19 giugno 2006

[dialoghimondiali] Brasile Australia 2-0

Anche se ci son stati quasi impercettebili miglioramenti rispetto alla Croazia, che pena questo Brasile. Che poi loro, quelli del "jogo bonito" si mettano magari a dire, come ha fatto Kakà dopo la partita d' esordio, che conta solo il risultato, mi fa anche ridere. Schieramento ancora una volta sconclusionato, ricordano sempre di più il Real Madrid. Ritmo lentissimo, non si accelera più neanche nella trequarti, attaccanti che con la loro immobilità annullano ogni possibile sbocco per il gioco, "laterais" vecchi che non spingono più, squadra divisa in due tronconi che impedisce di recuperare subito palla e incoraggia ogni attacco avversario, pregiudicando anche il tradizionale possesso palla. E siamo qui ad esaltarci per la straordinaria partita IN COPERTURA di Zé Roberto. Kakà l' unico solista in gran forma, sono assolutamente deluso da questo Ronaldinho che gioca in maniera così banale, passando la palla a due metri senza mai azzardare i suoi dribbling. Si sarà assuefatto fino a questo punto alla posizione che gli ha ritagliato Rijkaard nel Barça? Dai... Comunque, sistemate un po' di cose il Brasile dovrebbe tornare temibilissimo: Robinho per Ronaldo oppure, meglio ancora, Juninho, quindi un centrocampista in più e anche Cicinho per Cafù. Mai darli per morti !
L'Australia ha fatto la sua partita: meritava un gol sicuramente. Hiddink ha infoltito la zona centrale perchè sapeva che i verdeoro sarebbero caduti nell' imbuto. Meno qualità rispetto alla Croazia, però continuità, forza e inserimenti, anche se Cahill oggi è mancato. Bresciano e Emerton i migliori.
VALENTINO TOLA

Parreira ripropone Adriano-Ronaldo, con l'interista che prova a partire da lontano, stavolta. Certamente contro la squadra sbagliata visto che centralmente è una tonnara. D'altronde che Hiddink potesse mettersi in saccocia Parreira sul piano tattico era un'eventualità nemmeno da quotare. I ritmi bassi del Brasile sono atavici, latitano invece gli uno contro uno vincenti e si va incontro a due opzioni da considerare: cercare di rendere più dinamica la linea mediana e allora prima di Juninho o Gilberto forse è il caso giochi Mineiro (eventualità remota, vista la zucca di Parreira) oppure inserire più uomini che, soprattutto da situazioni statica, sappiano dare palloni in profondità, oltre a Ronaldinho (e quindi dentro Juninho). Kakà è fisicamente di un altro pianeta e lo sta dimostrando ampiamente ma, ed è il difetto che poco garba ai puristi giù in Brasile, è meno adatto a elargire assist, meno "habilidoso" ai 16 metri. Questo Brasile "burocratico" non esalta in patria ma mi aspettavo critiche più feroci che, evidentemente, il carisma di Parreira e i sei punti in classifica stanno fino ad ora soffocando.
CARLO

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sì, Mineiro potrebbe essere una buona idea, credo che dei 23 sia quello con più voglia di sudare.