Le loro squadre sono uscite tutte, con qualche sorpesa di troppo. Ma le prodezze di tre giovani devono essere segnalate.
Pato, credo, abbia convinto anche i più acerrimi oppositori. Sarà pure tutto istinto, ma insomma, mi sembra basti...
Milan - Werder
27 febbraio 2009
[Libertadores] Affonda il Lanus
Brutta sconfitta del Granate in Venezuela, nelle proporzioni e nella sostanza. Una sorpresa il Caracas, rafforzatosi dietro ma sostanzialmente la stessa squadra che nel 2007 aveva abbandonato subito la competizione. E invece...
26 febbraio 2009
Analisi Sudamericano Sub 20
Ah, Sudamerica! No, stavolta non per celebrare la genialità di Paolo Conte e sottoscrivere quella di Schiaffino. Non serve volare così alto per sorprendersi a queste latitudini. Nell'ultimo Sudamericano under 20, svoltosi in Venezuela, non ne è andata una dritta. Ok, ha vinto il Brasile, bissando il titolo di quattro anni fa. Ma poi? Fantasia al potere: non c'è stato pronostico rispettato!
La “Juventud di America” si è sfidata in Venezuela per scegliere i migliori del continente e per preparare quattro comitive da inviare ai prossimi mondiali di categoria in Egitto, a settembre inoltrato. Pronti? l'Argentina, campione del Mondo under 20 due anni fa, nel torneino finale racimola la miseria di due punti e rimane a vedersi la rassegna continentale a casa, così come un'altra squadra zeppa di talento, la Colombia. In Egitto ci va, e questa è la più originale di tutte, il Venezuela, sì la Vinotinto, la barzelletta del continente del futbol si qualifica per la prima volta nella sua storia per un Mondiale: merito del gruppo costruito da Farias a cui si deve aggiungere il talento individuale di Rafael Acosta (in forza al Cagliari di Allegri) e le parate di Rafael Romo. Come è stato possibile? Nel racconto dell'incubo il CT dell'Albiceleste, Sergio Batista, riferisce a mo' di automa che la sua squadra ha giocato male ed è stata sfortunata. Non basta. Vero che il gruppo del Checho, già figurante nella Nazionale di Diego Maradona che impacchettò la Coppa del Mondo del 1986, è partito per Caracas senza due elementi chiave come Pablo Piatti (Almeria) e Fabio Di Santo (Chelsea), ma gli alibi terminano qui. Batista non ha mai trovato un assetto valido, zoppicando già nella prima fase del torneo. Nella barca che affonda ignominiosamente c'è un passeggero che si salva: Eduardo Salvio, il “Toto” ha ancora una volta messo in evidenzia il suo variegato repertorio fatto di uno contro uno, movimenti, dribbling e tanti gol. In più il ragazzo del Lanus, che ha già la lista europea degli spasimanti, è un attaccante che “vede” gioco, e un passatore molto sottovalutato, una dote che forse lo eleva anche al di sopra della sua “fotocopia” nel mondo dei grandi: Ezequiel Lavezzi, stesso numero di maglia, stesso modo di involarsi palla al piede. Manca, per ora, l'esperienza e il contratto milionario contratto dell'Europa, fidatevi, arriverà quest'estate. Il resto? Una delusione. A cominciare dal capitano, Emiliano Insúa, lui pure reduce dal Mondiale vinto: sballotato tra la posizione di terzino sinistro e centrale l'innamoramento di Rafa Benitez, che lo ha portato al Liverpool due anni fa, non ha mai mostrato le capacità morali e tecniche che in tanti gli attribuiscono, finendo addirittura espulso nel match conclusivo con la Colombia. Non tanto meglio Franco Zuculini, che pure qualche buona cosa l'ha fatta: recuperatore di palla alla Mascherano il talento del Racing Avellaneda ha sofferto probabilmente anche la poca chiarezza del sistema di gioco del Checho, che continuava ad alternare moduli, modificando soprattutto la struttura del centrocampo. Zuculini tuttavia ha evidenziato alcuni limiti di leadership specie in fase di possesso palla che forse iniziano a far traballare il santino di giocatore completo (gioca destro e sinistro) che gli scout hanno celebrato al suo esordio nell'Academia. Qualcosa di buono ha mostrato Cristian Gaitan (1992), centrocampista destro dell'Estudiantes, poi qualche briciola di Ivan Bella e Leandro Velazquez, entrambi scuola Velez, oltre al sottoutilizzato centravanti Neira. La mancata classificazione al Mondiale rimane una letterale vergogna, però può darsi sottolinei quello che alcuni osservatori riferiscono per ora solo a bassa voce: non è che le miniere di talento argentine, produttrici dei Messi e degli Aguero, sono estinte? Certo continuano a pieno regime quelle brasiliane. La squadra di Lourenço, sfilacciata ma vincente nella scorsa edizione grazie soprattutto al talento di Pato e Lucas (Liverpool), in Venezuela, davanti ai non molti spettatori (qui regna il baseball, c'è poco da fare), ha mostrato ottimo gioco di squadra al di là delle qualità dei singoli, che non sono poche. Partito