A Kuhn avevamo chiesto un miracolo per riuscire a limitare l’Argentina, e lui ha risposto positivamente al nostro richiamo. Il pareggio ottenuto dalla nazionale svizzera sabato a Basilea contro la selezione di Alfio Basile è stato ottenuto con merito e persino convincendo. Le precedenti disastrose uscite ci avevano preoccupato alquanto, spingendoci alla negatività più estrema, ad un pessimismo che non ha riguardato solo la “solita” stampa ma anche gli stessi tifosi. Il fatto che il St. Jakob non abbia fatto il pienone per una gara di simile livello è in questo senso piuttosto preoccupante. Soltanto attraverso queste prestazioni allora i rossocrociati riusciranno a rientrare nel trend pre-Mondiali, quello caratterizzato da costanti bagni di folla, bagni che mancano ai giocatori ma anche... alla folla stessa.
Köbi Kuhn ha riposto nel cassetto inadeguati schemi avveniristici – a ben pensarci, si trattava di una contraddizione, parlando del tecnico zurighese – ed è tornato a proporre un centrocampo più solido, con due interditori, con due esterni alti, liberi di pungere in alternanza, e con Margairaz ad agire qualche metro più avanti. Non tutto è andato nella direzione auspicata da Kuhn, ma tanti sono stati comunque gli spunti positivi da ritenere per il futuro (Euro 2008 compreso). Grazie anche alla presenza di Inler come diga mediana – mal supportato da un Wicky anacronistico –, la difesa ha finalmente e soprattutto potuto godere di minore affanno e da questa base ne ha tratto giovamento la sicurezza dell’intera squadra, parsa decisamente più tonica rispetto alla tournée nordamericana. Il fatto che Müller e compagni siano riusciti a tamponare, senza andare in confusione, i vari attacchi di Crespo, Tevez e Messi, è significativo.
L’Argentina, un pertugio per ferire Benaglio, l’ha comunque trovato, ma solo al 50’, dopo un mezzo pastrugno di Magnin e grazie all’incornata in tuffo di Tevez su cross di Messi. I due talenti di West Ham (!) e Barcellona danno l’impressione di poter sfasciare il mondo, individualmente e ancor di più in coppia, ma poi troppo spesso finiscono fuori dal gioco, accontentandosi di creare aspettative che il più delle volte si trasformano in fumo. E la loro intesa con Crespo al momento è inesistente. Meglio per la difesa svizzera, che infatti ha rischiato di subire il raddoppio in due sole occasioni, in particolare quando un tiro a botta sicura di Cambiasso è stato respinto da Degen sulla linea. Al 64’ addirittura Streller ha poi ributtato in partita i rossocrociati, sfruttando una mischia che ha visto tra i protagonisti più attivi Barnetta e Margairaz. La punta basilese, considerata riserva di lusso presso la squadra campione di Bundesliga, ha dimostrato una volta ancora il suo fiuto del gol. Fastidioso lungo tutto il restante arco della gara, Streller ha avuto il merito – e non è poco – di consentire alla Svizzera di ottenere un pareggio prezioso contro un avversario tra i più prestigiosi al mondo. Se Streller passa così – grazie alla sola palla toccata – tra i “più” di questo incontro, tra i “meno” ci restano Margairaz e Vonlanthen, entrambi fuori posizione. Il loro impiego in ruoli non del tutto abituali sottolinea per l’ennesima volta uno dei limiti più evidenti di Kuhn: la fase offensiva. Se questa nazionale riesce, nei periodi di luna buona, a contenere, non con altrettanta naturalezza riesce ad offendere, a fare male, e allora ecco che Kuhn appunto tenta strade improbabili già sulla carta. Dopo il periodaccio passato, il fatto di aver ritrovato almeno una certa tenuta difensiva possiamo però considerarlo sufficiente... per ora.
Reti: 50’ Tevez 0-1; 64’ Streller 1-1.
Svizzera: Benaglio 4; P. Degen 4 (89’ Djourou NG), Müller 5, Senderos 4,5, Magnin 4; Vonlanthen 3,5 (46’ Gygax 4,5), Inler 5 (82’ Cabanas NG), Wicky 3,5 (46’ Huggel 4), Barnetta 4 (86’ Spycher NG); Margairaz 3,5 (71’ Yakin 3,5); Streller 4.
Argentina: Abbondanzieri 4; Zanetti 4, Ayala 4,5, G. Milito 4, Heinze 4; Luis Gonzalez 3,5 (67’ Mascherano 4), Gago 4,5, Cambiasso 4; Messi 4 (89’ Saviola NG); Crespo 3,5 (67’ D. Milito 4), Tevez 4 (79’ Aimar NG).
St. Jakob Park, Basilea, 29.000 spettatori; arbitro Messina (It). Svizzera senza Behrami, Dzemaili, Frei (infortunati)
PAOLO GALLI, Giornale del Popolo
da Basilea
1 commento:
i voti ovviamente sono al 6
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