10 ottobre 2009

L`Italia esce tra gli applausi del pubblico: grazie lo stesso

Reduci dalla incredibile trasferta di Suez, dove l`Italia di Rocca gioca una super partita per intensita`, voglia e determinazione, anche con contenuti tecnici pregevoli (grande partita di Calderoni in mezzo al campo, molto buono Bonaventura, favoloso il suo 2-2, prima della doccia fredda del 3-2 finale), ma soccombe per qualche ingenuita di troppo. A fine partita, chiacchierando con un deluso Rocca, e` venuto fuori proprio questo concetto, quello dell`esperienza giustificato, almeno in parte, dal fatto che sono giocatori che hanno assaggiato poco e con poca fiducia i campi e le partite che contano. Una mancanza di fiducia dei nostri club solo in parte comprensibile, visto il lavoro di Rocca che ha tirato fuori tanto da questi ragazzi e che, ribadendo le parole che alla fine ha tenuto a sottolineare di piu` il mister, deve solo ringraziare per il grande impegno e, aggiungiamo noi, la forza morale che li ha spinti fin qui (da non dimenticare anche la splendida partita contro la favoritissima Spagna). Insomma, adesso un po` di fiducia dei nostri club in questi ragazzi non guasterebbe, ma non crediamo che la mentalita` cambiera`...
Due parole anche sull`Ungheria, che trova finalmente una ribalta importante dopo parecchi lustri. Non impeccabile con la Repubblica Ceca, molto passiva con l`Italia (gli azzurri finiscono con otto giocatori, sono per larghi tratti in inferiorita` numerica e chiudono con il 61% di possesso palla, detto tutto). Si ritrova in vantaggio dopo pochi secondi (errore e rigore di Gentili, realizza il penalty Koman, scuola Samp ora al Bari) e offre al pubblico solo un blocco difensivo basso senza lo straccio di una manovra decente. Subisce l`Italia anche in superiorita numerica ed e` salvata nel supplementare da Nemeth, favoloso centravanti dalla grande tecnica e eleganza (gia` rapito dal Liverpool e in prestito in Grecia) che sigla due gol decisivi nel supplementare, facendo esplodere non solo i pochi tifosi magiari presenti in tribuna ma anche i giornalisti ungheresi in tribuna stampa: sceneggiate davvero deplorevoli, un collega di American Soccer e` rimasto lui pure desolatamente sconfortato: grida e applausi alle espulsioni dei nostri, merolate in occasione dei gol, anche in direzione della tribuna dove erano sistemati i tifosi italiani. Non sempre abbiamo da imparare dagli altri, insomma. Chiusura sul pubblico, inizialmente neutrale e poi, trascinato dal coraggio dei ragazzi di Rocca, praticamente tutto per gli azzurrini. Ce ne andiamo dalla tribuna stampa accompagnati dal coro ItaliaItaliaItalia che il pubblico di Suez innalza ai giocatori questa sera in bianco. Un gesto che dice tanto di questo match.



P.s. Come Rocca in conferenza stampa, meglio soprassedere sulla conduzione dell`incontro dell`arbitro colombiano Ruiz, non e` il gol, il rigore o le espusioni che si vuole contestare o discutere, e` proprio la gestione tutta a non convincere. Meglio, ripetiamo, soprassedere.

Nell`altro quarto di finale, il Ghana si impone sulla SudCorea per 3-2

2 commenti:

Vojvoda ha detto...