con un assetto troppo spregiudicato che prevedeva l'interessantissimo prospetto Renan Oliveira con Douglas Costa dietro due punte, il CT ha modificato lo scheletro in maniera convincente inserendo due giocatori di qualità ma anche di corsa e recupero come Tales ( un simil Diego) e Giuliano come “meias”. Bravissimi entrambi dietro la macchina da gol Walter, cicciottello dell'Internacional con un istinto per il gol fuori dal comune (5 i suoi centri, co-capocannoniere della manifestazione). L'infortunio di Tales ha poi rilanciato Douglas Costa, super talento del Gremio appetito non poco dal Real Madrid. A fianco di Walter è partito Dentinho, sinistro molto interessante per eleganza e tecnica che però è rimasto un po' sotto le sue possibilità tanto da essere più volte sostituito da Alan Kardec, centravanti fisico del Vasco con un'oncia del talento del giocatore del Corinthians. Non male nemmeno i laterali di spinta Patric (destra) e Diogo (sinistra): citazione anche per il mediano Maylson e capitan Sandro. Ottimo torneo anche per l'Uruguay, seppur mostrando un calcio antico e fardellato da continui uno contro uno o giocate che coinvolgevano pochi uomini. Il talento davanti era però troppo elevato, e ha alla fine pagato i dividendi notevoli: Jonathan Urretaviscaya (Benfica), Nicolás Lodeiro (Nacional) e Tabaré Viudez (Milan) hanno spartito i due posti dietro agli ottimi attaccanti “El Morro” Garcia” e “La Joya”, Abel Hernandez, acquistato da Zamparini proprio durante il torneo, in cui ha messo a segno 5 reti. Il Paraguay è l'ultima qualificata, sornione come da tradizione e con due prospetti interessanti come il centrocampista di inserimento Hernán Pérez e l'attaccante Robin Ramírez. Detto tutto? Non resta che la sorpresa finale, quella tecnica: siamo convinti che la nazionale colombiana sia come talento individuale almeno tra le prime tre del lotto: il terzino Diaz, il mediano Leudo, il capitano Arroyo, le mezzepunte Reina e Mejía sono giocatori di cui sentiremo parlare, insieme a Ibarbo, un centrocampista che ricorda Sissoko e Vieira e che l'Udinese, con notevole fiuto, ha già firmato. Ecco, la Colombia, lei pure, vedrà i Mondiali in televisione... Sudamerica, Sudamerica...
CARLO PIZZIGONI
Fonte: Guerin Sportivo
La “Juventud di America” si è sfidata in Venezuela per scegliere i migliori del continente e per preparare quattro comitive da inviare ai prossimi mondiali di categoria in Egitto, a settembre inoltrato. Pronti? l'Argentina, campione del Mondo under 20 due anni fa, nel torneino finale racimola la miseria di due punti e rimane a vedersi la rassegna continentale a casa, così come un'altra squadra zeppa di talento, la Colombia. In Egitto ci va, e questa è la più originale di tutte, il Venezuela, sì la Vinotinto, la barzelletta del continente del futbol si qualifica per la prima volta nella sua storia per un Mondiale: merito del gruppo costruito da Farias a cui si deve aggiungere il talento individuale di Rafael Acosta (in forza al Cagliari di Allegri) e le parate di Rafael Romo. Come è stato possibile? Nel racconto dell'incubo il CT dell'Albiceleste, Sergio Batista, riferisce a mo' di automa che la sua squadra ha giocato male ed è stata sfortunata. Non basta. Vero che il gruppo del Checho, già figurante nella Nazionale di Diego Maradona che impacchettò la Coppa del Mondo del 1986, è partito per Caracas senza due elementi chiave come Pablo Piatti (Almeria) e Fabio Di Santo (Chelsea), ma gli alibi terminano qui. Batista non ha mai trovato un assetto valido, zoppicando già nella prima fase del torneo. Nella barca che affonda ignominiosamente c'è un passeggero che si salva: Eduardo Salvio, il “Toto” ha ancora una volta messo in evidenzia il suo variegato repertorio fatto di uno contro uno, movimenti, dribbling e tanti gol. In più il ragazzo del Lanus, che ha già la lista europea degli spasimanti, è un attaccante che “vede” gioco, e un passatore molto sottovalutato, una dote che forse lo eleva anche al di sopra della sua “fotocopia” nel mondo dei grandi: Ezequiel Lavezzi, stesso numero di maglia, stesso modo di involarsi palla al piede. Manca, per ora, l'esperienza e il contratto milionario contratto dell'Europa, fidatevi, arriverà quest'estate. Il resto? Una delusione. A cominciare dal capitano, Emiliano Insúa, lui pure reduce dal Mondiale vinto: sballotato tra la posizione di terzino sinistro e centrale l'innamoramento di Rafa Benitez, che lo ha portato al Liverpool due anni fa, non ha mai mostrato le capacità morali e tecniche che in tanti gli attribuiscono, finendo addirittura espulso nel match conclusivo con la Colombia. Non tanto meglio Franco Zuculini, che pure qualche buona cosa l'ha fatta: recuperatore di palla alla Mascherano il talento