03 maggio 2007

[analisi] Eredivisie 06/07 - PSV campione

La dignità della sconfitta

Per Louis van Gaal avrebbe potuto essere il punto esclamativo di una carriera comunque di altissimo profilo e invece è arrivata, amara, la più grande delle beffe. Vincere il campionato olandese con l’Az Alkmaar è come vincere quello italiano con la Fiorentina; nessuno te lo chiede, ma quando mancano solo novanta minuti e sei primo in classifica allora sai che sei davvero vicino all’impresa della vita, quasi più che vincere una Coppa Campioni con l’Ajax, e che dipende solo da te. La magia di bissare quel titolo che l’Az vinse per la prima e unica volta ventisei anni fa è svanita al Woudestein di Rotterdam, lo stadio più piccolo della Eredivisie, per mano dell’Excelsior, club già condannato ai play-off salvezza e che nulla aveva ancora da chiedere al campionato. Che la giornata non fosse quella giusta lo si era capito dopo poco più di venti minuti, quando Andwelé Slory si incuneava tra Tim De Cler e Boy Waterman venendo falciato da quest’ultimo e il signor Bossen non poteva che fischiare il calcio di rigore per i padroni di casa e mostrare nel contempo il rosso diretto (decisione severa ma ineccepibile a termini di regolamento) al portiere dell’Az. Finirà 3-2 tra lacrime e parecchie recriminazioni, ma anche con la dignità di presentarsi davanti ai microfoni senza avanzare l’ombra di un’accusa. “C’è molto da imparare anche da un campionato perso all’ultimo giornata”. Louis van Gaal, una volta insopportabile saccente, ha imparato a cadere in piedi. Sa di aver sbagliato, ma almeno non cerca alibi. Lo stesso ha saputo fare il tecnico dell’Ajax Henk ten Cate, che ha perso il campionato per un solo gol di scarto; +49 era infatti la differenza reti per i lancieri dopo il 2-0 rifilato in trasferta al Willem II, +50 quella del Psv vittorioso 5-1 sul Vitesse. Polemiche? Nessuna. Minacce di ricorso a qualche tribunale? Nemmeno l’ombra. Insinuazioni di presunte combine? Anche in questo caso zero assoluto. Unico accenno a presunte pastette di fine stagioni è arrivato dall’Italia, dove si è letto di un Vitesse particolarmente arrendevole in casa Psv e di un Van Gaal fermato da un arbitraggio ostile. Due considerazioni a riguardo: 1) quest’anno il Psv ha battuto in casa 4-1 il Roda, 7-0 lo Sparta, 4-0 l’Excelsior e il Willem II, 5-0 l’Utrecht; sconfiggere pertanto 5-1 il Vitesse, terminato 12esimo in Eredivisie e già superato 4-0 a domicilio in Coppa d’Olanda, non sembra poi un risultato così sospetto. 2) Il tallone d’Achille dell’Az, la squadra che senza tema di smentita ha giocato il miglior calcio di tutta la Eredivise, sono stati gli scontri con le piccole, sintomo evidente di una maturità non ancora acquisita in toto; 2-2 in casa contro il fanalino di coda Ado Den Haag, 0-0 ad Almelo contro l’Heracles e infine la già citata sconfitta contro l’Excelsior, club che oltretutto in questa stagione ha rubato punti sia al Psv (bloccato 0-0 a Rotterdam) sia all’Ajax (clamoroso 2-2 all’Amsterdam Arena). Conclusione personale: non tutti i campionati sono finti alla stessa maniera, anche se a volte può essere comodo pensarlo…

ALEC CORDOLCINI

6 commenti:

Antonio Giusto ha detto...

Ho seguito gli ultimi 90 minuti della Eredivisie 2006/07 in diretta su SI e devo dire che è stato fantastico. Il campionato avrà cambiato padrone almeno 6-7 volte.

Alla fine però a vinto il PSV, la squadra che più meritava il titolo ma che, a causa dei molti infortuni nell'ultima parte di stagione si era fatta raggiungere dalle inseguitrici.

Anonimo ha detto...

A livello globale, ovvero come rendimento lungo tutto l'arco del campionato, sono d'accordo con te, quello del Psv è uno scudetto meritato. Come qualità di gioco mostrata però proprio no, l'Az ha fatto vedere di più e meglio. Peccato loro non abbiano avuto in squadra un Alex o un Gomes...

Antonio Giusto ha detto...

Su Alex sono d'accordissimo, su Gomes (inteso come il Gomes della papera che poteva costare il titolo al club della Philips) un po' meno.

Anonimo ha detto...

Difendo Gomes a spada tratta. Il numero uno del Psv è risultato il secondo giocatore con la media voti più alta (ovviamente dopo Alex) di tutta la Eredivisie e in diverse occasioni ha permesso al Psv di vincere/pareggiare partite che meritava di perdere. Per la rete contro l'Utrecht chiedo il concorso di colpa con una difesa di bradipi capeggiati dal brasiliano Alcides.

Anonimo ha detto...

Premesso che avrei salutato il titolo dell'AZ con molta gioia, se non altro per un discorso di "alternanza" al vertice, resto perplesso circa il criterio di assegnazione di un titolo con la differenza reti. In un torneo che ha scelto di dotarsi di playoff per stabilire le squadre partecipanti alle coppe europee, c'era eccome lo spazio per un bello spareggio per lo scudetto.

Se è vero che la differenza reti può rientrare in un discorso di spettacolarità legata al calcio (e sappiamo quanto questo conti in Olanda), trovo francamente inadeguatol'utilizzo di tale criterio per incoronare una squadra campione: lasciando da parte l'harakiri dell'AZ, l'Ajax aveva recentemente dimostrato di valere più del PSV in questo finale di stagione e uno scontro diretto avrebbe dato sicuramente più lustro anche alla vittoria della squadra di Eindhoven, nel caso in cui gli uomini di Koeman si fossero aggiudicati lo spareggio.

Se il campionato italiano presenta numerosi difetti (sia strutturali che di mentalità), sicuramente su questo aspetto si rivela più trasparente di quello olandese. Concordi Alec?

Anonimo ha detto...

Caro Giuliano, non amando nè gli spareggi nè tantomeno i play-off non sono molto d'accordo. Forse non sarà il massimo, ma trovo che la differenza reti sia comunque un buon criterio per assegnare un titolo nazionale, in quanto normalmente premia la squadra più propensa ad offendere e che non si accontenta del misero 1-0 casalingo. Non a caso se non fosse caduto a Rotterdam avrebbe vinto l'Az, ovvero il club dal gioco più spettacolare di tutto il campionato.

L'Ajax ha mostrato di essere superiore al Psv solo negli ultimi due-tre mesi, gli uomini di Ronald Koeman lo sono stati negli altri sette. A mio parere i lancieri sono stati troppo discontinui per meritare il titolo.

Francamente i play-off Champions, Uefa e Intertoto come appendice della Eredivisie non mi piacciono per niente. Quest'anno rischia di qualificarsi per la Champions l'Heerenveen (che, per inciso, nel cuor mi sta), finito quinto in campionato a distanze notevoli dalle prime quattro. Non mi sembra giusto. L'anno scorso si qualificò l'Ajax dopo un campionato mediocre chiuso al quarto posto, e poi si è visto quanta strada hanno fatto in Champions League...