Attaccante rapido e dinamico adattabile a più moduli. Nasce ala sinistra nell’Excelsior Rotterdam, ma le movenze sono da seconda punta che ama tagliare il campo con improvvisi inserimenti piuttosto che cercare il fondo. 28 reti in una stagione e mezza gli valgono la chiamata nel Tottenham Hotspur di Martin Jol, dove però la folta concorrenza (Defoe, Keane, Kanoutè, Mido) gli permette di mettersi in mostra solo nelle amichevoli. Nel Derby County in Championship gioca largo sulla fascia, il ritorno in Olanda nel Willem II lo ripropone – prima che il menisco finisca in frantumi - in posizione più centrale. Ci vuole un grande allenatore per sfruttarlo al meglio. Lo trova in Louis van Gaal all’Az Alkmaar. Funziona bene sia come supporto ad una punta fisica (Pellè) o rapida (Ari), sia come terminale offensivo avanzato in un 4411 o in un 442. L’ottima tecnica di base lo rende incline alla giocata. 21 gol stagionali (20 in Eredivisie), di testa, di destro, da lontano, in acrobazia. A lungo indeciso tra nazionale olandese e marocchina, ha scelto le origini, esordendo con i Leoni dell’Atlante lo scorso febbraio contro la Repubblica Ceca. Punta centrale nel 442 targato Roger Lemerre, con lui, Kharja, Boussoufa e Hadji ecco un Marocco dai piedi dolci come non si vedeva da tempo.
ALEC CORDOLCINI
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