del Racing Avellaneda ha sofferto probabilmente anche la poca chiarezza del sistema di gioco del Checho, che continuava ad alternare moduli, modificando soprattutto la struttura del centrocampo. Zuculini tuttavia ha evidenziato alcuni limiti di leadership specie in fase di possesso palla che forse iniziano a far traballare il santino di giocatore completo (gioca destro e sinistro) che gli scout hanno celebrato al suo esordio nell'Academia. Qualcosa di buono ha mostrato Cristian Gaitan (1992), centrocampista destro dell'Estudiantes, poi qualche briciola di Ivan Bella e Leandro Velazquez, entrambi scuola Velez, oltre al sottoutilizzato centravanti Neira. La mancata classificazione al Mondiale rimane una letterale vergogna, però può darsi sottolinei quello che alcuni osservatori riferiscono per ora solo a bassa voce: non è che le miniere di talento argentine, produttrici dei Messi e degli Aguero, sono estinte? Certo continuano a pieno regime quelle brasiliane. La squadra di Lourenço, sfilacciata ma vincente nella scorsa edizione grazie soprattutto al talento di Pato e Lucas (Liverpool), in Venezuela, davanti ai non molti spettatori (qui regna il baseball, c'è poco da fare), ha mostrato ottimo gioco di squadra al di là delle qualità dei singoli, che non sono poche. Partito con un assetto troppo spregiudicato che prevedeva l'interessantissimo prospetto Renan Oliveira con Douglas Costa dietro due punte, il CT ha modificato lo scheletro in maniera convincente inserendo due giocatori di qualità ma anche di corsa e recupero come Tales ( un simil Diego) e Giuliano come “meias”. Bravissimi entrambi dietro la macchina da gol Walter, cicciottello dell'Internacional con un istinto per il gol fuori dal comune (5 i suoi centri, co-capocannoniere della manifestazione). L'infortunio di Tales ha poi rilanciato Douglas Costa, super talento del Gremio appetito non poco dal Real Madrid. A fianco di Walter è partito Dentinho, sinistro molto interessante per eleganza e tecnica che però è rimasto un po' sotto le sue possibilità tanto da essere più volte sostituito da Alan Kardec, centravanti fisico del Vasco con un'oncia del talento del giocatore del Corinthians. Non male nemmeno i laterali di spinta Patric (destra) e Diogo (sinistra): citazione anche per il mediano Maylson e capitan Sandro. Ottimo torneo anche per l'Uruguay, seppur mostrando un calcio antico e fardellato da continui uno contro uno o giocate che coinvolgevano pochi uomini. Il talento davanti era però troppo elevato, e ha alla fine pagato i dividendi notevoli: Jonathan Urretaviscaya (Benfica), Nicolás Lodeiro (Nacional) e Tabaré Viudez (Milan) hanno spartito i due posti dietro agli ottimi attaccanti “El Morro” Garcia” e “La Joya”, Abel Hernandez, acquistato da Zamparini proprio durante il torneo, in cui ha messo a segno 5 reti. Il Paraguay è l'ultima qualificata, sornione come da tradizione e con due prospetti interessanti come il centrocampista di inserimento Hernán Pérez e l'attaccante Robin Ramírez. Detto tutto? Non resta che la sorpresa finale, quella tecnica: siamo convinti che la nazionale colombiana sia come talento individuale almeno tra le prime tre del lotto: il terzino Diaz, il mediano Leudo, il capitano Arroyo, le mezzepunte Reina e Mejía sono giocatori di cui sentiremo parlare, insieme a Ibarbo, un centrocampista che ricorda Sissoko e Vieira e che l'Udinese, con notevole fiuto, ha già firmato. Ecco, la Colombia, lei pure, vedrà i Mondiali in televisione... Sudamerica, Sudamerica...
CARLO PIZZIGONI
Fonte: Guerin Sportivo
25 febbraio 2009
[brevi] Niente Santos per Cafu
Lasciano pochi dubbi le dichiarazioni di Vagner Mancini, allenatore del Santos:
Chegamos a falar no Cafu. Ele tem uma força física impressionante, tanto que está jogando até hoje. Mas reparamos que o elenco já tem vários atletas com mais de 30 anos. (Contratando Cafu) estaríamos partindo para um caminho que eu não acho ideal.
Chegamos a falar no Cafu. Ele tem uma força física impressionante, tanto que está jogando até hoje. Mas reparamos que o elenco já tem vários atletas com mais de 30 anos. (Contratando Cafu) estaríamos partindo para um caminho que eu não acho ideal.
24 febbraio 2009
[Arg] Academia, via Llop
Da subito non ci si eran fatte molte illusioni. Partita malino, tragica la disfatta con l'Huracan e poi ancora sconfitta nel Clasico di Avellaneda. Juan Manuel Llop ha chiuso. Simeone rimane un sogno, però le altrnative mi paiono valide: Caruso Lombardi o Julio César Falcioni, col primo favorito. L'obiettivo è però quello di fare in fretta e soprattutto cercare di far punti: il Racing è due punti sopra la Promoción e vicino alla discesa diretta. Che almeno si eviti la retrocessione. Sabato c'è l'Argentinos Jrs. al Cilindro.