Ciao sono Vojvoda, ti leggo spesso su questo aggiornato blog e il Guerino che ho saputo riapprezzare dopo molti anni è una piacevolissima sorpresa per la qualità che saputo riguadagnare, per la competenza nel calcio estero, per l'imparzialità e lucidità nell'affrontare gli argomenti, tanto da indurmi ad acquistarlo ogni settimana anche grazie al tuo contributo.
Se ricordi, intervenni parecchie volte nel blog riservato agli ultimi europei di Austria-Svizzera ed è probabile tu mi conosca anche grazie al blog che curo (vojvoda-calciointernazionale.blogspot.com; ...questo comunque è l'indirizzo se volessi farci una visitina).
Siccome però non sempre si può essere d'accordo (come successo nel blog sugli europei), permettimi di dirti che in tutta sincerità, non comprendo la tua analisi della gara.
Avendo seguito tutte le gare dell'Ungheria sul canale satellitare magiaro M2, non posso non sottolineare l'evidente superiorità tecnica di Gosztonyi e soci nei confronti di un'Italia mutilata dalle mancate partecipazioni alla rassegna iridata (in buona compagnia con Germania ed Inghilterra, tanto per segnalare due nazionali, ma lista è lunga) monca dei molti talenti presenti nel mondo del calcio causa mancato lasciapassare dei rispettivi club (la Fifa purtroppo non può imporre ai club di cedere i giocatori quindi le date andavano sicuramente ripensate).
E' però altresì vero che la squadra di Egervari veniva da 24 ore in meno di riposo e 30 minuti di tempi supplementari nelle gambe in più rispetto all'Italia.
Nella prima mezz'ora del primo tempo, con i magiari freschi, non c'è stata partita e le sgroppate di Gosztonyi (abilissimo anche a saltare l'uomo), la regia di Koman, il lavoro di Andras Simon ed i movimenti sinuosi ed imprevedibili del tecnico Nemeth (una sorta di piccolo Romario nelle movenze e nel suo somigliare ad un cobra dormiente e pronto a pungere appena riceve la palla sui piedi) hanno annichilito l'Italia, pur scioccata dall'avvio e da un rigore solare dopo appena 1 minuto.
Lo stesso Nemeth si è venuto a trovare solo davanti a Fiorillo colpendo il palo su azione fermata per un fallo inesistente.
La ripresa ha visto gli ungheresi stanchi e facendo troppa fede sul golletto si sono arroccati in difesa eccessivamente, senza disdegnare qualche sporadica ripartenza, ma nonostante ciò sono risultati i più insidiosi (vedere azione di Koman, solo davanti a Fiorillo che sceglie un improbabile servizio per Gosztonyi, anticipato da Bini).
Difesa troppo bassa, ma insidie reali corse davvero pochine.
Mi sembra che la manovra nel primo tempo, quando c'erano energie, fosse più che decente.
Anche l'Italia contro la Spagna ha giocato meglio in 11 contro 11. Appena espulso Botia, la manovra è diventata farraginosa e la Spagna ha giocato un secondo tempo migliore rispetto agli avversari, seppure menomata da un'espulsione diretta forse frettolosa.
Sorvolando sulle sceneggiate dei giornalisti ungheresi, sempre deplorevoli da qualsiasi punto di vista le si analizzino e da qulasiasi parte avvengano).
La tua chiosa finale sull'arbitro mi trova d'accordo sulla gestione della gara e la troppa severità nell'estrazione dei cartellini gialli(penso che a quello ti riferissi, ma è avvenuto per tutte e due le squadre),però sulle fasi chiave non credo che l'Italia possa muovere alcun appunto visto che solo il secondo "giallo" a Gentili è parso fiscale(eccessivo direi) mentre sia il rigore che le espulsioni (doppio giallo) a Bini e ad Albertazzi sono sacrosante, mentre quella di Szekeres (rosso diretto) è parsa una strana ma prevedibile (vista la "temperatura" del match) forma di compensazione visto che la gomitata, pur rivedendo diversi replay, proprio non si vede, piuttosto un accenno di difesa della posizione alzando il braccio in corsa.
Un saluto;-)

Carlo Pizzigoni ha detto...

Non so, Vojvoda. L Ungheria anche nel primo tempo mi ha convinto pochissimo, tra l-altro molto disordinata nella transizione difensiva con i due esterni sempre messi male, mai un raddoppio organizzato, al di la di qualche contropiede non ho visto nessuna manovra fluida. Non ho per niente compreso l idea di match del CT magiaro, se non una compatta difesa del risultato, blocco basso, e un contropiede lasciato spesso alla sensibilita di artisti notevoli (Nemeth e davvero bravo). Ci puo stare l alibi della stanchezza, ma con quella qualita mi aspettavo di piu del 39 % di possesso palla contro una squadra in inferiorita numerica e praticamente nessun abbaglio di pressing organizzato. L Ungheria e una buona squadra, sono contento che finalmente risorga dalla polvere dela storia del calcio dov era finita, pero ieri, resto della mia opinione, meritavano piu gli uomini di Rocca.