Aggiungo le note di Alec: Viaggio a Bellinzona per visionare dal vivo Christian Pouga, attaccante camerunese classe 86 principale protagonista dei granata in un questo primo scorcio di stagione, e attese mantenute grazie a una tripletta che ha permesso alla squadra ticinese di archiviare la pratica Losanna (3-1 il risultato finale) e di issarsi al comando della Challenge League (la Serie B svizzera). Fisicamente prestante (193 cm x 90 kg), atletico, dinoccolato, in ombra nel primo tempo quando gira spesso a vuoto, poco assistito ma anche un po’ spaesato, protagonista nella ripresa con due reti di testa e una con un bel diagonale rasoterra dalla sinistra dopo un ottimo movimento a liberarsi in area di rigore. Da sgrezzare tatticamente, gli mancano ancora certe malizie nella protezione della palla, nella gestione degli spazi e nei tempi di inserimento, ma la materia per costruire qualcosa di buono indubbiamente c’è. Cresciuto in patria per poi emigrare nello Shangai Zobon, Pouga (11 reti in 14 partite di campionato) è alla sua seconda stagione in Svizzera dopo la doppia esperienza dello scorso anno in Super League con Zurigo e Aarau. Due parole infine sul Bellinzona; in svantaggio nel primo tempo dopo aver creato poco, la squadra si è trasformata nella ripresa con l’ingresso di Manuel Rivera Garrido, stagionato classe 78 al rientro dopo un infortunio, capace di garantire ai granata quel cambio di marcia utile a sopravanzare un Losanna ordinato ma nulla più. Nel Bellinzona anche alcune vecchie conoscenze del campionato italiano; lo stagionato Davide Belotti (ex Treviso, Vicenza, Monza, Seregno e Lecco), partita onesta sul versante destro della difesa a tre predisposta da mister Petkovic, l’ex doriano Bruno Da Mota, molto deludente e infatti sostituito dopo 45 minuti di gioco, e Corrado Grabbi, riflessi rallentati e fisicamente impresentabile. Ormai quasi un ex giocatore, un po’ come il suo vecchio compagno di squadra (ma solo per una manciata di settimane) Saliou Lassisi, al quale il Bellinzona ha rescisso il contratto per motivi comportamentali.
12 novembre 2007
[figura] Christian Pouga
Trascinati dal sodale al Guerin Alec Cordolcini, spulciatore come noi di calcio di frontiera e periferia (anche estrema), abbiamo passato il pomeriggio del sabato allo stadio comunale di Bellinzona. Match tra i padroni di casa e il Losanna, valido per il campionato di Challenge League, la serie B svizzera. Campionato che da ieri i granata ticinesi comandano. Oggetto del viaggio, il camerunense Pouga, classe 1986, fisico bestiale, tecnicamente scolastico ma non da buttare e lucido anzichenò sotto porta. Bellinzona discreto ma lento nello sviluppo della manovra, qualche cambio di gioco interessante di Andjelkovic, discreti recuperi di Da Mota ('87, controllato Samp) ma poca profondita. Pouga viene sempre incontro per aprire spazi ma c'è poca coordinazione col movimento dei compagni e il suo lavoro è poco efficace, tanto che piano piano scompare dal gioco. Il Losanna riparte abbastanza bene e termina il primo tempo in vantaggio. Secondo tempo con un centrocampo più aggressivo dei granata, anche per l'entrata di Rivera. Pouga si sblocca segnando di testa e da lì si galvanizza proponendo assist e sponde interessanti e riuscendo a finalizzare con continuità e determinazione. Segnerà altri due gol. Prospetto interessante, il giovane camerunense, possiede qualche colpo ma deve lavorare molto: è ancora troppo anticipato per il fisico che possiede, la palla giocata su di lui deve essere un approdo sicuro per tutta la squadra. Il fatto che si sia galvanizzato e abbia cercato con maggiore insisitenza e più raziocinio lo smarcamento chiama dubbi sulla sua continuità: deve essere più presente nella partita, proprio per le caratteristiche chiave che ha: la squadra che lo schiera vuole il suo fisico prima ancora dei suoi gol con i quali comunque dimostra una certa dimestichezza, che mai guasta. Il futuro della sua carriera passa da lì.Certo, la determinazione non gli manca dato che dopo un'esperienza in una scuola calcio di Douala non ha temuto l'esperienza in Cina, dove si è trasferito per poi giocare in una squadra della seconda divisione del Paese. In bocca al lupo.