UPDATE
Caruso Lombardi ufficiale

Independiente - Racing 2-0
UPDATE
Caruso Lombardi ufficiale

Independiente - Racing 2-0
23 febbraio 2009
[Portogallo] Sporting - Benfica 3-2
Netta e meritata vittoria nel derby lisboeta per lo Sporting, che raggiunge il Benfica in classifica. I Leoni trovano subito il gol, non gestiscono al meglio il vantaggio, e si fanno rimontare per un errore di Anderson Polga che stende Suazo invece di accompagnarlo nella marcatura: rigore di Reyes e 1-1. Il secondo tempo è però tutto bianco-verde. Trovato il gol con Derlei, la squadra di Paulo Bento mette grinta e voglia, evita il pressing del Benfica, gioca spesso direttamente per le punte; da evidenziare l'ennesima buona partita di Liedson, che conferma i miglioramenti anche lontano dala porta, oltre a trovare sempre il gol, stavolta pure una doppietta. E settimana prossima c'è Porto-Sporting...
21 febbraio 2009
[Argentina Clausura] Huracan - GELP 0-2
Cade per la prima volta, e abbastanza a sorpresa, in casa, il Globo. Sorpresa dell'inizio di torneo, l'Huracan sbaglia l'approccio nella prima parte della gara e non ha la forza di ribaltarla. Il Gimnasia di La Plata parte benissimo, molta dinamicità, ritmo alto: Franco Niell ispiratissimo davanti, buono l'appoggio di Ignacio Piatti sulla destra e inserimento a turno dei centrocampisti al fianco del "Pampa" Sosa, con Fabián Rinaudo a dirigere ed equilibrare il tutto. L'utilizzo dll'appoggio sulle fasce e le mancate coperture dell'Huracan agevolano un 1-2, in 16 minuti, che cambia per sempre le sorti del match, in rete Diego Villar e proprio il "Chiquitin" Niell. L'Huracan si scuote ma trova solo lo sfogo sulla destra con Carlos Araujo, agevolato dai movimenti in sovrapposizione o appoggio anche del gioiellino Matias De Federico, un po' appannato invece nei 16 metri. Mario Bolatti, di ritorno da Porto, non giustappone le doti di gestore del ritmo a quelle, note, di recuperatore. Alla mezz'ora l'inerzia del match cambia padrone, il Lobo rischia retrocedendo le linee a copertura della porta (anche Sosa si sbatte non poco), Sessa compie qualche buon intervento e conserva immacolata la sua gabbia. Nel secondo tempo c'è qualche sussulto del talentuoso e interessantissimo Javier Pastore, un paio di tiri da fuori di Cesar Gonzalez, qualche accelerazione di De Federico ma il risultato non cambia, e la squadra di Angel Cappa, mercé l'espusione di Araujo a metà secondo tempo, incassa il primo ko.
20 febbraio 2009
[Libertadores] Cruzeiro - Estudiantes 3-0
Un'ora di nulla, prima della grandinata. Succede davvero poco nei primi sessanta minuti di Cruzeiro - Estudiantes, esordio della Raposa in Libertadores. Poco movimento di uomini, ritmo lento, parte male il Cruzeiro che occupa la metacampo altrui senza far male: il Pincha si difende basso (troppo basso) e tuttavia non corre molti rischi. La squadra di Veron non riesce però a ripartire ed è pericolosa solo per qualche punizione di Benitez, concesse spesso dalla inesperienza di Thiago Heleno e dall'irruenza di troppo di Leonardo Silva. Davanti, la squadra di Adilson Batista vive delle lune di Wagner che parte dalla fascia sinistra e prova sempre a inserirsi alle spalle di Braña. Stringi stringi, poca roba. Kleber, inserito nel secondo tempo, contribuisce a movimentare la danza lì davanti, e soprattutto rinnova la sua fama di uomo-gol trovando due reti in altrettante occasioni. La partita però si apre grazie a
un'intuizione di un vecchio bucaniere come Marquinhos Paraná che trova il taglio di Wellington Paulista, Re prova a chiudere la diagonale ma affonda troppo il tackle: penalty e gol di Fernandinho. Il Pincha non riesce a modificare il primo piano partita, che fin lì aveva funzionato bene, e imbarca acqua. La goleada è troppo pesante e immeritata però l'inizio di stagione della squadra di Astrada comincia a preoccupare.
un'intuizione di un vecchio bucaniere come Marquinhos Paraná che trova il taglio di Wellington Paulista, Re prova a chiudere la diagonale ma affonda troppo il tackle: penalty e gol di Fernandinho. Il Pincha non riesce a modificare il primo piano partita, che fin lì aveva funzionato bene, e imbarca acqua. La goleada è troppo pesante e immeritata però l'inizio di stagione della squadra di Astrada comincia a preoccupare.
19 febbraio 2009
[Mex Clausura] Santos Laguna, nuovo stop
Niente, non riesce a decollare il Santos Laguna: Fernando Arce e "Hachita" Ludueña ad accendere il giovane "Chucho" Benitez (attualmente infortunato ma tornerà entro la fine del mese) e l"esperto" Matías Vuoso, dovrebbero bastare per disputare almeno un campionato dignitoso, senza contare un monumento come Oswaldo Sanchez in porta. Però, fin qui, si vede davvero poco nella squadra della Corona (la birra), naturale l'ultimo posto nel Gruppo 1. Nell'ultima partita, sconfitta a Guadalajara contro i Tecos, squadra sorpresa di questo inizio di torneo. Partita con pochissime ambizioni, come sempre, ora comanda addirittura il Gruppo 2 con un punto di vantaggio davanti ai potenti concittadini del Club Deportivo, le Chivas, come sono noti fuori dal Messico.
