13 settembre 2011

L'ammazzainter Devis Mangia, prima di Miccoli ringrazi quel gol al Gavirate


Fonte: Max on line


Devis Mangia, l’eroe per caso che con il suo calcio di movimento e pressione ha battuto l’Inter nella giornata che dava il via al campionato di serie A, non deve ringraziare solo Fabrizio Miccoli o Abel Hernandez.

In cima alla lista della riconoscenza il buon Devis da Cernusco sul Naviglio dovrebbe metterci uno sloveno, ma non quel Ilicic che ha dato il via alla rete del 2-2 contro i nerazzurri, no. Grazie Sanel Sehic. Chi? Sehic, per quanti frequentassero poco le minors calcistiche lombarde, è un super bomber di categoria.

Nella sua stagione d’oro, 2004-05, Sehic con la maglia biancorossa del Varese infilò 24 gol, due dei quali nella semifinale dei playoff per l’accesso in Serie D contro il Gavirate. L’AS Varese era appena rinata grazie al Lodo Petrucci e alla volontà di Riccardo Sogliano, ex direttore sportivo ma soprattutto ex giocatore del Varese (c’era in campo pure lui quando i biancorossi al Franco Ossola rifilarono 5 gol alla Juventus: lì si mise in luce Pietro Anastasi, con una tripletta, correva l’anno 1968). Sehic segnò un gol in extremis che permise l’accesso alla finale (poi persa con la Tritium) ma che consentì al Varese di essere nella posizione giusta per essere ripescati l’anno successivo.

Così puntualmente successe, per la gioia di Devis Mangia, il nostro Devis, che quell’anno, da allenatore della Beretti, aveva preso la squadra in corsa, sostituendo mister Belluzzo. Il neo allenatore del Palermo ci mette ancora del suo, Sehic pure, e l’anno dopo il Varese torna tra i Pro e accede in C2.

Mangia prova l’avventura lontano dalla Città Giardino, ma è proprio quel periodo magico delle due “promozioni” che lo fa apprezzare dalla famiglia Sogliano. Il figlio di Riccardo, Luca Sean, lo richiama in biancorosso per affidargli la Primavera del Varese, l’anno scorso, quando la promozione in B della squadra condotta dall’ottimo Sannino si tramuta da sogno a realtà.

Con i giovani Mangia sfiora il titolo nazionale, rifiuta la panchina della Primavera dell’Inter perché annusa quella del partente (per Siena) Sannino, poi si fa convincere dal suo mentore Sogliano junior di seguirlo a Palermo. Pioli e Zamparini, fanno il resto, ma tutto parte da quei gol di Sehic, che ancora infila le reti delle categorie minore lombarde, da domenica sera però con un pizzico d’orgoglio in più.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bel giocatore Sehic. Longilineo, elegante, ottimo profilo tecnico. Gioca da prima punta, seconda, trequartista. In quelle categorie fa decisamente la differenza, anche se vista la qualità avrebbe potuto farla ben più in su.
Mangia poi già con il Varese prima e la Tritium poi, faceva vedere un gioco decisamente interessante per concezione. La differenza con altre squadre era netta, decisa.
E la personalità non gli è mai mancata.
Anche al suo vice (sempre prima al Varese, poi alla Tritium di cui ha allenato anche la prima squadra dopo la partenza di Devis, ora alla primavera del Palermo dopo uno scudetto con gli allievi del Milan) Cesare Beggi, mi sento di fare un cenno per le capacità (gioco meno intenso e aggressivo, più possesso e fraseggio fluido).

Brian Spilner

Carlo Pizzigoni ha detto...

Grande Brian, un piacere rileggerti. Io dico però che il più bravo uscito da Varese allena già in Serie A, a Siena...