BRASILE - COREA DEL NORD 2-1 (1-0 Maicon 55', 2-0 Elano 72', 2-1 Ji Yun-nam 89')
Esordio d'autorità di una delle favorite del Mondiale, il Brasile. Niente di che la vittoria sui commoventi nord-coreani, con un primo tempo giocato sotto ritmo e un secondo più fluido. Vero che il gol arriva per una intuizione di Maicon, ma è evidente che la squadra di Dunga ha tante possibilità e ieri ha giocato senza forzare più di tanto. Mescola qualità brasiliana e equilibrio "europeo" l'11 in verde-oro: è una squadra costruita forse più per giocare le ripartenze ma sa allargare il gioco e ha gli uomini per giocare con scambi stretti contro una difesa chiusa, dietro poi è piuttosto sicura con Lucio e Juan. A oggi, ancora troppo indietro Kakà e non in palla Luis Fabiano. Controllo del match e della partita totale, ma il coraggio, la forza di volontà dei coreani è stato alla fine premiato con un gol. Per un esordio, più che sufficiente.
COSTA D'AVORIO - PORTOGALLO 0-0
+ Su Eriksson, che ha giocato la prima amichevole il 30 maggio, taumaturgo in grado di modificare in pochi giorni la testa dei giocatori ivoriani, rivolgetevi altrove. Direi più così: posti davanti alle loro responsabilità, per una volta, la Selephanto ha risposto (anche senza Drogba in campo dall'inizio). E' l'eccezione che avrebbe dovuto essere la regola in questi anni. Ottime comunque la scelta di puntare sul più sicuro e attento Zokora dietro, al fianco del compagno di squadra di gioventù, a Sol Beni, Kolo Touré, e interessante la scelta di Eboué nel centrocampo a 3 del 433 ivoriano. Aruna Dindane è la storia di questo paese calcistico, ed è una tassa da pagare, perché ad oggi non merita proprio la maglia da titolare: evidentemente gli equilibri di spogliatoio devono essere rispettati anche così. Lo staff del CT svedese sceglie di avere grande densità davanti alla difesa: la squadra è compatta, stretta nei tre centrali di centrocampo e con gli attaccanti attenti anche sul lato debole, per un eventuale ribaltamento che il Portogallo gioca poco. Finalmente ha giocato da squadra( giocando così avrebbe vinto tutto in Continente in questi anni invece deludenti): mancano un po' le ripartenze, anche se è ovvio che Gervinho debba partire dall'inizio.
+ Giusto riconoscere alla Costa d'Avorio i meriti maggiori, quindi non andrei pesante sul Portogallo, che pure ha giocato in linea con le uscite di questi anni: malino. Comunque il giro palla della Selecçao non è stato velocissimo ma certamente eseguito con attenzione, e non ha mai concesso ripartenze pericolose agli ivoriani. Giocare contro squadre così chiuse rappresenta sempre un problema, per tutti. I ragazzi di Queiroz potevano pressare forse un po' più alto cercando maggiormanete la riconquista e la ripartenza, specie con un uomo come Cristiano, letale in queste situazioni, ma in fin de conti, con la prossima partita da giocare contro la Nord Corea, il pareggio ieri ha rappresentato un piccolo vantaggio. Alla fine pari giusto, partita bloccata e sola grande intuizione individuale il fenomenale palo di Cristiano, su una giocata che poteva cambiare l'inerzia del match.
Analisi di Jorge Jesus e Paulo Sergio
SLOVACCHIA - NUOVA ZELANDA 1-1 ( 1-0 Vittek 50′, 1-1 Reid 93′)
Modestia allo stato puro, la Slovacchia anche sotto le aspettative non elevatissime che nutrivo nei compagni di Hamsik. I neozelandesi hanno limiti evidenti, giocano però un calcio do stile britannico senza paura e con entusiasmo, meritavano almeno il pari che hanno ottenuto in extremis.
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