[Uefa] Sporting Braga - Standard Liegi 3-0
Sfiga: due tra le squadre che hanno espresso il calcio migliore (in termini di partecipazione e linearità, oltre che di continua proposizione, forse le migliori in assoluto quest'anno) si sono trovate di fronte nei sedicesimi di UEFA, potevano andare avanti entrambe nel torneo, e invece no. Ne rimarrà solo una, e dopo l'andata gli indizi portano in Portogallo. Lo Standard di Boloni perde troppo presto Steven Defour, uomo chiave in mezzo al campo, gioca il suo calcio solo nella primissima parte del match poi è costretto a rinunciare ad accompagnare Mbokani, De Camargo sparisce troppo presto e Jovanovic non entra mai compiutamente in partita. Il Braga di Jorge Jesus (tecnico assolutamente da seguire) macina gioco nella prima ora, pressa a cavallo della metacampo, solito movimento di palla e uomini, preferenza per le combinazioni con l'utilizzo degli esterni: nessun big in campo ma tanti giocatori intelligenti e capaci. Quello forse meno dotato dal punto di vista del QI calcistico, il colombiano Renteria (mentre sul piano fisico, leggi velocità, e tecnico ha pochi eguali) inizia a sporcare il tabellino con una rete fantastica (1-0). Continuità d'azione, partecipazione di tutta la squadra alla manovra, Espinoza salva lo Standard in più occasioni, capitola in mischia (2-0), e al termine di un'azione capolavoro, l'ennesima, mette Luis Aguiar davanti alla porta e chiude forse il discorso qualificazione.
18 febbraio 2009
[Libertadores] Grande Liga, Palmeiras ko
E' stata nettamente la miglior partita del primo giro di Libertadores, nettamente. Davvero bel match. La Liga col nuovo tecnico, Fossati (ma non doveva risollevare il football del Qatar?), fa meno transizione diretta, passa più per i piedi di Damian Manso, accompagna anche meglio e, pur perdendo giocatori importanti (Bolanos al Santos, l'ultimo), possiede un'anima definita, incarnata, in primis, da Urrutia, ieri pure perfetto (in mezzo al campo grande match anche di William Araujo). I gol della Liga sono un po' trovati, il primo è un mezzo errore di Edmilson (da registrare meglio, l'ultima linea del Verdao), il terzo è un regalo di Marcos (in mezzo una fenomenale punizione di Manso, che a Quito ha trovato davvero il suo regno). Il Palmeiras gioca un'ottima partita, si vede la mano di Vanderlei Luxemburgo, tecnico molto sottovalutato in Europa. Comincia con un blocco alto, gestisce bene la palla ai 3000 metri di Quito, con Willians che collabora coi meias Cleiton Xavier e Diego Souza nel tenere corta la squadra. Pierre va a uomo su Manso e la partita cambia poco prima della mezz'ora quando l'ottimo centrocampista del Palmeiras riceve l'ammonizione: non può più cercare l'anticipo e Manso ha via libera per aprire il gioco della LDU. Keirrison non si vede e stavolta non ha nemmeno la zampata solita, quindi serve poco al Verdao.
17 febbraio 2009
[Uruguay] Nacional campione 2008
C'è voluto quasi un mese e mezzo in più, ma alla fine, siamo riusciti a concludere il campionato Apertura in Uruguay. Risolti i problemi di ordine pubblico con la polizia che non dopo un Danubio - Nacional, finito con una battaglia campale, non poteva più garantire la sicurezza ( situazione che ci han trascinati da dicembre fino a qui) ci siamo ritrovati ancora con Danubio e Nacional a contendersi il titolo: giunti a pari punti, finale secca al Centenário, lo stadio giudicato maggiormente sicuro dalle autorità. Partita decisiva con le squadre che ci arrivano senza ritmo e con una serie di tossine e polemiche accumulate in questo periodo facilmente intuibili: alla fine ha vinto la squadra che più ha dimostrato, sul campo, nel 2008: il Nacional. Per il calcio uruguagio, anno funesto quant'altri mai.
[Paulista] Filotto Palmeiras
Sette su sette. Le ha vinte tutte il Palmeiras di Vanderlei Luxemburgo e approfitta del pari al Morumbi tra San Paolo e Timao (velo pietoso sugli incidenti: chi volesse approfondire, QUI). I Verdi firmano anche Marcão dell'Inter e stasera debuttano in Libertadores contro la Liga di Quito, detentrice del mostruoso trofeo ai quasi tremila metri della capitale ecuadoriana. Inizio del match alle 23 italiane.
