E' stata nettamente la miglior partita del primo giro di Libertadores, nettamente. Davvero bel match. La Liga col nuovo tecnico, Fossati (ma non doveva risollevare il football del Qatar?), fa meno transizione diretta, passa più per i piedi di Damian Manso, accompagna anche meglio e, pur perdendo giocatori importanti (Bolanos al Santos, l'ultimo), possiede un'anima definita, incarnata, in primis, da Urrutia, ieri pure perfetto (in mezzo al campo grande match anche di William Araujo). I gol della Liga sono un po' trovati, il primo è un mezzo errore di Edmilson (da registrare meglio, l'ultima linea del Verdao), il terzo è un regalo di Marcos (in mezzo una fenomenale punizione di Manso, che a Quito ha trovato davvero il suo regno). Il Palmeiras gioca un'ottima partita, si vede la mano di Vanderlei Luxemburgo, tecnico molto sottovalutato in Europa. Comincia con un blocco alto, gestisce bene la palla ai 3000 metri di Quito, con Willians che collabora coi meias Cleiton Xavier e Diego Souza nel tenere corta la squadra. Pierre va a uomo su Manso e la partita cambia poco prima della mezz'ora quando l'ottimo centrocampista del Palmeiras riceve l'ammonizione: non può più cercare l'anticipo e Manso ha via libera per aprire il gioco della LDU. Keirrison non si vede e stavolta non ha nemmeno la zampata solita, quindi serve poco al Verdao.
2 commenti:
Eh...come si dice...."la Liga è forte in casa"...
Scherzi a parte, la difesa del Palmeiras l'ho vista maluccio.
Mi aspettavo molto di più, invece, dal SPFC che ha giocato male-male-male in casa contro l'Independiente di Medellin.
Abraço
Visto il San Paolo, d'accordo con te, ma vogliamo parlare del gol di Borges?
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