26 settembre 2012

Benzema-Cristiano, il Madrid si riaccende

Fonte: Gazzetta.it

 
Riaccesa la luce. Dopo le polemiche per il sabotaggio-guasto all'impianto di illuminazione che ha costretto il rinvio dell’incontro al giorno successivo, comincia con le luci del tramonto madrileno la gara tra Rayo Vallecano e Real Madrid. E per gli uomini di Mourinho è una lenta rinascita: non una gara perfetta, ma una vittoria netta (2-0 il finale) e tre punti importanti, dopo lo sconcertante inizio di di campionato.
L’ex tecnico dell’Inter reintegra Sergio Ramos sulla linea difensiva, gli mette Pepe al fianco, Arbeloa e Marcelo ai lati. Davanti Modric viene provato da 10 con alle spalle Essien e Xabi Alonso, in aggiunta al solito trio delle meraviglie Cristiano-Benzema-Di Maria. Inizio sottoritmo, poi una vera e propria meraviglia illumina la gara. Il gol del vantaggio madridista è una vera delizia, a cominciare dal passaggio di apertura della transizione: un tacco al volo di Marcelo. Cristiano attende il taglio profondo di Di Maria che riceve a sinistra, trova il fondo e pesca in mezzo Benzema. appoggio di destro e palla che rotola naturalmente nella rete: è il 13'. Segue un quarto d’ora perfetto del Madrid, adeguate le spaziature tra i reparti, ordinata la fase di pressing (in cui c’è coinvolgimento unanime), perfette le tempistiche delle ripartenze. I Blancos (stavolta Azulados, per la trasferta) arrivano diverse volte in porta, le occasioni migliori sono per Di Maria (parità numerica coi difensori, fuori il sinistro sul palo lungo) e Modric (bravo il portiere Ruben nell’uno contro uno).
Poi si spegne la luce: ma stavolta non c’è sabotaggio, ma un calo di concentrazione poco uso nelle squadre di Mourinho. Il Rayo riprende in mano la partita, lanciando un bel segnale psicologico, che aiuterà anche in futuro. Alza il ritmo, aumenta l’intensità: cambia la partita, che ricomincia con una porta sola. Alla mezz'ora clamoroso doppio salvataggio del Madrid: prima ci pensa Iker su testa di Delibasic, poi di petto, regolarmente, è Xabi Alonso a salvare sulla linea la conclusione di Casado. Finisce alla grande il primo periodo il Rayo, in cui è necessario segnalare l’intraprendenza di Leo Baptistao, attaccante brasiliano classe 1992 di grande prospettiva. La seconda parte ricomincia con qualche errore di troppo nella fase difensiva del Madrid (allucinante un retropassaggio di Arbeloa che rischia l'autorete) e una buona pressione, ma più confusa, del Rayo. Al Real fischiano un fuorigioco folle in un contropiede uno contro zero di Benzema, e un ulteriore taglio profondo di Cristiano pescato da Di Maria è all’origine del rigore che darà il 2-0 e la sicurezza al Madrid, anche se mancano venti minuti al termine. C’è il tempo per qualche esercizio di stile in contropiede degli uomini di Mourinho, per un vizioso contrasto del pur ottimo Lass (lui pure un 1992) che lascia lo scarpino in un contrasto e rischia di far veramente male alla testa di Pepe e per un errore a porta vuota di Cristiano.



Assegnati i tre punti al Real Madrid, non si spengono le polemiche sul rinvio della partita. Il tifo caldo rayista, i Bukaneros, rifiutano le accuse di sabotaggio mosse loro da diversi organi di stampa (il movente sarebbero l’alto prezzo dei biglietti). Il Rayo continua a sostenere che ci sono stati ben 57 tagli ai cavi dell’illuminazione, anche se ancora non si capisce quando ciò sarebbe avvenuto, e come mai solo poche ore prima dell’inizio della gara ci si sarebbe accorti del sabotaggio. Una commissione indagherà, il danno di immagine al movimento spagnolo rimane: stasera è l’ultima preoccupazione di Mourinho e dei tifosi del Real Madrid.