Palmeiras - Paulista 1-0
Palmeiras - Paulista 1-0
16 febbraio 2009
[Carioca] Vasco penalizzato
Brutta settimana quella appena conclusa dal Vasco. Oltre alle accuse di appropriazione indebita contro la dirigenza del club c'è stata anche la penalizzazione di 6 punti in classifica per l'irregolare contrattazione e successiva presentazione nella lista di gioco di Jeferson. In questo modo, il Vasco rimane fuori dalle prime due del gruppo. La partita del "fattaccio" era tra Vasco e Americano, e questi ultimi non hanno inoltrato reclamo. Ci han pensato quelli del Fluminense, ormai considerati fuori dai giochi dopo un pessimo inizio di campionato (anche se poi si son ripresi vincendo le ultime due). Il Vasco spera di recuperare i punti grazie al ricorso presentato in questi giorni: domani sapremo.
Intanto ieri, sia Vasco (3-0 col Madureira) che Fluminense (4-0 col Tigres), hanno vinto.
Nell'altro gruppo, Botafogo e Flamengo, entrambe qualificate per le semifinali della Taça Guanabara, hanno pareggiato. Meglio il Fogao (mentre Cuca, tecnico del Fla, lamenta i ritardi nel pagamento degli stipendi...).
Intanto ieri, sia Vasco (3-0 col Madureira) che Fluminense (4-0 col Tigres), hanno vinto.
Nell'altro gruppo, Botafogo e Flamengo, entrambe qualificate per le semifinali della Taça Guanabara, hanno pareggiato. Meglio il Fogao (mentre Cuca, tecnico del Fla, lamenta i ritardi nel pagamento degli stipendi...).
15 febbraio 2009
Argentina in salsa Udinese
Gran giornata per il Newell's di Nestor Sensini, che espugna la Bombonera:
13 febbraio 2009
[Libertadores] River, in qualche modo
Grazie a un gol al 90', viziato da due irregolarità, il River Plate vince al debutto nel girone di Libertadores contro i paraguagi del Nacional. Prima del fattaccio, il solito nulla (o poco più), della squadra di un disperato Gorosito.
Molto bene invece il San Lorenzo che seppellisce i messicani del San Luis sotto quattro gol, e un controllo totale del match. Spunta un pari oltre il novantesimo il Lanus in casa col Guadalajara, las Chivas. Nicolas Lodeiro, di ritorno da un ottimo Sudamericano under 20, decide la sfida, lui pure al 90', tra gli uruguagi del Nacional e l'Universitario
San Lorenzo - San Luis 4-1
Molto bene invece il San Lorenzo che seppellisce i messicani del San Luis sotto quattro gol, e un controllo totale del match. Spunta un pari oltre il novantesimo il Lanus in casa col Guadalajara, las Chivas. Nicolas Lodeiro, di ritorno da un ottimo Sudamericano under 20, decide la sfida, lui pure al 90', tra gli uruguagi del Nacional e l'Universitario
San Lorenzo - San Luis 4-1
12 febbraio 2009
USA - Messico 2-0
Inizia in salita l'Hexagonal decisivo per la qualificazione al Mondiale sudafricano per il Messico di Sven Goran Eriksson, sconfitto dal team USA. La doppietta di Michael Bradley decide la partita.
Qui, su Gazzetta.it, una mia analisi sulla situazione del Tri e del suo CT.
Una vera maledizione per i messicani...
Qui, su Gazzetta.it, una mia analisi sulla situazione del Tri e del suo CT.
Una vera maledizione per i messicani...
[Mex Clausura] Esonerato Ramon Diaz
La sconfitta casalinga col Pachuca è stato il colpo definitivo, ma la situazione era troppo ingarbugliata per potersi risistemare. Ramon Diaz non è più l'allenatore dell'America. A sostituirlo, Jesús Ramírez, el "Chucho", che molti avrebbero voluto vedere sulla panchina della nazionale maggiore al posto di Eriksson.
11 febbraio 2009
E' iniziata la Libertadores
E' iniziata ieri notte la fase a gironi della Copa Libertadores.
Qui, una mia breve presentazione dell'evento su Gazzetta.it
Ieri sera: Defensor Sporting (URU)- America Cali (COL)1-0
Qui, una mia breve presentazione dell'evento su Gazzetta.it
Ieri sera: Defensor Sporting (URU)- America Cali (COL)1-0
10 febbraio 2009
[Carioca] Flu - Vasco 0-0: Tricolor quasi fuori
Il Fluminense non riesce a metter sotto il Vasco al Maracana (male Thiago Neves), non sfruttando il vantaggio dell'uomo in più praticamente per tutto il secondo tempo (dopo 7' minuti espulsione per Alex Teixeira a causa di una brutta entrata), e ora rischia di rimanere fuori dalle semifinali per la Taça Guanabara, la prima parte del Campionato Carioca. Il Vasco guida il gruppo A con dieci punti seguito dall'Americano, mentre il Flu è fermo a 5. Passano all semifinali le prime due. Nell'altro gruppo guidano Flamengo ( a punteggio pieno, domenica 2-1 col Macaé Esporte) e Botafogo (4-1 al Bangu).
09 febbraio 2009
[Sud Sub20] Niente mondiale per l'Argentina
Alla fine l'ultima giornata non sposta niente. Tanto per non smentirsi, però, l'Argentina perde pure l'ultima partita con la Colombia. Vanno in Egitto, insieme al Brasile campione, anche Uruguay, Paraguay e Venezuela.
