22 ottobre 2007

[analisi] Sporting Lisbona

Sempre più in alto. Lo Sporting dopo aver raggiunto la Champions e aver fatto una buona figura l’anno scorso con una squadra zeppa di giovani di talento, ci riprova. Al timone, sempre Paulo Bento, in campo non più Nani, che dei giovani biancoverdi era il più talentuoso, cosa che ha convinto Carlos Queiroz, regista dell’operazione, e sir Alex Ferguson a portare a Manchester, a qualsiasi costo e già da quest’anno, il giovane nato a Praia, nell’arcipelago di Capo Verde. L’anima leonina non è però espatriata: rimangono due straordinari prodotti dell’inesauribile e qualitativamente inarrivabile settore giovanile dello Sporting, il giovane capitano João Moutinho e Miguel Veloso, ex centrale difensivo trasformatosi brillantemente in un centrocampista di copertura e eletto l’anno passato miglior giovane di tutta la SuperLiga. Nonostante le finanze del club si siano sistemate con la cessione di Nani (25 milioni di euro), la politica dello Sporting non cambia: si investe sui giovani (ultimo arrivato, il talento brasiliano Celsinho) e, al limite, si puntella con qualche veterano: bella la pescata dell’attaccante Derlei, ex Porto, che può dare una mano al bomber Liedson. Giovani, e con parecchio talento, ecco Simon Vukčević (nato nel 1986), montenegrino, giovanili Partizan, passaggio milionario al Saturn, classe superiore ma troppi alti e bassi: si spera nella definitiva maturazione. Che attende pure, sperano all’Alvalade, Marat Izmailov, arrivato in prestito dal Lokomotiv Mosca. Da questi giocatori, oltre dall’argentino Leandro Romagnoli(altro “incompiuto”), Paulo Bento si aspetta quelle accelerazioni all’interno del suo gioco compassato, che possiede ancora le caratteristiche della scuola portoghese: palla che viaggia a terra, tanti appoggi, manovra che si sviluppa su linee orizzontali, controllo dello spazio per evitare anche di andare sotto fisicamente: in mezzo al campo c’è dinamismo ma pochi “chili”. Un calcio che l’anno scorso ha pagato solo in parte e che quest’anno si spera possa essere più redditizio e possa trovare qualche gol in più in fase di transizione. Il problema del gol pare ancora l’enigma irrisolto dei biancoverdi (specie fuoricasa, quando non riescono a imporre gioco), nonostante l’ex Flamengo Liedson, da quando è in Portogallo, assicuri un media realizzativa di una rete ogni due partite. La difesa, sempre schierata a 4 in linea, quest’anno vedrà Stojković (non convocato per la gara con la Roma) tra i pali e non più il leggendario Ricardo, finito in Spagna.

CARLO PIZZIGONI

fonte: Guerin Sportivo

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