05 marzo 2010

Algeria - Serbia 0-3 . Analisi. Le paure algerine

Una qualificazione ai mondiali dopo quasi trent'anni di assenza, raggiunta dopo uno spareggio folle contro l'Egitto, in una Khartoum, luogo dell'evento, quasi in assetto da guerra. Ma ora? La Coppa d'Africa è andata anche al di là delle aspettative: nei quarti les Fennecs han fatto fuori la Costa d'Avorio, prima favorita della competizione, prima di cedere, nettamente, agli eterni rivali dell'Egitto. Eppure cresce il malcotento attorno a una Nazionale che ha regalato un sogno ai tifosi algerini: l'episodio dell'ultimo match amichevole contro la Serbia, perso nettamente, ha acceso tutti gli allarmi possibili. Critica e tifosi puntano i fari sul CT Rabah Saadane, lui pure alla ricerca di un'identità di squadra che i bianco-verdi hanno smarrito da tempo.
Nel match contro i serbi il tecnico ha provato un 451 che non ha soddisfatto in toto. I 3 centrocampisti in mezzo hanno proposto poche iniziative: Mansouri a destra, Yebda in centro e Lacen (finalmente all'esordio) a sinistra non sono creatori di gioco. Il compito, delegato a due mezzepunte, Karim Matmour e Karim Ziani, che operavano dietro il senese Ghezzal, non è quasi mai stato assolto. La difesa a 4 prevedeva, in assenza di Madjid Bougherra, Anthar Yahia e Rafik Halliche in mezzo, con Slimane Raho e Nadir Belhadj (come al solito uno dei più positivi) sui lati. La squadra ha mantenuto un discreto equilibrio tra i reparti, Yebda è stato l'unico che ha appoggiato l'azione offensiva con qualche incursione da dietro, Matmour ha fatto gioco lontano dalla porta e Ghezzal ha offerto il solito movimento ma nei 16 metri avversari non è capitato proprio nulla. Inoltre la parte destra dello schieramento era prateria per le avanzate serbe (vedi l'episodio del primo gol come elemento paradigmatico). L'assenza di un emulo di Belhadj anche sul lato destro ha in passato forzato al 352 il CT Saadane ma l'equilibrio d'insieme non funzionava, anche perché il "sacrificato" a destra era un Matmour fuori posizione. 3-0 è però un risultato troppo pesante, soprattutto perché l'Algeria non ha combinato pressoché nulla davanti. Ci sarebbe, forse, la chance di un 442 spurio ma il tempo per lavorare c'è, a meno di 100 giorni dal Mondiale?



ALGERIA. Lounès Gaouaoui - Slimane Raho, Anthar Yahia, Rafik Halliche (Abdelkader Laïfaoui), Nadir Belhadj - Karim Matmour, Yazid Mansouri (Cap.), Medhi Lacen (Samir Zaoui, 82'), Hassan Yebda, Karim Ziani (Djamel Abdoun, 71') - Abdelkader Ghezzal (Rafik Djebbour, 63'). CT: R. Saadane
SERBIA. V. Stojkovic (Z. Brkic, 82') - B. Ivanovic (A. Rukavina, 67'), N. Subotic (G. Kacar, 86'), A. Lukovic (D. Lazovic, 90'), A. Kolarov (Z. Kuzmanovic, 46') - M. Jovanovic (65' Z. Tošić , 53'), D. Stankovic (I. Dragutinovic, 45'), N. Milijas (R. Petrovic, 63') - N. Zigic (M. Ninkovic, 76'), M. Krasic (B. Jankovic), M. Pantelic (D. Lekic). CT: R. Antic

Reti: 16' M. Pantelic, 55' Z. Kuzmanovic, 65' Z. Tošić.

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