Che peccato ! La Costa d'Avorio ha giocato una partita generosissima, su ritmi altissimi, anche se con meno qualità rispetto all'Argentina. Meritava il pareggio, ma disattenzioni difensive e imprecisioni nella zona calda sono state troppo pesanti. La difesa è fatta di buoni giocatori, anche grandi nel caso di Touré, presi individualmente, ma a mio avviso hanno funzionato male come reparto( clamoroso il fuorigioco sbagliato sul secondo gol, anche se è stato Bakari Koné a farlo saltare ). Ebouè male e Boka in tremenda difficoltà contro Van Persie. In attacco, poi dove in generale hanno cercato troppo la profondità e poco l'allargamento sulle fasce, Drogba mi ha deluso tantissimo: ha combattuto come un leone ma doveva far assolutamente valere la sua esperienza e la sua cattiveria in zona gol; invece ha rovinato il contropiede del 2-2. Gran gol di Baky Koné, per il resto un po' arruffone. A centrocampo STRAORDINARIO Zokora, un po'calato Yaya Touré. Romaric sembrava promettere ma non ha inciso più che tanto.
L'Olanda non mi è piaciuta per niente: il 4-3-3 di Van Basten più che il Barcelona mi ha ricordato il Chelsea: non è un'offesa, ma non è certo Calcio Totale. Centrocampo friabilissimo, male il mio pupillo Sneijder, Van Bommel come al solito decadente. Pressochè nullo il filtro della mediana, mediocre impostazione del gioco. Sofferenza in difesa, dove però se la son cavata tutto sommato bene, attacco affidato soprattutto ai meravigliosi talenti di Robben e Van Persie ( oggi meglio il secondo ).
VALENTINO TOLA
Una meteora che lancia bagliori tanto brevi quanto intensi prima di venire inghiottita nell'oscurità di un atteggiamento (calcistico) che fa a pugni con il proprio dna. L'Olanda di Van Basten continua a viaggiare a corrente alternata, ma contro la Costa d'Avorio Van Basten ci ha messo del suo per aumentare le sofferenze della squadra. A parte la mezz'ora iniziale il centrocampo fatica a fare filtro, con Sneijder abulico e Van Bommel in versione fabbro ferraio (meritava a più riprese il rosso), quindi poco comprensibile togliere il centrocampista dell'Ajax per inserire Van der Vaart, poco portato al duro lavoro di ruba-palloni e infatti ben presto inghiottito nella terra di nessuno. Andava messo il sottovalutato Landzaat, che poi è entrato ma al posto di Van Nistelrooy, l'unico che riusciva a tener palla e a far rifiatare la squadra. Togliendo la prima punta l'Olanda si è schiacciata ancora di più, non riuscendo nemmeno a ripartire in contropiede. Ma è andata bene, anche grazie a una Costa d'Avorio generosa ma confusionaria e da una difesa che, sebbene a volte in difficoltà quando gli ivoriani tentavano lo sfondamento per vie centrali (vedi il gol, la traversa di Zokora o le due occasioni dal limite sciupate da Aruna Konè), ha retto discretamente. Bene Ooijer e Mathijsen, Van Bronckhorst si sa che a livello difensivo non è una cima (e infatti ha provocato due mezzi-rigori, ma anche sventato un pericolosissimo uno contro due sul finire del primo tempo), involuto Heitinga, ma lo è stato tutta la stagione quindi perchè insistere?
Con tutte le differenze del caso Van Basten è un pò come Pekerman: ha un progetto, ha una serie di giocatori fidati, lascia spazio al talento (ieri meglio Van Persie di Robben), giusto quindi che in patria riceva sostegno anche quando lo spettacolo offerto non è di primissimo livello. Però certi errori vanno corretti, e in fretta anche.
ALEC CORDOLCINI
Davvero una maledizione. Non si può uscire dopo aver surclassato sul piano del gioco sia Argentina che Olanda. A dir la verità mettere sotto l'Olanda non è stata questa gran fatica (nel secondo tempo del primo incontro c'era già riuscita la Serbia). Van Basten toglie Sneijder per Van der Vaart poi si castra surrogando Van Nistelrooy, per questi livelli, mosse inaccettabili anche perché non hanno un senso logico. L'ex Milan viene salvato dal talento dei suoi (super Van Persie) e da un arbitraggio indecente (Ruiz ha già regalato perle in Libertadores) con due rigori negati e una permissività in fatto di cartellini quasi sospetta: la mancata espulsione di Van Bommel è da denuncia. Gli ivoriani hanno ancora masticato un calcio discreto, inferiore per qualità alla partita con l'Argentina, ma con giocate che hanno coinvolto più uomini. Zokora immenso, giustifica ancora una volta l'epiteto di "Maestro" che gli coniò Guillou all'Académie: che le squadre italiane si sveglino anche se mi sembra che sia già nel mirino dei club inglesi. Quando lo incontrai, circa un anno fa, mi disse che la Juve l'aveva fatto seguire ma che poi non si era più fatto sentire nessuno. Malino Yayà Touré ma in un centrocampo a tre, anche se con posizioni non fisse come avviene nelle squadre moderne, non è la prima volta che gli vedo far fatica nelle fasi di non possesso (potrebbe essere stato frenato anche dai troppi attaccanti: strano per lui non essersi mai inserito). Arouna Konè è l'ombra del giocatore visto in coppa d'Africa (io avrei tolto lui, non Baky) e il sacrificio di Aruna Dindane mi sembra eccessivo, come reclamano tutti i giornali di Abidjan di oggi, indignati verso Henri Michel, additato come unico colpevole della mancata qualificazione (qualcuno gli dà addirittura del "sabotatore"). Poca malizia dietro con due gol evitabilissimi, incredibile davvero che un attaccante tenga in gioco l'avversario su un fuorigioco. Peccato, peccato: gli editorialisti d'accatto, che le partite manco le vedono, sono già coi fucili spianati...
CARLO
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