CARLO PIZZIGONI

25 settembre 2012

Galo e Gremio si bloccano, il Fluminense vola a più quattro in classifica. Doppietta Seedorf

Fonte: Gazzetta.it



Ride solo il Fluminense. Il Tricolor Carioca piega il Nautico nell’anticipo e allunga ancora in classifica, grazie al pareggio, nell’incontro clou della ventiseiesima giornata del Brasileirão, tra Atletico Mineiro e Gremio, le altre due pretendenti al titolo. Un super Seedorf non basta al Botafogo: la doppietta dell’ex milanista vale solo un punto nella gara col Corinthians, terminata sul 2-2. Vittorie importanti in ottica salvezza di Flamengo e Palmeiras.

Non sarà sufficiente una vittoria nella partita di recupero che l’Atletico Mineiro giocherà mercoledì col Flamengo, per riportare in testa alla classifica il Galo. La squadra di Ronaldinho, pareggiando 0-0 con il Gremio rimane ora a quattro punti dalla capolista Fluminense. R49 ci ha provato più volte nella partita contro la squadra gaucha, stimolato anche dalle giocate del compagno di reparto Bernard, ma la produzione offensiva non è stata sempre convincente. Tanta gestione della palla, ma limitate le finalizzazioni, anche perché la partita del Gremio è stata molto solida. Davvero ottimo il lavoro di Vanderlei Luxemburgo sulla panchina del Tricolor: l’ex Porto Souza e il giovane Fernando assicurano sempre copertura, un ritrovato Elano (che ha sfiorato la rete del vantaggio nel primo tempo) e Zé Roberto regalano sapienza nelle giocate e equilibrio, e davanti Marcelo Moreno e Kleber hanno tasso di pericolosità elevata. Luxemburgo sembra tornato il tecnico di diverse stagioni fa, quando le sue squadra avevano sempre una identità riconoscibile: fece talmente bene che lo chiamò il Real Madrid.



Un paio di accelerazioni di Fred sul finire del primo tempo (assist e gol per il numero 9) hanno agevolato la partita casalinga della capolista, che ha messo sotto, soffrendo un po’ nel finale, il Nautico. Domenica prossima Rio si rianima per il Fla-Flu, partita molto pericolosa per i primi della classe, anche se la differenza di valori tecnici è tutto a favore di quelli di Laranjeiras. Il Mengo ha trovato però una vittoria importante in Goainia, contro l’Atletico. Ha avuto la forza di ribaltare il gol iniziale di Joilson con Cleber Santana e l’ex Sporting Lisbona Liedson: nel finale show al contrario di Vagner Love, che sbaglia un rigore e manda sulla traversa un palla che era davvero complicato sbagliare (un errore che farà il giro del mondo grazie a Youtube).

C’è Seedorf, non il Botafogo, che getta al vento l’opportunità per tornare nell’élite del campionato. Al gol iniziale dell’olandese rispondono il peruviano Guerrero e Douglas su rigore. Ci pensa ancora Seedorf, che pesca un gol al termine di un’azione personale e chiude i conti sul 2-2. Il tecnico Oswaldo de Oliveira sposta l’attenzione sui fischi dell’arbitro: il rigore nasce da una posizione chiara di fuorigioco, ma i problemi del Botafogo non sono certo questi (molto impreciso Jefferson, il portiere che dovrebbe rappresentare uno dei punti forti della squadra carioca).

Nel giorno della presentazione di Ganso a Morumbi, vittoria del San Paolo su un sempre più deludente Cruzeiro, anche se pesano gli infortunio nella squadra di Celso Roth. Piano piano si riavvicina alle posizioni che contano. Esattamente come l’Internacional, che si guadagna i tre punti superando agevolmente il Bahia (3-1 il finale, in gol anche l’ex Inter Diego Forlan). Due assist e un gol per Marcos Assunção, nella partita di Florianopolis contro il Figueirense vinta 3-1: così il Palmeiras ritrova un minimo di entusiasmo e soprattutto punti importanti in ottica salvezza.