Una breve analisi sulla Gazzetta.it
Una breve analisi sulla Gazzetta.it
07 febbraio 2009
[Sud Sub20] Brasile campione
Con una gioranta di anticipo, il Brasile, vincendo 2-1 contro la Colombia, ha già messo in bacheca il torneo sudamericano under 20, il "Juventud de América", bissando la vittoria di due anni fa. Mi pare questa sia da celebrare maggiormente, però: Lourenço lavora con la squadra, la plasma fino a trovare la quadratura del cerchio e gli equilibri giusti, una galassia distante da quella di due anni fa che si basava su fenomeni conclamati come Pato e ottimi giocatori tipo Lucas, arrivando a concludere per situazioni estemporanee e in cui si notava poco un'armonia di time. Al termine del torneo approfondiremo meglio il nuovo Lourenço. Notizia della giornata è anche l'ennesimo pareggio dell'Argentina e stavolta l'Albiceleste del Checho Batista, rischia di finire fuori dal Mondiale under 20 che si giocherà a fine settembre in Egitto. Mondiale di cui è campione in carica... Pareggia 1-1 col Venezuela, ormai diretto rivale per il quarto posto: Vinotinto derubata dall'arbitro di un gol (almeno Batista ci risparmierà dalla ennesima sceneggiata sui torti contro la sua nazionale) e raggiunto nel recupero da un gol di Marcelo Benítez: solita brutta Argentina. Il pareggio tra Uruguay e Paraguay manda in Egitto il Charrua di Abel Hernández (ancora in gol l'ultimo acquisto di Zamparini) e segnala un passo avanti della squadra Guarani. Brasile campione, tutto il resto si decide domani: Argentina-Colombia, Paraguay-Brasile e Venezuela-Uruguay. Questa la classifica, vanno a vedere le piramidi i primi quattro: Brasile 12 punti, Uruguay 7, Paraguay 5, Venezuela 4, Colombia 3, Argentina 2.
Uruguay - Paraguay 2-2
Uruguay - Paraguay 2-2
06 febbraio 2009
[Libertadores] Pincha qualificato
Con estrema fatica, ma dentro. L'Estudiantes si qualifica per il tabellone principale della Copa Libertadores. A La Plata si è ottenuto quell'1-0 necessario per sopravanzare lo Sporting Cristal. Notato qualche chilo di sovrappeso per Veron, che dovremmo rivedere in Albiceleste nell'amichevole di settimana prossima con la Francia.
[Arg] Inizia il Clausura 2009
Inizia stasera con una partita di estremo prestigio, Tigre-San Lorenzo, il campionato argentino, il Clausura 2009. Le squadre impegnate oggi hanno disputato lo spareggio per il titolo di Apertura insieme al Boca. Vediamo i movimenti estivi:
Tigre: ormai il miracolo ce lo si attende pure quest'anno da Diego Cagna: costruire al Tigre una realtà vincente, con i mezzi che si conoscono, non può valere parola inferiore a milagre, punto. Prima o poi finirà, ma l'onda dovrebbe durare anche quest'anno. E' tornato dalla Croazia l'ex Suarez. Scongiurata la partenza di Diego Castaño al Boca.
San Lorenzo: Ambizioni tante (c'è anche la partecipazione in Libertadores), speranze mmh. Aghi della bilancia, Santiago Solari e Pablo Barrientos. Meglio che il tecnico Russo risolva i problemi con Silvera, davanti ce n'è davvero bisogno... Utile il ritorno di Bottinelli dall'Italia
Tigre: ormai il miracolo ce lo si attende pure quest'anno da Diego Cagna: costruire al Tigre una realtà vincente, con i mezzi che si conoscono, non può valere parola inferiore a milagre, punto. Prima o poi finirà, ma l'onda dovrebbe durare anche quest'anno. E' tornato dalla Croazia l'ex Suarez. Scongiurata la partenza di Diego Castaño al Boca.
San Lorenzo: Ambizioni tante (c'è anche la partecipazione in Libertadores), speranze mmh. Aghi della bilancia, Santiago Solari e Pablo Barrientos. Meglio che il tecnico Russo risolva i problemi con Silvera, davanti ce n'è davvero bisogno... Utile il ritorno di Bottinelli dall'Italia
05 febbraio 2009
[Sud Sub 20] Colombia vince, Uruguay fa fuori l'Argentina
Torna a sperare la Colombia: trova la vittoria con il Paraguay gestendo molto bene la partita nel primo tempo, prima di soffrire dopo il gol del 2-1. Comunque, tre punti. Il tecnico cafetero modifica l'assetto della sua squadra, giocando con tre mezzepunte rapide, di gambe e di testa ("Mono" Reina, Sherman Cárdenas, e lo ieri ottimo Cristian Mejía), dietro Perez. In mezzo due mediani come Julián Guillermo e Leudo e la solita spinta a sinistra di Diaz, veramente bene ancora. L'azione di ribalta in fretta e nell'uno contro uno i prestipedatori colombiani hanno spesso la meglio sui difensori guarani. Il gol di Hernán Pérez, il migliore del Paraguay, riapre la partita ma non la modifica totalmente: vittoria cafetera. Il Brasile stritola il Venezuela ed è già qualificato matematicamente per il prossimo Mondiale under 20, dove l'Argentina rischia fortissimamente di non andare (bravo Checho): pure ieri sconfitta, stavolta dall'Uruguay (in gol pure il neo palermitano Hernández).
