Al Fluminense restano novanta minuti per preparare la festa. A meno di clamorosi e impronosticabili inciampi nella partita finale, da giocarsi in casa, domenica prossima all'Engenhao di Rio de Janeiro, contro la retrocessa Guarani, il Tricolor Carioca bisserà l'unico titolo brasiliano vinto nel lontano 1984. La pressione di questa penultima giornata sugli uomini di Muricy Ramalho non è mancata: impegnati contro il Palmeiras sono andati sotto dopo soli quattro minuti e lì le gambe hanno vacillato, anche se la torcida del Verdao era apertamente schierata con gli avversari. Tutto il mondo è paese: bloccare la capolista significava fare il favore più grande agli arci-rivali del Corinthians. Così una litania di insulti è stata sgranata ad ogni parata del malcapitato portiere del Palmeiras, Deola, che però alla fine si è arreso due volte e ha concesso semaforo verde al Flu (gol decisivo di Tartà, che ha surrogato Deco durante il match). Commento finale di Felipe Scolari, già non esattamente popolare a Palestra Italia per i cattivi risultati in campionato: "Oggi non ho visto i tifosi del Palmeiras, erano tutti per il Fluminense: scusatemi, ma questo per me non è calcio". (Continua su Tropico del Calcio - Flu vicino al titolo)
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