Due prove schiaccianti: l'ultimo
Mondiale under 20 e la recente Olimpiade. I cercatori di grandi giocatori, che passano al setaccio il mondo del football appuntano queste due perle ad
Angel Fabian Di Maria. Due perle lucentissime per una parure che non è ancora completa, ma che si pregusta già scintillante. In poco più di due anni dalla periferia del Mondo alla marcetta della Champions League, con lo sguardo umile e un po' impacciato di sempre, solo, ora, con due brillanti ai lobi che in quel viso allungato e genuino, ancora da ragazzo stridono un po'. Anche pensando alla faccia
nera e sudata che Di Maria aveva davanti agli occhi ogni giorno a tavola, il viso di papà Miguel, uguale a quello dei tanti che si massacrano riempiendo sacchi di carbone per pochi spiccioli nell'Argentina della crisi.
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