non conta.” Conta la testa, conta il” vedere calcio”, conta il leggere le situazioni nel 3313, modulo per antonomasia del tecnico rosarino. Nel primo allenamento in Europa ovviamente grande spazio alla tattica: linea difensiva impostata su Ismael Fuentes, ottimo avvio di stagione per lui nei Jaguares in Messico, Waldo Ponce, rianimatosi dopo la brutta esperienza in Germania di un paio di anni fa quando giovanissimo si trasferì al Werder, e Arturo Vidal, classe da vendere, testa da registrare, polivalente talento, mattane a parte uno dei più convincenti giocatori dell’ultimo Mondiale giovanile, dove ha fatto sia il difensore che la mezzapunta. Senza dimenticare l’esperienza di Miguel Riffo e la voglia di emergere di Mauricio Isla, altro giovanissimo “multiruolo”su cui ha scommesso l’Udinese. Con Mark Gonzalez (Betis) leggermente infortunato e l’esclusione a sorpresa di Arturo Sanhueza (ritorna invece Luis Jimenez dell’Inter), in mezzo al campo dovrebbero giocare Manuel Iturra, Marco Estrada (entrambi alla “U”, come Salas) e Hugo Droguett, che gioca, e bene, in Messico ai Tecos di Cesar Menotti. Dietro le tre punte, il genio di Mati Fernandez del Villareal, atteso quest’anno alla definitiva consacrazione. In mezzo all’attacco Humberto Suazo, sottovalutatissimo cecchino, leggermente acciaccato, ora pure lui in Messico al Monterrey. Nei ruoli di “Wines”, terminologia del Bielsa per indicare gli esterni d’attacco che devono “aprire” il campo e generare opzioni sulla fasce (settore strategico del calcio bielsista), Eduardo Rubio e Carlos Villanueva si giocano un posto mentre l’altro dovrebbe essere già assegnato al “Niño Maravilla”, Alexis Sanchez, acquistato dall’Udinese giovanissimo, prospetto di crack, attualmente in prestito al River Plate. Da domani, col Cile ci si diverte.

CARLO PIZZIGONI

Fonte: Corriere del Ticino. www.cdt.ch

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Forse non ci si diverte ancora, ma qualche progresso è evidente...
Pur contro un avversario che ad un anno dagli Europei (che organizza) si trova in palese crisi (tecnica soprattutto. Per Arnautovic è così presto, visto quello che c'è a disposizione ora?)la prestazione è stata migliore rispetto a quella con la Svizzera.
Golazo di Rubio...e buona prestazione del "Pelusa".

Michael.

Carlo Pizzigoni ha detto...

Ho visto frammenti del match e i due gol. Tu sei riuscito a vederla interamente? Puoi darmi altri rilievi? Ho parlato con un collega presente allo stadio e mi diceva che la base è discreta, anche se pensava meglio: c'è ordine ma poco accompagnamento, las quadr rimane sempre troppo bassa. Ora, c'è l'Argentina in una partita ufficiale e si fa sul serio. Questo torneo è stato importante anche per questioni interne al gruppo. Grandissimo Alexis Sanchez

Anonimo ha detto...

Mi spiace ma non riesco ad esserti molto d'aiuto. In teoria avrei dovuto vederla tutta, ma ho avuto gente in casa e puoi immaginare come son riuscito a guardarla... Non sono entrato nel dettaglio proprio perchè, via che qualche impressione generale, altro non sono riuscito a cogliere.

Alexis Sanchex, grande soprattutto in relazione a quanto ha già dimostrato essendo quasi un 89... a Udine hanno fatto centro.

Michael