13 dicembre 2011

Real Madrid - Barcellona, una boiata pazzesca?




Miliardi di telespettatori adoranti, migliaia di giornalisti accreditati: Real Madrid - Barcellona è l’ennesima partita del secolo. A furia però di fare i conti attorno al campo e di cadere in deliquio ad ogni presentazione in HD, non si rischia di dimenticare di guardare quello che succede in campo? Scusate, possiamo dire una cosa noi? Il Clasico giocatosi sabato sera al Santiago Bernabeu è stata una boiata pazzesca! (cit.) Un festival di errori cominciato dopo nemmeno un minuto.

Busquets dà al portiere una palla senza senso, Victor Valdes sparacchia via male, proprio in direzione di un avversario, poi inizia un batti e ribatti fantozziano in area di rigore con il beato Gerard Piqué (ovviamente il miglior “centrale del mondo”), che si gusta lo spettacolo invece di pensare a mettere in fuorigioco Benzema, che segna senza problemi. Una rete che, l’avessimo vista confezionata dalle maglie di Sudtirol e Acitrezza, avremmo riso di gusto e ci saremmo divertiti a svillaneggiare per settimane i calciatori responsabili di tale gollonzo.

Il suddetto Piqué, ammaliato forse dalle anche che non mentono di Shakira, ha continuato a non risparmiarci lanci lunghi senza motivo, finché Messi in persona ha detto stop ed è sceso fino alla trequarti difensiva per reclamare la palla: poi si è fatto fuori metà difesa madridista, in stile Maradona-Inghilterra-1986, e ha dato la palla in profondità ad Alexis Sanchez (tenuto in gioco dal disastroso Fabio Coentrao, e di lui ci occuperemo poi), che ha pareggiato la partita.

Anche Leo-Palloned’orosullafiducia ci ha messo del suo, prima coprendo di insulti l’arbitro (cosa che ormai capita ad ogni match che il dio del Calcio, sicuramente uno di casa Messi, manda in terra), poi rifilando a Xabi Alonso un calcione a metà campo che poteva costargli un rosso, ma lo sguardo contrito - e la volontà di non rovinare la partita, ovviamente del secolo - ha intenerito l’anonimo Borbalan, che avrebbe dato il la alle ironie di Mourinho a fine match.

Ma anche il nostro José, ci ha messo del suo, nel Clasico degli incubi: Fabio Coentrao terzino destro ne ha combinate di ogni: oltre all’errore sul gol di Sanchez, si fa anticipare sulla corsa, lui che è un keniano, da Cesc Fabregas, che gli frega il tempo e segna il gol che chiude la partita.

Una partita che doveva segnare la rimonta di Cristiano Ronaldo su Messi alla rincorsa per il Pallone d’oro. Invece il portoghese si divora due occasioni da rete che manco Pacione ai tempi d’oro e si impegna a calciare punizioni in modo inverecondo. Il più grande spettacolo del week end finisce col solito finale tiki taka e nella maniera classica. Si sbadiglia, ma per fortuna finisce presto: la prossima volta facciamo il film cecoslovacco con sottotitoli in tedesco?


Fonte: Max

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