Se giochi a calcio per strada, vai in
galera. Non è la sintesi di qualche fantasy similorwelliano venuto
male. E' successo, sta succedendo davvero, in Gambia, lembo di terra
completamente circondato dal Senegal, già riserva di schiavi per gli
affari sporchi della corona inglese, oggi retta dall'istrionica
figura di Yaye Jammeh. Famoso per altre sparate clamorose, continue
quelle contro gli omosessuali, Jammeh ultimamente si è inventato
invece l'uscita dal Commonwealth (“organizzazione
neo-colonialista”) e la settimana corta per gli uffici pubblici
(“il venerdì è il giorno della preghiera”, intima il colonnello
convertitosi all'Islam), e da poco è sceso in campo contro i
Navétanes, i tornei che si svolgono per strada durante la “stagione
delle piogge” (l'origine della parola in lingua wolof è proprio
questa). Chiuse le scuole, i ragazzi si spendono da mane a sera in
interminabili tornei estivi. In Senegal, che rimane il riferimento
culturale principale del Gambia, i Navétanes sono vere e proprie
istituzioni: scomparsi i club creati dagli europei (ormai privi di
tifosi), le squadre di quartiere che partecipavano ai tornei di
strada si sono strutturate e ora competono nel campionato nazionale.
Un fenomeno dei Navétanes è stato El Hadji Diouf, simbolo della
Nazionale che sconfisse la Francia al Mondiale del 2002, poi
transitato da Liverpool.
Per il presidente Jammeh, però, “la
pausa scolastica deve essere dedicata al lavoro della terra e
all'aiuto dei genitori, in maggior parte poveri”, al diavolo le
frivolezze, tipo il football. Il capo di stato non si è però
limitato a miti consigli: chi viene sorpreso a giocare per strada, da
giugno a metà ottobre, rischia fino a otto anni di carcere.
Nell'ultimo periodo si è provveduto a dare effetto pratico al
mostruoso provvedimento: a Samide, nella regione del centro-nord del
Paese sono stati arrestati dieci ragazzi, e si parla di altri fermi
in giro per il Gambia, noto in Europa come meta del turismo sessuale
femminile. Le voci libere rimaste nel Paese (oppositori e giornalisti
dissenzienti affollano le carceri gambiane) chiedono anche
l'intervento della FIFA, che per ora non ha profferito parola. Il
Gambia ha tanta passione ma relativa tradizione calcistica,
recentemente la Nazionale è stata guidata da un CT italiano, Luciano
Mancini. Il maggiore exploit è legato all'Under 20 del 2007, terza
classificata ai campionati africani di categoria e protagonista di un
buon mondiale, dove si fermò agli ottavi, anche se molti dubbi
lasciarono, in diversi addetti ai lavori, le età reali di alcuni
giocatori.
CARLO PIZZIGONI
Fonte: ET Extra Time - La Gazzetta dello Sport
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