CARLO PIZZIGONI

21 settembre 2012

NextGen: Inter ok all'esordio, battuto il Liverpool

C'era anche Andrea Stramaccioni, a bordo campo, a celebrare la vittoria meritata della nuova Inter dei giovani sul Liverpool (3-2 il finale) nel debutto in NextGenSeries. Inizia bene il 442 dei ragazzi di Bernazzani, la corretta spaziatura permette un recupero medio alto della palla. Da questa situazione nasce la rete del vantaggio con Forte, dopo una pressione alta di Benassi e un'ottima verticalizzazione di Duncan. L'1-0 regala maggiore sicurezza agli interisti, che impongono il oro ritmo partita. Un episodio ridisegna l'inerzia della gara: dubbio rigore assegnato ai Reds per un contrasto Sinclair-Pasa: trasforma Adorjan.
L'Inter però ricomincia, con grande presenza mentale, a giocare la sua partita di organizzazione, pressione e recupero. Trova il secondo gol con una insistita azione sulla sinistra di Forte che pesca al centro dell'area il taglio dal lato debole di Belloni (ottima la sua gara): sinistro e 2-1.
Nel principio del secondo tempo il Liverpool alza il ritmo, c'è più attività degli esterni d'attacco e la difesa dell'Inter va in sofferenza per qualche minuto, prima che Duncan e Benassi riconfermino il dominio del centrocampo e trascinino la pressione di tutta la squadra. Con l'identità ritrovata arriva anche il gol della sicurezza con Garritano, pescato da una imbucata mancina del solito Duncan. Adorjan accorcia su punizione all'89', ma è tardi per i Reds.

CARLO PIZZIGONI
Fonte: Gazzetta dello Sport







Inter – Liverpool 3-2 (2-1)
Reti: 17' Forte, 34 Adorjan R, 41' Belloni, 80' Garritano, 89' Adorjan.

Inter (442). Dalle Vedove; Donkor,Bianchetti, Pasa, Mbaye; Belloni (81' Terrani), Benassi, Duncan, Acampora; Garritano (90' Olsen), Forte (81' Colombi). All. Bernazzani
Liverpool (4312). Belford; McLaughlin (64' Peterson), Sama, Jones, Smith; Baio, Roddian; Ibe, Adorjan, Pelosi; Sinclair (77' Gainford). All. Borrell.

19 settembre 2012

Flu e Galo rallentano. Neymar accelera

Fonte: Gazzetta.it 

 La classe operaia va in paradiso, nella 25ª giornata del campionato brasiliano. La voglia, lo spirito di sacrificio prevale sulla qualità. Le due capoclassifica, Fluminense e Atletico Mineiro, cadono contro due formazioni modeste, e rimangono sostanzialmente invariate le distanze in cima, con il solo Gremio che guadagna un punto, pareggiando col Flamengo. Disperata la posizione del Palmeiras, sconfitto nella stracittadina col Corinthians e oggi ultimo in classifica. Cattive acque da cui si leva invece il Santos, grazie al solito, immenso Neymar, autore della doppietta (favolosa la prima rete in slalom, guarda sopra il video) che mette ko il Coritiba. Solo un pari per il Botafogo orfano di Seedorf.

Davvero inaspettata la sconfitta della prima della classe, il Fluminense. Il tecnico Arthur Neto era tornato in Goiania annunciando urbi et orbi le certezze del mantenimento del club in serie A: in pochi credevano però che da lì a poco avrebbe espugnato, primo a riuscirci, il campo del Flu, specie dopo la disarmante sconfitta col Coritiba in settimana. Primo tempo di totale assenza dei padroni di casa, che vanno sotto di due reti. L’assedio del secondo periodo non basta per trovare il pareggio: uno dei simboli del Dragão, il portiere Marcio, si supera in un paio di interventi e il punteggio finale resta il sorprendente 1-2. Se Atene piange, Sparta non ride. Disastrosa prestazione dell'Atletico Mineiro e sconfitta della squadra di Ronaldinho a Recife col Nautico. L’obiettivo di tornare davanti al Flu, dopo lo scivolone interno dei carioca, ha bloccato il Galo, lento nella manovra prima e poi molto nervoso nel momento in cui si è trovato sotto per una punizione di Souza. Male Dinho, male Bernard, il portiere Victor ha evitato un punteggio ancora più pesante, parando un rigore a Araujo. L’Atletico, che deve recuperare una gara, contro il Flamengo, rimane a meno due in classifica dal Fluminense.

Poteva avvicinarsi ai due leader il Gremio di Vanderlei Luxemburgo, che andava a far visita al disastrato Flamengo di questi tempi. Dopo quattro sconfitte consecutive il tecnico rubronegro ha provato a inventarsi qualcosa di nuovo, spendendo Leo Moura dietro le punte. Il Mengo però va quasi subito sotto per la rete di Marcelo Moreno. Lo salva un gol alla Zico, del "nuovo Zico", come chiamano il giovane Adryan (classe 1994) fin dalle sue prime apparizioni alla Gavea: finisce in pareggio col Flamengo che mette in cassaforte un punto che serve tremendamente a tenere lontani i quattro posti che assegnano la retrocessione. L’unico obiettivo della stagione, triste ricordarlo ai tifosi del Fla, è la permanenza.

