09 aprile 2013

Piccoli Faraoni crescono, bene: è pieno di talenti l'Egitto campione under 20




L'Egitto batte il Ghana ai rigori nella finale di Orano, in Algeria, e conquista il suo quarto campionato africano under 20. Tanto equilibrio nella finale, con due reti giunte solo su rigore: hanno trasformato dagli undici metri il centrocampista dei Faraoni Saleh Gomaa, eletto, forse un po' troppo generosamente, miglior giocatore del torneo, e l'ottimo terzino sinistro Jeremiah Arkorful, uno degli elementi che hanno mostrato maggiore qualità nella competizione. Qualità che non è mancata nemmeno nella terza classificata, la Nigeria, che ha battuto nella finalina un discreto Mali: Umar Aminu, attaccante delle giovani Super Aquile, ha vinto il titolo cannonieri con quattro reti. L'Egitto, guidato da Rabie Yassin, amato ex terzino sinistro dell'Al Ahly (c'era anche a Italia 90, coi Faraoni), che oggi in tanti reclamano al posto dell'americano Bradley alla guida della nazionale maggiore, ha evidenziato tanta compattezza. Vincendo tutte le partite grazie a un atteggiamento sempre equilibrato tra i reparti e a giocatori di sostanza come il capitano Ramy Rabia (Al Ahly), il portiere Mossad Awad (uno dei tanti elementi dell'Ismaily qui in Algeria) e Mahmoud Kahraba, giocatore offensivo di enorme prospettiva che pare già vicinissimo al Marsiglia.
Il CT ghanese, Sellas Tetteh, già campione con gli africani al mondiale Under 20 di Egitto 2009, ha anche stavolta un gran numero di ragazzi di talento che faranno bene alla competizione continentale che si giocherà in Turchia a partire dal 21 giugno. Davanti ha mostrato fiuto del gol Ebenezer Assifuah, dietro grande pulizia negli interventi e buone letture del capitano Lartey, in mezzo diversi lampi di talento di Clifford Aboagye, che l'Udinese ha già portato in Friuli. Oltre alle critiche all'Algeria padrona di casa (nemmeno un gol segnato), i media locali hanno dato molta eco alla (eterna e infida) polemica sui sospetti circa l'età di alcuni giocatori, innescata da Sebastian Migné, CT del Congo, frustrato dopo la sconfitta netta contro la Nigeria. Migné non ha potuto nulla, sul campo, segno che dietro alle tre big, e solo con l'eccezione del Mali (che ha mostrato buone individualità come il difensore Keita e il centrocampista Adama Marico), c'è molto poco.


CARLO PIZZIGONI
Fonte: Extra Time - La Gazzetta dello Sport

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