12 aprile 2007

[preview] Tippeligaen 2007

Introdurre e seguire un campionato vinto dalla stessa squadra per quattordici volte negli ultimi quindici anni può apparire poco elettrizzante, ma talvolta questi tornei minori fungono da comodo rifugio per chi, di tanto in tanto, vuole staccare un po’ la spina e disintossicarsi dallo spettacolo (a tratti bellissimo, a tratti soporifero) del calcio-business della Champions League, della Premiership, della Liga e via dicendo. In Norvegia non ci sono né grandi campioni, né tantomeno portafogli gonfi, e il calcio è letteralmente diviso in due; da una parte c’è il Rosenborg, dall’altra tutte le altre squadre. Per il club di Trondheim è sufficiente disputare una stagione appena discreta per potersi mettere in tasca il titolo, visto che la sparuta concorrenza crolla inesorabilmente alla distanza, leggi la fine dell’estate, e quando quasi per miracolo accade di leggere un nome nuovo nell’albo d’oro della Tippeligaen (anno 2005, Vålerenga), significa che il Rosenborg è incappato in un’annata nero pece. Quest’anno per i Troillongan (i figli dei Troll) si parte con il bilancio in rosso e con una squadra con più di un punto interrogativo, ma lo status di super-favoriti rimane d’obbligo; le novità sono rappresentate dall’arrivo di due centrocampisti ivoriani, Didier Ya Konan e il 18enne Abdoulrazak Traorè, per il resto tutto continua a ruotare attorno alla grinta di Roar Strand (37 primavere a febbraio), alle parate del canadese Lars Hirschfeld, alla geometrie dello slovacco Marek Sapara e alle reti di Steffan Iversen, a cui quest’anno dovrebbe essere affiancato con maggiore continuità l’ex meteora del Lecce Yssouf Konè, limitato finora da una serie di problemi fisici. La vera incognita è rappresentata però dalla panchina, con il nuovo allenatore Knut Tørum (l’anno scorso era il vice di Per Mathias Høgmo, dimessosi a fine ottobre e ritiratosi dal calcio) che dovrà dimostrarsi in grado di reggere la pressione di un ambiente condannato a vincere.

L’avversario più quotato per il Rosenborg rimane il Vålerenga, club di Oslo la cui dirigenza sta pazientemente tentando di far diventare una società d’elite, almeno nel calcio norvegese. La squadra naviga nelle parti alte della Tippeligaen da un abbondante triennio, nel 2005 è arrivato il titolo nazionale, ma la strada da percorrere è ancora lunga se il tuo miglior attaccante (Iversen), reduce da una grande stagione, ti lascia non per qualche campionato europeo di livello ma per il tuo rivale numero uno, il Rosenborg appunto. Persi Ardian Gashi, Magne Hoseth e Tore Andrè Flo (quest’ultimo finito al Leeds, ma nessuno lo rimpiangerà), sono arrivati Jørgen Jalland (rientrato dopo l’esperienza in Russia con il Rubin Kazan) e soprattutto il polacco Sebastian Mila, duttile elemento di centrocampo da porre accanto a Christian Grindheim, capitano (a 24 anni) e leader della squadra destinato in tempi brevi a fare le valigie con destinazione Inghilterra. Davanti, con Rune Lange, Jan-Derek Sørensen (capocannoniere dell’ultima Royal League) e Morten Borre, ci sono esperienza e potenza, ma manca freschezza atletica, qualità di cui invece non difetta il Lillestrøm, squadra per la quale sembra davvero essere arrivato il momento della piena maturazione. Dei “canarini” si è parlato spesso in questi ultimi anni come di un club molto attento ai giovani, tosto e arcigno ma privo del pragmatismo necessario per centrare il bersaglio grosso. Una squadra insomma più da coppa che da campionato, difficile da affrontare in una partita secca, poco continua nell’arco di un’intera stagione. Ci si aspetta molto dalla mezzapunta tunisina Karim Essediri, acquistata dal Rosenborg, e dal colosso canadese Olivier Occean, rapidamente eclissatosi dopo i bagliori iniziali, ma quest’anno il pezzo forte del club siede in panchina e si chiama Tom Nordlie, l’artefice del miracolo Start (dall’Adeccoligaen, la seconda divisione, alla Coppa Uefa in due anni); giovane e ambizioso, per il Lillestrøm sarebbe stato difficile trovare un condottiero migliore. Infine la quarta e ultima “pretendente”, il Brann, capolista lo scorso anno fino a poche giornate dalla fine salvo poi crollare verticalmente, squadra che propone un calcio veloce, piacevole ma anche parecchio dispendioso. Ripetere l’annata 2006 non sarà semplice, ma la dirigenza non ha lasciato nulla di intentato acquistando dal Rosenborg l’ex promessa (mai pienamente mantenuta) Jan Gunnar Solli, seguito anche dal Milan qualche anno fa, e il bizzoso Ardian Gashi, genio e sregolatezza (nel 2005 si fece due settimane di prigione per eccesso di velocità) in versione norvegese. Da seguire le prestazioni di Håkol Opdal, eletto miglior portiere del campionato norvegese la passata stagione.