Obiettivo che rischia di diventare chimera per il Palmeiras. Sconfitto piuttosto nettamente dal Corinthians (2-0, in gol anche Paulinho), nella partita più accesa della città di San Paolo, ora è ultimo in classifica, a otto punti dalla quint’ultima, il Flamengo. Ha pesato l’espulsione di Luan dopo soli 25 minuti, ma ormai il Verdão è in una condizione psicologica davvero debolissima. Licenziato Felipe Scolari, il classico lo ha diretto dalla panchina Narciso, che ancora non sa se potrà continuare. Il direttore tecnico Cesar Sampaio, che a fine gara si è molto lamentato dell’arbitraggio, ha promesso la permanenza, che inizierebbe da una chiarezza in società che non esiste, e non da oggi. La vittoria della Copa do Brasil, dimostra solo che non sono i valori tecnici a mancare al Palmeiras, ma una gestione definita e un minimo di programmazione. I valori tecnici non mancano a quello che oggi è uno dei migliori talenti del mondo. Neymar realizza una doppietta (un gol di stordente bellezza) e regala i tre punti al Santos, che ora naviga abbastanza tranquillo a metà classifica. Il ragazzo di Mogi das Cruzes si è però apertamente lamentato a fine gara per l’addio di Ganso, finito al San Paolo, alla ricerca di una rinascita. Rinato pare proprio il San Paolo, intanto: vince, finalmente (3-1 alla Portuguesa) e si avvicina al gruppo di testa. A fine gara abbraccio tra due portieri che hanno segnato gli ultimi lustri del futebol, Dida e Rogerio Ceni. Pentacampeão col Brasile nel mondiale del 2002, i due portieri hanno giocato la prima partita da avversari ben 19 anni fa.

12 settembre 2012

[Qualificazioni Mondiali] Vola il Giappone di Zaccheroni, sconfitto l'Iraq

Vola il Giappone di Alberto Zaccheroni, batte 1-0 l’Iraq di Zico ed è sempre più vicino alla conquista di un posto al Mondiale del 2014. Il gruppo di giocatori a disposizione di Zac è certamente il migliore che il paese nipponico abbia mai avuto nella sua storia. Nel match di Qualificazione al Mondiale, contro l’Iraq, mancava l’infortunato Kagawa (ben sostituito da Kiyotake, scommessa intrigante del Norimberga), eppure il solito 4-2-3-1 del tecnico romagnolo non ne ha risentito: bella fluidità di manovra, concetti chiari e grande concentrazione in tutte le fasi, specie nel primo tempo. 

Zico, idolo assoluto in Giappone, ha provato a opporre grande volontà e determinazione e il suo Iraq, comunque in corsa per qualificarsi (anche se nel suo gruppo c’è, oltre al Giappone, anche l’Australia) è rimasto in partita fino all’ultimo. La differenza di valori tecnici si è palesata fin da subito, e il gol dell’opportunista Maeda, su intelligente percussione a destra di Okazaki, è giunto al 25’. Una lunga serie di attacchi giapponesi non modifica il punteggio finale: anche un palo di Honda, trequartista davanti al all’ottima linea mediana formata da Nasebe e Endo. Buona la gara dell’interista Nagatomo, schierato terzino sinistro.

CARLO PIZZIGONI Fonte: Gazzetta.it

09 settembre 2012

[Qualificazioni Mondiali] La Colombia distrugge l'Uruguay e si rimette in corsa

Fonte: Gazzetta.it

Radamel Falcao è l’incontestabile profeta della vittoria. E stavolta a godere delle magie del nativo di Santa Marta non sono i suoi club, ma la nazionale colombiana. Dopo aver distrutto il Chelsea col suo Atletico l’attaccante samario prende il pulpito da subito anche nell’importante sfida di Qualificazioni ai Mondiali contro l’Uruguay, finita 4-0 per i colombiani.

Lo stadio Metropolitano di Barranquilla è una vera bolgia: incurante del sole delle 15,30 il pubblico costeño si carica cantando a squarciagola “oh Gloria Immarcesible”, l’inno colombiano. La squadra cafetera viene quasi spinta da quegli ululati e parte benissimo aggredendo la partita. Zuñiga dalla destra mette il cross che il liberissimo Radamel Falcao spinge in gol beccando in contropiede Muslera: dopo 1' il profeta indica la via della vittoria, e la sfida contro il bomber avversario Cavani appare da subito assolutamente impari. Il 4-2-1-3 di Pekerman è equilibrato, regala attimi di assoluta perfezione, mutuando in un nostalgico 4-2-2-2 alla Maturana: le letture degli spazi dei giocatori sono finalmente ottime e a dirigere le operazioni c’è Macnelly Torres. Al suo talento ha forse aggiunto convinzione solo da poco,la sua gestione è favolosa: riconosce i tempi di gioco e può mettere il pallone dove vuole con la sensibilità nei piedi che si ritrova. E’ il 10 che il c.t. della Colombia ha fortemente voluto dopo lo scivolone in Ecuador nella partita precedente di qualificazione. La necessità di trovare una formula per esaltare Falcao prevede anche l’aiuto dei due esterni “italiani” Zuñiga e Armero che salgono coi tempi giusti: in mezzo due recuperatori di palla, l’ex udinese Aguilar e l’ottimo Valencia del Fluminense. Assente l’interista Guarin per un'influenza, i due “volantes de contencion”, come li chiamano lì, sono attentissimi nel togliere i tempi alle ripartenze charrua.

Cavani è giustamente l’uomo copertina ma all’Uruguay manca il giocatore chiave, all’Uruguay manca terribilmente lo squalificato Suarez. Forlan, in un ruolo sostanzialmente da playmaker offensivo, non riesce mai a ricevere libero tra le linee, alle spalle dei mediani, anche se prova a cercare lì lo smarcamento. Cavani corre tanto a vuoto, partendo da destra: ci mette l’impegno di sempre, ma le palle non gli arrivano: non sarà la sua partita. L’Uruguay gioca in perenne affanno e, come spesso accade in queste situazioni, ha troppa fretta nel verticalizzare. Tabarez ha ottenuto tante soddisfazioni (l’ultima, la Copa America vinta in Argentina), ma stavolta non funziona la formula con due super recuperatori in mezzo come il bolognese Perez e il neo palermitano Arevalo Rios. Manca ritmo nelle ripartenze,e gli esterni Maxi e Alvaro Pereira vengono trovati offensivamente troppo presto, limitando la loro efficacia. I 45 gradi di Barranquilla non permettono un recupero alto e soprattutto senza Suarez non c’è una giocata veloce nella fase di transizione. Il ritmo compassato aiuta i cafeteros già in vantaggio, che piazzavano il break decisivo all’inizio della ripresa con i due uomini che meno avevano convinto nella prima frazione.

Due ottimi assist di James Rodriguez venivano trasformati in gol da Teofilo Gutierrez, idolo locale perché ha scelto di portare i suoi talenti, dopo aver litigato praticamente con tutte le società in cui ha militato, al Junior di Barranquilla. Con la doppietta del loco Teo, e il 3-0 sul tabellone, la gara diventava accademia per i cafeteros e festa sugli spalti, dove cospicuo scorreva l’aguardiente, l’acquavite colombiana. Chiudeva i conti una rete del napoletano Zuñiga: 4-0 finale. La Colombia si giocava una delle partite più importanti degli ultimi lustri. L’ultima apparizione al Mondiale risale al lontano 1994. Dopo il pessimo inizio di Qualificazioni a Brasile 2014, per cui ha pagato l’ex c.t. Leonel Alvarez, è necessaria una svolta: è impensabile che la Colombia rimanga fuori dalle quattro che andranno al Mondiale, visto anche l’accesso diretto della Seleçao.
I Cafeteros devono finalmente approfittare della generazione che ha dominato il Campionato Sudamericano del 2005 davanti all’Argentina di Messi. In quel periodo Hugo Rodallega, oggi al Fulham, faceva ombra a Radamel Falcao, e c’erano Zuñiga, Guarin, Zapata ed altri che oggi possono usufruire dei servigi anche di un giovane gruppo molto talentuoso, con il parmense Dorlan Pabon, l’udinese Luis Muriel e James Rodriguez.In questo momento la Colombia vive un momento delicato. Le negoziazioni tra il governo del Presidente Santos e la guerriglia delle Farc potrebbero finalmente far uscire il paese dall’incubo del terrorismo: prima della partita contro l’Uruguay sono stati lanciati palloni della nazionale nella selva occupata dalla guerriglia. L’obiettivo è quello di far nascere finalmente una Colombia nuova: in campo, certamente, se n’è vista una convincente, che è ritornata a far sognare un Paese intero. A indicare la via, c’è un profeta riconoscibile: Radamel Falcao.

Carlo Pizzigoni

07 settembre 2012

Finalmente Seedorf, il Botafogo svolta

Fonte: Gazzetta.it

Finalmente Seedorf, finalmente Botafogo. Per una volta, a far discutere attorno all’ex squadra di Garrincha, non è il marketing aggressivo (ultima trovata: la maglietta rosa realizzata per le tifose del Fogão), ma il campo. Questa nuova rotta è indicata dall’ex milanista, alla sua miglior partita in Brasile. Nell’ennesimo turno infrasettimanale della maratona Brasileirão, stop per la capolista Atletico Mineiro, bloccata sullo 0-0 a Salvador contro il Bahia, in una gara dove si è sentita parecchio l’assenza di Ronaldinho. Nella notte, il Fluminense incontra il Santos senza Neymar (impegnato con la Seleção) e può assumere il comando della classifica, anche se il Galo rimane con una partita da recuperare.



doppietta — Sotto di una rete in casa del Cruzeiro (in rete l’ex Borussia Dortmund Tinga), i tifosi del Botafogo si preparavano all’ennesima delusione della stagione quando si sono materializzati i due minuti che potrebbero davvero rivoluzionare la stagione del Fogão, dopo le tante aspettative a seguito del mercato scoppiettante. E la svolta è nata proprio dall’uomo che più ha acceso la fantasia della torcida durante le contrattazioni di inizio stagione, Clarence Seedorf. L’olandese segna due grandi gol e regala un favoloso assist di sinistro per il 3-1 definitivo di Jadson. La fluidità di manovra non è ancora l’aspetto predominante della squadra di Oswaldo de Oliveira ma questa vittoria regala tanta fiducia e può far definitivamente svoltare la stagione del Botafogo. 

elano — Un’altra doppietta ha segnato la 22esima giornata: l’ex Santos Elano con i suoi due gol ha trascinato alla vittoria il Gremio di Vanderlei Luxemburgo, che pare aver ritrovato il tocco magico, dopo anni di fallimenti, e ora ha un solo punto di ritardo dalla vetta. Non una gara facile quella dell’Olimpico, anche perché l’Atletico Goianiense, lanterna della classifica, si è battuta fino alla fine, accorciando le distanze con Marino e sfiorando il pari in più di una occasione. Il centrocampo del Tricolor, con qualità ben mescolata a quantità, è l’arma in più del Gremio, buona la gara di Souza, ex Vasco e Porto, dell’antica conoscenza “tedesca” Zé Roberto e del giovane e interessante Fernando.

sconfitte — Solo un pari per il Vasco a Recife contro il Nautico ma alcuni discreti segnali di riprese, mentre hanno registrato brutte sconfitte Flamengo e Corinthians. Il Mengão è caduto in casa contro la Ponte Preta, il Timão zeppo di riserve ha lasciato tre punti al Figueirense. Se il tifoso corinthiano sotto sotto si fa una risatina, visto che il rivale Palmeiras è impegnato nella lotta per non retrocedere proprio con la squadra di Florianopolis, in società cominciano a preoccuparsi per il campionato anonimo. Vero che l’obiettivo è ormai stato fissato nel Mondiale per Club di fine anno ma non è certo con queste prestazioni che lo si prepara a meglio: urge una rapida inversione di rotta.
serie b — Spettacolo anche nella serie B brasiliana. Nella notte è andato in scena la sfida fra le due squadre che stanno dominando il campionato, Vitoria Bahia e Criciuma. Favolosa anche la cornice di pubblico del Barradão e pirotecnico 2-2, con l’inerzia della gara che mutava continuamente. La compagine del Nordest rimane con tre punti di vantaggio sul Tigrão, la squadra dell’interior catarinense dove ha mosso i primi passi Maicon, sotto le indicazioni di papà Manoel. Per entrambe, è facile pronosticare una tranquilla promozione, a meno di brusche frenate, ad oggi poco probabili.

Nella notte: Fluminense - Santos 3-1

CARLO PIZZIGONI