24 settembre 2006

[recap] Konyaspor - Fenerbahçe 0-1

Avevo lasciato un Fenerbahce inguardabile, lo ritrovo in piena crescita. Sono contento per Zico, che propone sempre un calcio di letture, ma che offre finalmente un canovaccio degno. Merito anche della società dell'altra parte del Bosforo che ha allargato i cordoni della borsa e portato a casa gente come Kezman, Deivid, Lugano (assente in questo match) e Edu Dracena. La differenza della cifra tecnica è evidente, però lascia molto persuasi la crescita dello spirito di squadra. In mezzo centrocampo a tre con Marco Aurelio (ora ribattezzato turco) davanti alla difesa e Appiah e Tuncay ai lati, ma con un costante aiuto dei tre attaccanti, specie di Deivid, sulla fascia destra. A sinistra Tuncay scivola anche dietro Umit e prende la sovrapposizione altrui. Qualche corsetta in più anche per Alex ma, con Kezman che fa esclusivamente il centravanti ed è pressoché sollevato da compiti di copertura (anche se almeno rientra dietro la linea della palla), Deivid a tutto campo è una piacevole sorpresa: grande impegno dell'ex Santos e Sporting e sontuosa partita (insieme a Tuncay mio MVP), anche in fase di palleggio e di movimento senza palla, oltre che di coperture continue. Dopo alcune occasioni la partita viene sbloccata da un gioiello di Kezman che pesca un pallonetto da 25 metri che è una favola che toglie la ragnatela all'incrocio. Un colpo da fenomeno che cerca di bissare più tardi, con il piede sinistro e che però si stampa sulla traversa. I minuti dopo il gol sono uno spettacolo di convinzione per la squadra di Istanbul. Quando gioca così credo possa avere pochi rivali in Turchia. Il problema è che ancora manca continuità mentale, per alcuni tratti della partita, specie nel secondo tempo, la concentrazione si abbassa, e in molti escono dalla partita: lì si rischia anche con il Konya, in uno stadio davvero partecipe.

Konyaspor: Özden Öngün, Yasin Çelik (Ufuk Ateş 88), Ömer Gündostu, Abdelzaher El Saka, Kauê, Erkan Sekman (Aleksandar Aleksandrov 46), João Batista, Sedat Ağçay, Erman Özgür, Ahmed Belal (Tayfun Türkmen 81), Éder Ceccon
Coach: Nurullah Sağlam

Fenerbahçe: Rüştü Reçber, Kerim Zengin, Edu Dracena, Önder Turacı, Ümit Özat, Stephen Appiah, Mehmet Aurélio (Selçuk Şahin 41), Tuncay Şanlı, Alex, Deivid (Tümer Metin 80), Mateja Kežman (Semih Şentürk 90)
Coach: Zico

Marcatori: 0-1 Kežman 31

Atatürk Stadyumu, Ankara. 22 settembre 2006

3 commenti:

valentino tola ha detto...

Avevo una mezza intenzione di vedere questa partita ma il tuo commento mi sazia abbondantemente. Tuncay per me è fenomenale, il gol di Kezman in pallonetto devo proprio vederlo per crederci! Edu Dracena-Lugano coppia potenzialmente sontuosa.

L'hai visto Galatasaray-Besiktas della scorsa giornata?
Partita bruttina, tanti problemi per tutte e due le squadre (per me, guardando oltre il risultato ne ha di più il Gala,anche considerando la prestazione in Champions).
Il Galatasaray si affida quasi sempre all'improvvisazione e quando i giocatori portano così tanto palla vuol dire che non ci sono i riferimenti e le distanze giuste. Urtante non vedere Carrusca, io se fossi Gerets (allenatore che già ai tempi del PSV non mi esaltava particolarmente) leverei Hakan Sukur e infoltirei il centrocampo.
Il Besiktas ha manovrato con più ordine e fluidità (maestro Ricardinho), ma ha avuto molte difficoltà nel recuperare il pallone una volta che lo perdeva. Squadra un po' lunga e centrali di difesa in difficoltà sui lanci filtranti (due di Sabri hanno creato rispettivamente una simulazione di Sukur e il gol decisivo su rigore, questa volta vero, di Umit Karan.
Mobili ma poco concreti Marcio Nobre e soprattutto Bobo in attacco.

Carlo Pizzigoni ha detto...

Ho visto un'oretta di Gala Besiktas. Anche a me non è semrbato un gran match. Però, a favore di Gerets riconosco uno schieramento molto offensivo negli uomini, con Arda e Ilic insieme a due punte. IO vorrei vedere Carrusca ma uno dei due deve uscire, oppure potrebbe togliere un attaccante. Hakan è un mistero anche per me, però gioca sempre: un motivo magari c'è.

valentino tola ha detto...

Non sarò certo io a disprezzare un allenatore dalla mentalità offensiva, ma per come schiera i giocatori mi dà tanto un'idea di questo tipo: 5-6 giocatori stanno dietro e ai restanti Gerets dice:"tenete la maglia e fate quello che vi pare".
Per me anche Inamoto, che ha ottimi inserimenti, è sacrificato: io per l'appunto leverei Sukur (credo che sia duro a morire per lo stesso identico motivo di Raul), metterei Arda e Carrusca a fare i trequartisti e scambiarsi le fasce, un uomo esclusivamente di contenimento davanti alla difesa e Ilic e Inamoto come mezzeali, con i terzini Sabri, e quando tornerà, Ergun ad appoggiare l'azione, cosa che sanno fare bene.
Unica punta Umit Karan; una cosa un po' più alla Lucescu insomma.