Risultato giusto, inutile cercare scuse aggrappandosi al pessimo Ivanov. Ha vinto il Portogallo, una squadra, contro l'Olanda, un'insieme di giocatori, molti dei quali senza dubbio bravi, ma anche tremendamente individualisti. E ad alti livelli questo continua a fare la differenza. L'Olanda le sue occasioni le ha avute, e anche tante (la traversa di Cocu è un gol mangiato, non sfortuna), come tanta è stata la confusione dei suoi attacchi nella mezz'ora finale, dove non si è quasi mai visto un cross dal fondo. E poi manovra lenta, prevedibile, con poco movimento senza palla, quando i giocatori portoghesi con quattro-cinque passaggi arrivavano in porta. Robben ha deluso alla grande, Van Persie ha fatto qualcosa di più, il migliore in avanti sarebbe stato Kuijt se non avesse sprecato quell'occasione tutto solo davanti a Ricardo, perchè comunque l'attaccante del Feyenoord è uno dei pochi a donare sostanza ad una squadra che gioca troppo di fioretto. In Olanda, e non solo, è gia à pronto il processo ad un Van Basten annicchilito sul piano tattico da Scolari: il mancato utilizzo di Van Nistelrooy la principale accusa. Non concordo, perchè l'attaccante del Manchester United aveva mal figurato nelle tre precedenti partite, e se uno deve giocare solo per il cognome che porta... Se dovessi muovere qualche critica al tecnico direi invece che Vennegoor of Hesselink andava inserito prima per cercare di sfruttare qualche suo assita di testa a centro-area, che a centrocampo serviva un combattente alla Landzaat, e che Heitinga (premio fair-play del Mondiale, ovviamente in senso ironico...) poteva benissimo restarsene a scaldare la panchina. Poi, si sa, gli assenti hanno sempre ragione...
ALEC CORDOLCINI
Partita ad altissima tensione, condotta in maniera invereconda dall'ennesimo arbitraggio scadente. L'atteggiamento criminale contro Cristiano Ronaldo, prima un'entrata del solito sospetto Van Bommel, poi la benedizione di Boulahrouz ha fortemente condizionato le ripartenze degli uomini di Scolari (anche ieri sempre attento): avere un uomo che ti può recuperare campo, subisce falli quindi punizioni pericolose e impaurisce nel duello diretto, è un vero lusso che gli olandesi hanno azzerato da subito. Maniche trova un gol da favola mentre il compagno Costinha conclude miseramente la sua pessima stagione facendosi espellere in maniera imbecille fermando, da ammonito, volontariamente con una mano la ripartenza olandese proprio sul finale di un tempo nel quale l'Olanda si rendeva pericolosa solo per la presenza di Ricardo, un vero incubo, nei calci da fermo. Gli olandesi girano la palla in difesa in attesa del movimento dell'esterno di centrocampo ma il problema principale è che l'obiettivo della manovra è esclusivamente quello di costruire un 1 contro 1 di Robben o di Van Persie. Il giovane dell'Arsenal trova qualche spunto, Robben no, sovrastato da un Miguel che ha anche spinto parecchio alla sua maniera. Scolari sceglie di togliere Pauleta per inserire il centrocampista centrale che non può non essere Petit, da tempo la vera anima del Benfica. Van Basten, invece di allargare il campo, trovare le sovrapposizioni con un a squadra che ha due soli incontristi, mette Van der Vart...Senza parole. La partita diventa una battaglia con calcioni e simulazioni un po' ovunque, Van Nistelrooy scalda la panchina e Vennegoor entra solo a fine match riuscendo a vincere tutti i duelli di testa: metterlo prima? Scolari sceglie Tiago per sostituire un ottimo Figo tutta-esperienza, e l'ex Chelsea offre minutaggio di qualità. Resta in corsa il Portogallo e la sua profondissima panchina può trovare onestissime contromisure all'assenza di fuoriclasse come Deco (Tiago) e Cristiano Ronaldo (Simao o Boa Morte): per me rimango favoriti contro l'Inghilterra.
CARLO PIZZIGONI
1 commento:
Ahi, non lo so, sarà proprio dura contro l'Inghilterra: Deco, anche se prosciugato dalla stagione col Barça, non ha un sostituto ( forse Figo, ma ha tutt'altra visione di gioco; Scolari però metterà Tiago e Maniche mezzeali )e anche Cristiano Ronaldo è un pezzo unico. Qui si vede tutta l'ingiustizia di non aver chiamato Quaresma, decisamente superiore a Boa Morte.
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