Aggiungo le note di Alec: Viaggio a Bellinzona per visionare dal vivo Christian Pouga, attaccante camerunese classe 86 principale protagonista dei granata in un questo primo scorcio di stagione, e attese mantenute grazie a una tripletta che ha permesso alla squadra ticinese di archiviare la pratica Losanna (3-1 il risultato finale) e di issarsi al comando della Challenge League (la Serie B svizzera). Fisicamente prestante (193 cm x 90 kg), atletico, dinoccolato, in ombra nel primo tempo quando gira spesso a vuoto, poco assistito ma anche un po’ spaesato, protagonista nella ripresa con due reti di testa e una con un bel diagonale rasoterra dalla sinistra dopo un ottimo movimento a liberarsi in area di rigore. Da sgrezzare tatticamente, gli mancano ancora certe malizie nella protezione della palla, nella gestione degli spazi e nei tempi di inserimento, ma la materia per costruire qualcosa di buono indubbiamente c’è. Cresciuto in patria per poi emigrare nello Shangai Zobon, Pouga (11 reti in 14 partite di campionato) è alla sua seconda stagione in Svizzera dopo la doppia esperienza dello scorso anno in Super League con Zurigo e Aarau. Due parole infine sul Bellinzona; in svantaggio nel primo tempo dopo aver creato poco, la squadra si è trasformata nella ripresa con l’ingresso di Manuel Rivera Garrido, stagionato classe 78 al rientro dopo un infortunio, capace di garantire ai granata quel cambio di marcia utile a sopravanzare un Losanna ordinato ma nulla più. Nel Bellinzona anche alcune vecchie conoscenze del campionato italiano; lo stagionato Davide Belotti (ex Treviso, Vicenza, Monza, Seregno e Lecco), partita onesta sul versante destro della difesa a tre predisposta da mister Petkovic, l’ex doriano Bruno Da Mota, molto deludente e infatti sostituito dopo 45 minuti di gioco, e Corrado Grabbi, riflessi rallentati e fisicamente impresentabile. Ormai quasi un ex giocatore, un po’ come il suo vecchio compagno di squadra (ma solo per una manciata di settimane) Saliou Lassisi, al quale il Bellinzona ha rescisso il contratto per motivi comportamentali.
Aggiungo le note di Alec: Viaggio a Bellinzona per visionare dal vivo Christian Pouga, attaccante camerunese classe 86 principale protagonista dei granata in un questo primo scorcio di stagione, e attese mantenute grazie a una tripletta che ha permesso alla squadra ticinese di archiviare la pratica Losanna (3-1 il risultato finale) e di issarsi al comando della Challenge League (la Serie B svizzera). Fisicamente prestante (193 cm x 90 kg), atletico, dinoccolato, in ombra nel primo tempo quando gira spesso a vuoto, poco assistito ma anche un po’ spaesato, protagonista nella ripresa con due reti di testa e una con un bel diagonale rasoterra dalla sinistra dopo un ottimo movimento a liberarsi in area di rigore. Da sgrezzare tatticamente, gli mancano ancora certe malizie nella protezione della palla, nella gestione degli spazi e nei tempi di inserimento, ma la materia per costruire qualcosa di buono indubbiamente c’è. Cresciuto in patria per poi emigrare nello Shangai Zobon, Pouga (11 reti in 14 partite di campionato) è alla sua seconda stagione in Svizzera dopo la doppia esperienza dello scorso anno in Super League con Zurigo e Aarau. Due parole infine sul Bellinzona; in svantaggio nel primo tempo dopo aver creato poco, la squadra si è trasformata nella ripresa con l’ingresso di Manuel Rivera Garrido, stagionato classe 78 al rientro dopo un infortunio, capace di garantire ai granata quel cambio di marcia utile a sopravanzare un Losanna ordinato ma nulla più. Nel Bellinzona anche alcune vecchie conoscenze del campionato italiano; lo stagionato Davide Belotti (ex Treviso, Vicenza, Monza, Seregno e Lecco), partita onesta sul versante destro della difesa a tre predisposta da mister Petkovic, l’ex doriano Bruno Da Mota, molto deludente e infatti sostituito dopo 45 minuti di gioco, e Corrado Grabbi, riflessi rallentati e fisicamente impresentabile. Ormai quasi un ex giocatore, un po’ come il suo vecchio compagno di squadra (ma solo per una manciata di settimane) Saliou Lassisi, al quale il Bellinzona ha rescisso il contratto per motivi comportamentali.
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3 commenti:
Non credo che si possa giudicare così negativa la prova del secondo tempo di Ciccio Grabbi. E' reduce da un periodo di molti guai fisici e sta recuperando pian piano....la classe non è acqua! Pouga è un grande (in ogni senso) Sportivi saluti
Il refrain dei guai fisici prosegue ormai da anni, francamente troppi. Non ricordo un solo spunto degno di nota nella sua partita. Comunque aspettiamo ancora
a tratti imbarazzante: comunque attendiamo che il "John Belushi granata" possa stupirci
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