12 dicembre 2011

Perù. L'Aurich batte l'Alianza Lima nella finale bis, adesso il titolo si gioca nello spareggio

Fonte: Tropico del Calcio


Ambiente incredibile a Matute: dopo la vittoria dell’andata all’Alianza Lima bastava un pareggio per aggiudicarsi il titolo peruviano e tutto il tifo “victoriano” aveva raggiunto il suo tempio per festeggiare. Vittima sacrificale, il Juan Aurich del tecnico colombiano Umaña ha tirato fuori gli artigli e dopo una battaglia terminata 9 contro 9 è uscita vincitrice. Ora la finale-spareggio, mercoledì allo stadio Nacional.




IL GIOCO

442 da entrambe al parti, tantissima intensità e determinazione: tutti hanno lasciato l’anima in campo. Il primo tempo ha vissuto una finale piuttosto bloccata, l’Aurich che prova a fare la partita, cercando soprattutto l’uno contro uno sui lati dopo l’uscita per infortunio dell’uomo più importante, William Chiroque (out anche per la finale); l’Alianza prova le ripartenze in campo aperto. La giocata chiave dell’incontro è l’entrata a piedi uniti, senza senso né motivo, con annesso giallo e espulsione, di Jorge Bazan: l’Aurich che con l’entrata di Ciciliano (nella foto, in contrasto con Montaño) aveva preso a dominare la metacampo guadagna un vantaggio che risulterà decisivo. Proprio dalla fascia sinistra dell’Alianza orfana di Bazan nasce l’azione che decide il gol: il merito è di Guizasola, la conslusione finale di Zúñiga. Da lì in avanti il nervosismo diventa davvero ingestibile. Lo stesso Zúñiga ne fa le spese, e viene espulso insieme ad un altro paio di giocatori. Saltate le marcature, nessuno riesce più a trovare la tranquillità per gestire la partita che termina così 1-0 per la squadra del Nord. Occasione sprecata dall’Alianza Lima.

I GIOCATORI

Ricardo Ciciliano. Il Pelado è l’uomo che cambia il match. Entra all’inizio della ripresa e il suo QI calcistico rimette ordine in mezzo al campo con l’Aurich che inizia a dominare la partita. Giustamente eletto MVP dell’incontro.

Luis Guadalupe. Anima della difesa chiclayana. In mezzo non passa nessuno, le sue uscite palla al piede sono da dimenticare, ma i suoi quasi due metri sono serviti per l’impresa.

Luis Tejada. Manca la firma dell’attaccante capocannoniere del torneo, entra comunque nell’azione della rete decisiva.

Diego Penny. Sempre sicuro, para il parabile l’ex Burnley, ma ha il grande merito di infondere tranquillità alla sua difesa

Alfredo Rojas. Fuori Chiroque, c’è stata tanta responsabilità sulle spalle di questo ragazzo coi capelli da mohicano. Ci mette tanta determinazione, alla fine, un’entrata di troppo lo toglie dalla partita. Altra prestazione di ottimo livello per questo 1991.

Johnnier Montaño L’ex Hellas Verona e Parma rimane una testa calda piena di infinito talento. Va a intermittenza, quando si accende è davvero la Luce per l’attacco dell’Alianza. Rifila una manata sul finire della partita e si becca il rosso: ci avremmo scommesso sopra.

Christian Ramos. In mezzo alla difesa prestazione di buon livello con il compagno Fleitas, sorpreso solo in occasione del gol, ma è tutta la squadra che gestisce male la situazione.

Paolo Hurtado. Le sue accelerazioni non trovano concretizzazione. Ragazzo comunque da seguire. Viene sostituito dall’ex Siena Joazhiño Arroé, che entra nel momento più critico del match e incide meno del solito ( all’andata aveva firmato il primo gol).

Nessun commento: