10 gennaio 2012
Mattia Destro, unico talento italiano
Fonte: Max
Dal giorno in cui Mario Balotelli ha portato il suo infinito talento (e tutto il resto) a Manchester, esiste nel nostro campionato un solo giovane attaccante italiano dal sicuro avvenire: Mattia Destro. Nel weekend, col suo Siena, ha firmato una doppietta che ha steso la Lazio ed è stato unanimemente giudicato il migliore in campo. Gol e titolo a cui aveva fatto l’abitudine già da adolescente con la maglia dell’Inter. Figlio d’arte, papà Flavio ha giocato anche in serie A, ad Ascoli (dove Mattia è nato) l’attuale attaccante della Robur ha percorso tutta la trafila delle giovanili nerazzurri, cominciando a Interello nella categoria Giovanissimi.
Leitmotiv, si diceva, il feeling con la porta: ha cominciato da seconda punta (da qui la sua abilità a muoversi, anche oggi, lontano dall’area) ma è diventato un centravanti vero con la crescita fisica. Più giovane di un anno rispetto a Balotelli, Mattia ha vestito la sua maglia e ora potrebbe lui pure vivere un futuro lontano dall’Inter.
A dirla tutta, Destro oggi non ha alcun vincolo coi nerazzurri, ceduto prima in comproprietà al Genoa, la squadra di Moratti lo perse quando Preziosi si impuntò sul suo nome come contropartita nell’affare Ranocchia. Nei giorni scorsi il procuratore Vigorelli ha però precisato che esiste un accordo morale tra il presidente e la società nerazzurra che manterrebbe una specie di prelazione, quando il Genoa deciderà di farlo partire.
La situazione è però complicata dal fatto che ora proprio il Siena ha acquisito metà del cartellino del giocatore, e pare lo abbia promesso alla Juventus. Intervistato da Sportitalia prima di Natale, Destro ha riferito che gli piacerebbe tornare all’Inter ma naturalmente non esclude altre destinazioni. Una guerra di retrovia quella che i due club, ormai nemici per sempre dopo le vicende di Calciopoli, stanno conducendo da tempo.
Una guerra che forse meriterebbe una maggiore attenzione di tifosi e media, dato che la posta in palio è il prossimo centravanti della Nazionale. E Destro ha davvero tutto per raggiungere questo traguardo. Come la fortuna di aver incrociato un tecnico come Sannino: troppi elogi e troppa bambagia lo avevano invece circondato prima. Mattia ora deve solo lavorare duro per rimanere al passo con il suo illimitato talento. A Siena, dopo un inizio controverso, ha ritrovato il feeling col mister e con la squadra: i gol sono arrivati e arriveranno, copiosi. E per molti anni. Vedremo con quale colore di maglia.
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