23 agosto 2007

[recap] Svizzera - Olanda 2-1



Vale sempre la pena andare una partita dal vivo. Grazie alla cortesia di Paolo Galli e di altri colleghi svizzeri eravamo presenti sulle tribune dello Stade de Genève e abbiamo potuto apprezzare forse l'amichevole più significativa della giornata. Vale esserci anche perché il risultato dice tanto, ma non tutto. Io comincio non schierandomi contro Van Basten: nel dopo partita (anche se in una conferenza stampa di 20 minuti ha parlato 18 minuti in olandese con i colleghi dei media dei Paesi Bassi e solo un paio di minuti in inglese...) ha ammesso la partenza soft dei suoi, ma ha poi sottolineato la svolta, positiva, nel resto del match, specie nel secondo tempo. Io credo che a livello tattio sia stato importante abbandonare i tre attaccanti e porre, a metà primo tempo, Van Persie dietro a Van Nistelrooy e a Van der Vaart: più appoggi in costruzione, centrocampisti che si muovevano meglio e difesa svizzera fatta finalmente lavorare. Già, perché per i primi minuti (abbozzato un discreto pressing alto) l'Olanda faceva un'enorme fatica a costruire da dietro: Van Bronckhorst davanti alla difesa non partecipa alla fase di costruzione, delegata al giro-palla dei difensori che troppo spesso, poi, cercavano di lanciare direttamente gli esterni d'attacco Van Persie e Van der Vaart. Preso un gol su rigore, dovuto a una disattenzione, una delle non poche della linea difensiva orange, Van Basten sceglieva di cambiare e, come detto, trovando più appoggi nella metacampo offensiva anche con un uso maggiore della palla a terra, riusciva a muovere la retroguardia rossocrociata e a trovare inevitabilmente più spazi, nonostante l'ottimo lavoro di Inler e Gelson, davvero positivi. Se attacchi bene, difendi bene: anche se si perdeva la palla, gli olandesi accorciavano e il recupero diventava ipso facto "alto": poche però sono state le conclusioni pulite: lo spirito, però, mi sembrava buono. Un po'più disordinati nel secondo tempo (fuori subito Van Nistelrooy - volenteroso -, Van der Vaart -nullo - e Snejider - inutilmente e continuamente polemico con l'arbitro) però più concreti, specie con Babelsulla fascia sinistra che diventa terreno di conquista orange, anche per gli inneschi di Seedorf, trotterellante il giusto ma capace di illuminare all'improvviso. Svizzera, che trova il secondo gol grazie a un'azione caparbia, insistita, confusa, cui gli olandesi non mettono fine anche per poca determinazione, però un po' troppo passiva. Bene in mezzo al campo, come detto, difende molto bassa, fa fatica a ripartire anche perché Nkufo non è forse l'attaccante giusto per giocare da punta unica, spalle alla porta (al 55' entra Streller ma il leit motiv della gara è già inquadrato e la punta del Basilea può poco). Sugli esterni bene i terzini: a me oggi ha persuaso più Degen di Magnin. Barnetta, nonostante i due gol e l'amore del pubblico di Ginevra che alla sua uscita gli tributa l'applauso più fragoroso, un po' troppo assente dal gioco, anche perché poco stimolato da un'idea di gioco che lo coinvolge poco: quasi uno spreco. E, nonostante la vittoria, che ovviamente fa morale (era dai tempi in cui mise sotto l'Italia di Sacchi che la Svizzera non batteva una big), guarderei in filigrana la prestazione, e starei coi piedi ben saldi a terra.

Svizzera: Coltorti; Philipp Degen (69. Lichtsteiner), Von Bergen, Senderos (88. Cabanas), Magnin; Fernandes (67. Huggel), Inler; Vonlanthen, Margairaz (81. Yakin), Barnetta (73. Spycher); Nkufo (56. Streller).
Olanda: Stekelenburg; Jaliens (46. Boulahrouz), Heitinga, Bouma, Emanuelson; van Bronckhorst; de Zeeuw, Sneijder (46. Seedorf); van der Vaart (46. Babel), van Nistelrooy (46. Kuyt), van Persie.

Gol: 9. Barnetta (Rig.) 1:0. 51. Barnetta 2:0. 52. Kuyt 2:1.

Stade de Genève, Ginevra. 22 agosto 2007
Da Ginevra, CARLO PIZZIGONI

1 commento:

Daniele ha detto...

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