Due parole sulle possibili rivelazioni; lo Start di Kristiansand ha salutato a gran voce il ritorno alla base del centrocampista Kristofer Hæstad, artefice principale della splendida annata 2005 (la squadra lottò, da neopromossa, fino all’ultima giornata per il titolo, ottenendo comunque la qualificazione alla Coppa Uefa) ma talento bruscamente ridimensionato dal fallimento dell’esperienza con il Wigan, durata appena tre mesi. Gli anni sono 23, il tempo per ripartire perciò non gli manca, e la doppietta all’esordio in casa dell’Aalesund fa ben sperare. Il Tromsø, salvatosi lo scorso anno sul filo di lana, riparte al solito dalle reti della vecchia volpe Ole Martin Årst, ex bomber di Anderlecht, Gand e Standard Liegi, ma c’è anche la novità del nazionale costaricano Douglas Sequeira, terzino-incursore di fascia che ha già avuto un assaggio di calcio europeo con le maglie di Feyenoord e Kalrsrhue. L’arma segreta dei Gutan (i ragazzi) è però l’Alfheim Stadion, luogo gelido e ventoso (il Tromsø è il club più a nord d’Europa) in cui nessuno ama andare a giocare. Infine per uno Stabæk che punta molto sulla vena realizzativa dello svedese Daniel Nannskog, capocannoniere dell’ultima Tippeligaen, c’è un Lyn che si coccola il gioiellino Chinedu Obasi Ogbuke, attaccante nigeriano classe ’86 (seguirà le orme del connazionale Obi Mikel, che ha fatto litigare Chelsea e Manchester United?), ingaggiando nel contempo Matias Almeyda, visto per anni in Italia (Lazio, Parma, Inter, Brescia), e Josè Oscar Flores, entrambi ritirati dall’attività agonistica, oltre che la vecchia bandiera del Rosenborg Ståle Stensaas. A quando l’arrivo di Stan Collymore e Dino Baggio? In coda rischiano Odd Grenland (unica nota lieta la permanenza di Per Nilsson, miglior difensore della Tippeligaen 2006), Fredrikstad, Aalesund e Sandefjord, mentre diversi addetti ai lavori stanno tenendo gli occhi puntati sulla matricola Strømsgodset, fresca di festeggiamento per il centenario della fondazione del club e pronta a dar fastidio a molti. Daranno una mano alla squadra di Drammen, meno di 8mila spettatori di media, gli ex nazionali Espen Johnsen, Øyvind Leonhardsen e Andrè Bergdølmo, più la punta svedese Mattias Andersson, miglior realizzatore della scorsa Adeccoligaen.

ALEC CORDOLCINI

12 commenti:

Antonio Giusto ha detto...

Finalmente la presentazione della Tippeligaen, che aspettavo da quando è uscita quella dell'Allsvenkan. Preciso di non seguire molto i campionati scandinavi, ma quello norvegese è quello che mi attrae di più. Questo non perchè la mia squadra e il mio idolo sono i padroni incontrastati della lega, ma perchè dalla simpatia per Petter Vaagan Moen mi ha spinto a simpatizzare per il Brann, l'anno scorso vicinissimo al titolo perso solo alla fine. Il "mio" Brann, dopo aver vinto il 10 aprile nel primo turno di campionato con lo Stabaek in trasferta ospita lo Strømsgodset, neopromosso e vincitore con l'Odd Grenland alla prima giornata. Un dato sulla partita? Gli ultimi due scontri in Tippeligaen, datati 2001, sono entrambi terminati 6-2.

Anonimo ha detto...

Il Brann può fare benissimo anche quest'anno, a mio parere il problema più grande rimane la tenuta; l'anno scorso erano davvero a un passo dalla vittoria, poi sono crollati. La mia favorita resta comunque, Rosenborg ovviamente escluso, il Lillestroem.

valentino tola ha detto...

Davvero ottime queste preview, Alec. Una domanda: come riesci a seguire questi campionati? A me non sarebbe dispiaciuto per esempio seguire qualche partita di Royal League (un' ottima idea, dovrebbero fare qualcosa del genere anche Belgio e Olanda), però non ho trovato niente, neanche su Rojadirecta.

P.S.: Mi sa che l' Helsingborg ha fatto un bel colpo con Omotoyossi.

Anonimo ha detto...

Caro Valentino, in Norvegia ho un conoscente che di tanto in tanto mi manda cd con le partite registrate, per il resto mi documento su internet (ho trovato un sito che permette di vedere on-line gol e azioni salienti dei match di Tippeligaen, se ti interessa vado a ripescare l'indirizzo..), ci sono siti in lingua fiamminga (il migliore è il belga www.voetbalkrant.com) che dedicano ampio spazio ai campionati nordici. Non sono però abbonato a nessuna rivista (per questioni di lingua), a mio parere il modo migliore per conoscere il calcio di un paese (visione delle partite ovviamente esclusa) pur non vivendo in loco.

