Reduce dall'impresa di martedì scorso nella quale aveva messo sotto la squadra più forte del mondo, il Barça, l'Inter, in attesa del ritorno al "Camp", riesce a trovare i tre punti che le permettono di tornare in testa alla classifica di campionato. Vittima, stavolta, è l'Atalanta che non approfitta appieno di un avvio legittimamente non intenso degli uomini di Mourinho: trova il gol ma si fa rimontare con troppa facilità, e una volta sotto i bergamaschi non hanno nemmeno la forza per provarci.
SALITA E DISCESA INTERISTA. Pronti-via, l'Inter è già sotto: dopo cinque minuti un errore di Materazzi sulla linea difensiva permette a Tiribocchi di palesarsi davanti a Julio Cesar e a scuotere la rete alle spalle del brasiliano. Il Tir sfiora anche il secondo gol, pochi minuti dopo, di testa. Le tossine della partita di Champions fanno fatica a essere prontamente eliminate ma l'Inter non ha scelta, si deve rimettere in carreggiata, se non vuole finire fuori dalla corsa-Scudetto. La rete atalantina dà una scossa agli interisti che ritrovano le (residue) energie rimaste in corpo grazie al gol pescato su un contropiede lineare (Eto'o-Sneijder-Milito) epperò favorito da un errore di Bianco. Lì comincia una situazione più facile da gestire mentalmente per gli uomini di Mourinho (che deve rinunciare alla spinta di Maicon a destra, all'opzione Pandev davanti e vuole dare qualche minuto di riposo a Cambiasso e Thiago Motta) che riescono a pescare le residue energie nel serbatoio e ad organizzare un break dove trovano il gol del 2-1 con un'azione ben costruita e finalizzata da Mariga, anche se l'ultimo tocco è di Muntari (buona la prova del kenyano, almeno finché gioca davanti alla difesa: discreta gestione della palla e buoni tempi di pressing).
L'ATALANTA. Il cratere in cui si sono imbucati i bergamaschi è soprattutto mentale. L'Atalanta ha offerto una prova disarmante, specie se si considera l'iniziale vantaggio, che in linea teorica avrebbe dovuto raddoppiare le energie. Invece, gambe dure, paura generalizzata, difficoltà di organizzare una minima manovra. Poche luci: Tiribocchi che si batte in mezzo ai centrali interisti e qualche spunto di Valdes, che trova tuttavia la fascia ostruita dall'ennesima prova maiuscola di Javier Zanetti. Da fuori è facile suggerire soluzioni: perché Valdes mai nel centro del gioco, perché rilanciare oggi Doni, perché non da subito Amoruso? Ma è ovvio che se un allenatore sceglie un immutabile 442 di questo tipo (e un'esecuzione piatta e una lentezza disarmante in tutte le situazioni di gioco) ha problemi interni che riguardano più la mente dei giocatori e non trova e non cerca soluzioni tattiche per modificare il vento. Infatti, la società ha individuato in un tecnico "da spogliatoio" come l'indigeno Mutti l'ultima scialuppa di salvataggio per questa stagione, dopo il black out con Gregucci e Conte. In casa col Bologna, domenica prossima, la Dea si deve scuotere: Padoin, Guarente, Ferreira Pinto devono giocare un'altra partita, rispetto a quella proposta a San Siro.
GESTIONE INTER. Una volta ripreso il comando dell'inerzia del match, l'Inter ha cercato di gestirlo, provando magari a risparmiare qualche energia fisica. Mentalmente, in serie A, devi sempre esserci (rischio: prendere gol come quello di Tiribocchi), specie in queste ultime partite. All'inizio del secondo tempo Cambiasso surroga Sneijder (mezzo infortunato e a cui, forse, viene concessa l'opportunità di un break), con Mariga che va centro-destra e Stankovic dietro le punte. La gestione della palla è però insufficiente, anche se l'Atalanta non crea molto, più che altro per demeriti propri. Mourinho non è soddisfatto, si lamenta più volte con Stankovic, che poi sostituisce con Thiago Motta: il brasiliano ex Barça è la chiave per l'immediato miglioramento della circolazione di palla, il terzo gol (sberla da fuori di Chivu) per il definitivo rilassamento: gli ultimi minuti sono per un voglioso Arnautovic che gioca con intensità e voglia e sfiora più volte la soddisfazione del gol.
Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti, Cordoba, Materazzi, Chivu; Mariga, Stankovic (24' st Thiago Motta), Muntari; Sneijder (1' st Cambiasso); Milito (35' st Arnautovic), Eto'o. A disp. Orlandoni, Lucio, Quaresma, Samuel. All. Mourinho.
Atalanta (4-4-1-1): Coppola; Capelli, Bianco, Manfredini, Peluso; Ferreira Pinto (12' st Ceravolo), Guarente, Padoin, Valdes (11' st Amoruso); Doni (26' st Radovanovic), Tiribocchi. A disp. Rossi, Bellini, De Ascentis, Chevanton. All. Mutti.
Gol: 1-0 5' pt Tiribocchi, 1-1 24' pt Milito, 2-1 35' pt Mariga, 3-1 33' st Chivu.
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