18 agosto 2011

Mondiali under 20. Semifinale: Brasile - Messico 2-0

Fonte: Tropico del Calcio

Parlerà portoghese la finale del Mondiale under 20 2011 che si giocherà il prossimo sabato. Nelle semifinali il Portogallo ha fatto fuori la Francia per 2-0; con lo stesso punteggio il Brasile, non senza fatica, guadagna la partita più prestigiosa eliminando il Messico . Analizziamo in breve il match a cui abbiamo assistito.




GIOCATORI

Brasile

Oscar Mostra capacità di giocare anche sulla linea di centrocampo. Grande duttilità e sacrificio mantenendo uno standard qualitativo elevato. Ogni giorno più completo.

Danilo Parte terzino destro chiude, com'è ormai abitudine, da centrocampista, ormai il ruolo più suo. Sempre straripante dinamismo, anima di tante ripartenze verdeoro, giocatore sempre più solido mentalmente.

Casemiro Parte a destra nel rombo di centrocampo voluto dal CT Ney Franco: mostra alcune difficoltà quando deve allargarsi troppo a destra, si adatta senza brillare eccessivamente. Riportato in mezzo alla difesa per renderla più coperta non sbaglia quasi mai: anticipo, colpo di testa, contrasto, non perde un uno contro uno. Una sicurezza.

Gabriel Prende un paio di calcioni, finisce con un occhio nero il portiere del Cruzeiro si fa sempre trovare ben piazzato sulle conclusioni dei messicani: attento anche nel leggere le situazioni in cui deve abbandonare la porta.

Henrique Sin da quando era piccino il suo lavoro era segnare. Dalle giovanili del San Paolo fin qui: non ha mai perso il vizio. Lotta e definisce; è l'attaccante prediletto del CT, ampiamente ripagato dal rendimento del centravanti. Ennesimo prodotto della scuola di Cotia.

Negueba. Confusionario ( anche con accezione positiva), si esalta il ripartenze e contropiedi. Sbaglia concettualmente diverse palle ma mette in mezzo quella decisiva sul vantaggio di Henrique.

Messico

Araujo E' il leader di una difesa super, Fisico, personalità e un buon piede. Perde un po' la testa nel finale. Mondiale davvero ottimo.

Pinon Aggiunge tanta qualità in mezzo senza perdere la capacità di recupero palla. Una scoperta.

Orrantia A destra spinge con tempi e modi sempre corretti. Prima opzione nella fase di spinta Orrantia gioca la solita partita generosa, onorando alla grande le due fasi di gioco.

Enriquez Solito martello in fase di recupero palla, posizione e buon tackle. Palla al piede non ha grandi tempi di gioco.

Torres Il Cubito inizia con una gomitata e un calcione (al portiere). Finisce ingloriosamente gettando al vento una clamorosa opportunità nel finale. Nuovo Chicharito? piano, piano: per ora siamo ben lontani.


GIOCO

Brasile

A fine match Ney Franco spiega che tutte le mosse tattiche sviluppate nell'incontro sono frutto di tante esercitazioni svolte in Brasile. In effetti c'è continuità e coerenza nelle scelte del CT verde-oro, anche rispetto ai match precedenti. Parte col rombo a centrocampo con Coutinho dietro le punte e Oscar a sinistra.Va in difficoltà dietro, modifica la squadra all'inizio del secondo tempo, ristruttrando la difesa a tre con Casemiro. A metà tempo cambia ancora, inserisce prima Negueba, poi Allan e Dudu. Prima abbozza un 4231 con Danilo in mezzo insieme a Fernando, Allan terzino destro e Juan a sinistra, poi finisce col 433 riportando Oscar a centrocampo: è la scelta vincente.

Messico

Solita grande organizzazione per Chavez. Difensivamente è poesia pura, con i tre centrali che non sbagliano un colpo, nell'attacco alla palla e in copertura e Enriquez è buonissimo nel contenimento. Il 3412 mostra qualche difficoltà quando deve attaccare la difesa schierata, ma gestisce in maniera super, per tempi e spaziature, la transizione, grazie al sapiente utilizzo degli esterni. Davanti manca tanta qualità, per questo il Messico giocherà solo per il terzo posto. Comunque, levarsi il sombrero di fronte a questa squadra.


Brasile: Gabriel, Danilo, Bruno Uvini, Juan e Gabriel Silva (Allan); Fernando, Casemiro, Oscar e Philippe Coutinho (Dudu); Henrique e Willian (Negueba)

Messico: Rodríguez, Acosta (Pulido), Araújo e Reyes; Orrantia, de Buen (Piñon), Enríquez e Ibáñez; Dávila; Guarch (Rivera) e Torres

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