A proposito, una Coppa Uefa che parla decisamente spagnolo, vero? Io pronostico una finale Siviglia-Werder Brema, ma non sottovaluto il buon momento dell'Osasuna. Speriamo che almeno la finale la facciano vedere da qualche parte......quest'anno è stato proprio un bel torneo

Antonio Giusto ha detto...

per Alec: io solitamente seguo i match dei campionati che non vengono trasmessi su Sky in streaming su internet e per domani c'è un Rosenborg-Tromso che non voglio perdermi, ma purtroppo è l'unica partita che verrà trasmessa del campionato norvegese, almeno di domenica, potresti indicarmi questo sito?

valentino tola ha detto...

La finale dovrebbero farla vedere quasi sicuramente. E' un' ottima Coppa Uefa: un Az-Werder o un Sevilla-Tottenham valgono sicuramente un Milan-Bayern, solo che non c'è la sigletta di Haendel.
Le mie percentuali:
Werder-Espanyol 55%-45%
Sevilla-Osasuna 60%-40%

La finale sembra scritta, ma ci sono dei però: l' Espanyol potrebbe sfruttare i buchi difensivi del Werder con Tamudo e Luis Garcia, l' Osasuna, squadra molto "di sostanza", potrebbe accentuare le recenti difficoltà offensive del Sevilla, che fatica a segnare con altri che non siano Kanouté e Kerzhakov, e che vede lo stesso Kanouté alle prese con la pubalgia.

Anonimo ha detto...

Voetbalkrant è veramente fatto bene, peccato la lingua un po' ostica! Avercene comunque di siti che dedicano tutto questo spazio ai tornei minori...qua in Italia tutti parlano sempre di Milan, Inter, Barcellona e Real!

Il sito cui faceva riferimento Alec per i gol della Tippeligaen dovrebbe essere quello di Tv2: http://webtv.tv2.no/webtv/

Io lo consulto da un paio di anni ed è ottimo. Per quel che riguarda l'Allsvenskan invece vi segnalo il sito della tv nazionale:
http://svt.se/

Ciao!

Antonio Giusto ha detto...

per Giuliano: la registrazione su quel sito è gratuita?

Anonimo ha detto...

Caro Antonio, i siti cui faccio riferimento sono quelli indicati da Giuliano

Anonimo ha detto...

Sì Antonio, la registrazione è gratuita. O meglio, lo era fino all'anno scorso. Per vedere le partite intere però bisogna pagare, un po' come su Rosso Alice da noi. Gli highlights sono gratuiti invece. Fino all'anno scorso bisognava registrarsi per vederli, ora mi pare basti cliccarci sopra.

Venendo alla Tippeligaen, io simpatizzo per lo Start, che però non è più la squadra di due anni fa (quella del miracolo-Nordlie). Haestad e Stromstad sono due buoni centrocampisti, ma il resto della squadra è mediocre. Il Rosenborg ha avuto problemi economici e c'ha messo un po' a gestire il ricambio generazionale (tutt'ora non completato, vedi Strand). Ad ogni modo, avere in squadra Iversen e Sapara (un lusso per la Norvegia, giocatore sontuoso) può essere sufficiente per mantenere il titolo.

Anch'io come Alec, comunque, vedo molto bene il Lillestrom: Occean è un buon attaccante (interessava anche al Goteborg...sic) e Nordlie sa il fatto suo. Il Brann è squadra molto esperta, ma non la vedo all'altezza delle altre due. Poi, insomma, tutto ci sta, come nell'Allsvenskan: il livello è quello che è, e se una squadra azzecca la stagione giusta può fare il colpaccio (vedi Valerenga due anni fa).

Anonimo ha detto...

Da quando seguo la Tippeligaen anch'io simpatizzo per l'IK Start. Puntavo molto sull'avventura inglese di Haestad, che invece è stata una cocente delusione. Peccato, perchè il Wigan di Paul Jewell è uno degli ambienti migliori per la valorizzazione dei giocatori di talento. Vedremo cosa farà Haestad quest'anno; non si può certo dire che abbia perso l'ultimo treno disponibile, però adesso un pò di terreno lo deve recuperare

Carlo Pizzigoni ha detto...

Sono molto curioso di vedere Didier Ya Konan, un centrocampista completo, che vede la porta. Vediamo la sua collocazione in campo a quelle latitudine. In molti me ne hanno parlato bene, io ho visto solo filmati rovinatissimi e la tecnica sicuramente non manca. Certo, passare da Abidjan alla Norvegia... un minimo di adattamento cerdo sia necessario. Faccio il tifo anche per Abdoulrazak Traoré.