05 luglio 2006

[dialoghimondiali] Francia Brasile 1-0

Svelato l' arcano: il Brasile è un bluff, alla faccia di Parreira e di certi Machiavelli di casa nostra che quasi pensano che si debba giocare male per vincere. No, la Francia, che sta completando una delle resurrezioni più insperate della storia recente, ha fatto grande calcio e, almeno una volta, come conseguenza logica, ha staccato il biglietto per la semifinale. Trascinata da un commovente Zidane che ha sembrato quasi voler riassumere come in un' antologia tutta l' arte mostrataci in questi anni, la Francia ha fatto la partita dall' inizio alla fine, sorretta dalle colonne Vieira e Makelele e vivacizzata, anche se meno rispetto alla Spagna, da Ribery. Dominio totale del possesso-palla, palleggio fluido ed eccellente condizione atletica. Chissà che i bleus non concedano il bis.
Non voglio usare toni scandalistici, però non so trovare altri aggettivi per la Seleçao che non siano "vergognosa": nenanche la mossa Juninho è servita per avere il controllo del centrocampo. Sempre in ambasce, è arrivato il gol non appena la difesa, il reparto migliore in questo mondiale, si è distratta un attimo. Ronaldinho finito l' incubo potrà fortunatamente tornare a giocare nel Barça, mentre a Ronaldo stavolta non si può dare la colpa della mancanza di gioco. Pure Kaka è mancato stavolta. Non c'è mai stata una squadra brasiliana in campo in questo mondiale. Cafu e Roberto Carlos, mi ripeto, sono logori: per il futuro opterei per Adriano Correia a sinistra e Cicinho e lo strepitoso Daniel Alves in concorrenza sulla destra.
VALENTINO TOLA

Vergogna totale. Il più brutto Brasile di sempre, un'accozzaglia di figuri, specie i più titolati, con l'amarelinha, niente di più. Parreira può tornare a fare il commentatore televisivo, dato che sono mesi che non prova nulla (naturalmente inserire giocatori nell'11 non è allenare: ma che senso aveva mettere Juninho? Trovare una sua punizione dal limite?). Ronaldinho e Adriano da sberle,il fantasma di Ronaldo un po' meglio, un Kakà non al meglio fisicamente perde tutto il suo devastante potenziale (e questo è davvero un limite): eccolo il quartetto meraviglia che doveva stravincere senza giocare il Mondiale. L'unico vivo, Robinho, confinato in panca. Difesa a parer mio completamente da ricostruire, senza Cafu, che già si appresta a dire che vuol giocare il prossimo Mondiale da centrale... Benino Gilberto Silva e Ze' Roberto, ma la personalità di un Dunga in mezzo al campo, proprio non c'era: forse si dovrebbe partire da qui per trovare una risposta a tanti perché...
CARLO PIZZIGONI

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