05 luglio 2006

[dialoghimondiali] Portogallo Inghilterra

Dopo l'Argentina un' altra delle grandi favorite del mondiale ( assieme al Brasile erano le mie tre) esce ai rigori. Anche qui partita equilibratissima, solo gli illusi potevano aspettarsi i fuochi d'artificio. Son partite queste dove le squadre controllano tutto, fino al minimo gesto. Ahimé, non vedo nessuna selezione che va in campo ccon quella ragionevole spregiudicatezza che gli consiglia di andare sempre a imporre il suo gioco. Chi aveva questa mezza idea si è arenato per altri motivi, vedi la Spagna. Comunque, un' Inghilterra non bellissima ma migliore delle altre volte e anche leggermente preferibile rispetto agli uomini di Scolari. Ancora 4-1-4-1 per Eriksson con però un incredibile Hargreaves, praticamente in ogni luogo, al posto di Carrick. Ancora deludente purtroppo Lampard, eccellenti Terry e Ferdinand( soprattutto Rio ). Inghilterra però penalizzata da Elizondo con l'inconcepibile espulsione di Rooney. Comunque anche in 10 ha retto bene: manovra sempre coi soliti difetti, ma si è vista più voglia. Anche se sei uno in meno poi se hai Lennon lo senti di più. Il buon Aaron dovrà cercarsi al più presto uno sponsor, una WAGS e conciarsi da metrosexual perchè Eriksson si accorga che è più forte di Beckham. Il Portogallo ha domostrato ancora una volta solidità, pazienza e qualità pur risentendo immancabilmente del suo scarso peso offensivo: trasparente Pauleta, addirittura dannoso Postiga. Figo è restato in campo pure troppo, mentre Tiago ha dato lentezza e imprecisione al gioco. Regolare come sempre Maniche, così così oggi il magnifico Miguel, mentre Carvalho ( che strano ) non ha sbagliato una virgola. Nei supplementari emblematica la situazione del Portogallo: tutto il tempo a far scorrere la palla da una fascia all' altra, come nella pallanuoto, senza mai sfondare. Però credo che in questo mondiale i lusitani abbiano finalmente raggiunto quella maturità tanto auspicata.
VALENTINO TOLA

Ce l'ha fatta ancora una volta Felipe Scolari, alla faccia di un allenatore veterano di casa nostra che dopo il mondiale del 2002 se ne uscì con "questo in Italia potrebbe al massimo portare le borse del massaggiatore." Felipao è in semifinale, alla solita maniera: ritmo controllato, pochi rischi e grande fiducia nei propri mezzi, forma mentis sempre assente in passato dalla nazionale portoghese. Perfetto l'innesto di Petit e di un motivatissimo Maniche, Tiago, invece, da vice Deco ha fatto fatica a trovare la posizione e a mostrare le sua qualità. Pauleta come al solito sacrificato da punta unica, mai innestato dagli uno contro uno sulle fasce di Figo e Ronaldo, che spesso sono alla ricerca dell'inserimento da dietro o del tiro piuttosto che del centravanti del PSG. Dietro, fenomenale Meira, protagonista di un fantaastico mondiale fin qui. Ricardo si dimostra un vero specialista dei rigori, e la Francia dovrà stare attenta a non fare la stessa fine degli inglesi. Gerrard e Lampard hanno ancora dimostrato una certa idiosincrasia a questo sistema, il 4141, che in linea teorica dovrebbe regalargli la possibilità di inserirsi e andare al tiro , sfruttando al meglio le proprie caratteristiche. Entrambi, fiore all'occhiello della nazionale inglese in sede di presentazione, hanno fatto cilecca alimentando interrogativi sulla loro reale capacità di leggere i match. Molto bene dietro, gli inglesi hanno avuto i soliti sprazzi da Joe Cole e poco da Rooney che è riuscito nel giro di pochi minuti a svirgolare vergognosamente in area e a farsi espellere per un calcio nelle parti bassi di Carvalho. Rimango alla fine basito dall'Inghilterra che avrebbe tutto per imporsi e ancora stenta paurosamente: credo, pero, che la dose massiccia di sopravvalutazione di alcuni elementi chiave che ha inebetito tanti di noi sia l'opzione da preferire rispetto alla condanna del tecnico.
CARLO PIZZIGONI

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Il problema evidente di Pauleta è che non è in grado di reggere da solo il peso dell' attacco. forse si trova meglio in campo aperto e comunque mi chiedo perchè Scolari non abbia dato ancora una chance a Nuno Gomes, secondo me il miglior attaccante del Portogallo. Mi son dimenticato di sottolinearlo, però concordo su Fernando Meira. Capitolo Inghilterra: io non credo proprio, se ti riferisci a loro, che Gerrard e Lampard siano sopravvalutati. Nella classifica dei migliori 10 al mondo ci stanno belli stravaccati, soprattutto Steven ( ma che cosa non ha fatto nell'ultima finale di F.A. Cup ?!). Il problema è che è il mondiale stesso per certi versi ad essere sopravvalutato. Intendiamoci, è la competizione più affascinante che ci sia e vincerla è il massimo, però io valuto come molto più attendibili gli ultimi anni della champions, la competizioneforse di maggior livello, anche se un po' svalutata da quando hanno aumentato i turni ad eliminazione diretta. Un Mondiale si gioca ogni quattro anni per un mesetto scarso, con il caldo e con i giocatori più bravi che in genere hanno giocato un numero massacrante di partite. Se prendessimo il Mondiale come il test più probante dovremmo chiederci se non siano sopravvalutati oltre a Gerrard e Lampard ( del quale, se uno si fida solo del mondiale, dovrebbero essere molto più forti Perrotta e Maniche )anche Ronaldinho, Riquelme, Adriano, Puyol etc.. Iol maggior colpevole del fiasco inglese a mio avviso resta Eriksson ed è assai importante anche il problema dell' attacco: rooney è una seconda punta, Owen si è infortunato, Crouch è quello che è e Sven invece che chiamre un Defoe o un Bent, non fenomeni ma giocatori spendibili in caso di emergenza, ha chiamto l' inesperto Walcott, che lui stesso aveva affermato di non voler utilizzare al Mondiale. Ma sbaglio o uno porta 23 giocatori per poterli avere tutti a disposizione a seconda delle necessità ?

Carlo Pizzigoni ha detto...
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Carlo Pizzigoni ha detto...

D'accordo sul fatto che non si può prendere per oro colato una rassegna fatta a fine stagione. Però il fuoriclasse ha circoscritto la propria differenza, salvo rarissime eccezioni, in un Mondiale. Inoltre è più difficile,s e non sei un fuoriclasse, inserirti in sistemi di gioco ibridi e offrire buone prestazioni. Al Mondiale devi metterci del tuo, sono gli esami di fine anno, i più importanti. Il problema di Gerrard e Lampard ha molte esegesi. Il fatto che non siano riusciti ad adeguarsi a questo sistema di gioco è per me fuori discussione. Stavano male? Non mi sembra. Allora cosa non ha funzionato? Io non scarto l'ipotesi che abbiano difficoltà nella lettura del match, specie Lampard dato che Gerrard, anche per la sua incredibile fisicità, può giocare un'onesta partita e rendersi utile alla squadra anche sbagliando tanto.

Anonimo ha detto...

Ricardo, héroe deportivo luso

Anonimo ha detto...

Derrotada la Perfida Albion