04 febbraio 2009
[Mex Clausura] Prima sconfitta per i Jaguares
Dopo tre partite non c'è nessun filotto di vittorie per le partecipanti del Clausura Messicano, che presenteremo poco a poco*. Sconfitti infatti, dopo due W consecutive, i Jaguares del Chiapas, in casa col San Luis: i felini, rimasti a Tuxtla Gutierrez nonostante i propositi di fuga, avevano iniziato bene anche se non è stato ancora possibile schierare Neri Cardozo: la diatriba col Boca prosegue.
JAGUARES CHIAPAS: Come riferito, solo l'intervento diretto del governo del Chiapas, che si è mosso rastrellando le azioni del club fino a ottenere la maggioranza ( e ha pure fatto campagne per stimolare l'affluenza al "Victor Manuel Reyna"), ha permesso ai chiapanecos di restare qui. Conferma per il tecnico Miguel Ángel Brindisi ( a me non dispiacque il suo lavoro alla Bombonera) e per l'idolo (mio pure, fenomeno caciarone -gioca col numero 1 dopo aver avuto anche il 100-, ma se si alza col piede giusto, giocatore vero) Adolfo "Bofo" Bautista, che verrà ripresentato in attacco al fianco del brasilaino Itamar. Interessante l'acquisizione del giovane Alan Zamora, ex Atlante. Prospettive: diciamo passare il turno, con qualche sogno nel cassetto se la coppia d'attacco gira.
SAN LUIS: Grande stagione quella passata, per i Gladiatori, con il raggiungimento addirittura della Libertadores (è nel Gruppo 8 con Libertad, Universitario e San Lorenzo). Il problema è però il... Necaxa, l'altra squadra controllata dal Gruppo Televisa, che detiene il pacchetto di maggioranza anche del San Luis. Sostanza: il tecnico Raúl Arias e due giocatori chiave come Eduardo Coudet e Victor Piríz sono volati al Necaxa. Brutta faccenda. Confermati Tressor Moreno e Braulio Luna, portato a casa Jairo Patiño, tutti sopra i trenta... Insomma: sarà molto dura ripetersi
Jaguares - San Luis 1-2
JAGUARES CHIAPAS: Come riferito, solo l'intervento diretto del governo del Chiapas, che si è mosso rastrellando le azioni del club fino a ottenere la maggioranza ( e ha pure fatto campagne per stimolare l'affluenza al "Victor Manuel Reyna"), ha permesso ai chiapanecos di restare qui. Conferma per il tecnico Miguel Ángel Brindisi ( a me non dispiacque il suo lavoro alla Bombonera) e per l'idolo (mio pure, fenomeno caciarone -gioca col numero 1 dopo aver avuto anche il 100-, ma se si alza col piede giusto, giocatore vero) Adolfo "Bofo" Bautista, che verrà ripresentato in attacco al fianco del brasilaino Itamar. Interessante l'acquisizione del giovane Alan Zamora, ex Atlante. Prospettive: diciamo passare il turno, con qualche sogno nel cassetto se la coppia d'attacco gira.
SAN LUIS: Grande stagione quella passata, per i Gladiatori, con il raggiungimento addirittura della Libertadores (è nel Gruppo 8 con Libertad, Universitario e San Lorenzo). Il problema è però il... Necaxa, l'altra squadra controllata dal Gruppo Televisa, che detiene il pacchetto di maggioranza anche del San Luis. Sostanza: il tecnico Raúl Arias e due giocatori chiave come Eduardo Coudet e Victor Piríz sono volati al Necaxa. Brutta faccenda. Confermati Tressor Moreno e Braulio Luna, portato a casa Jairo Patiño, tutti sopra i trenta... Insomma: sarà molto dura ripetersi
Jaguares - San Luis 1-2
03 febbraio 2009
[Copa Revancha] Boca Juniors - River Plate 2-0
D'accordo che siamo ancora in prestagione, che 'sti tornei valgono quel che valgono, ma, a pochi giorni dall'inizio del campionato Clausura, sembra di rivedere lo stesso film degli ultimi anni a Nunez. Il River non gioca, entra in campo e continua a proporre figure di palta. Ieri mi è capitato di rivedere la partita di domenica, contro i ragazzi del Boca. Benissimo ancora Pablo Mouche, che avrà anche limiti tecnici ma ha un carisma e una voglia davvero sorprendenti. Bene anche Gaitan. Il River di Gorosito sembra il River di questi ultimi mesi: non riesce a scuotersi. Ora, posso pure essere d'accordo nel non riconoscere un leader in campo, nella necessità di trovare un'"anima", ma cosa facciamo? Si fa ritornare Ortega, subito? Poi sento anche il nome di Gallardo... E Crespo, brutto? Mah, oltre ai risultati al River mancano pure le idee sul come muoversi e, a quanto si legge, gli scricchiolii all'interno della dirigenza e dello staff tecnico sono sempre più rumorosi. Il prossimo week end si comincia, ne sapremo di più.
[Sud Sub20] Brasile mette ko l'Argentina
Il Brasile mette nei guai l'Argentina vincendo il "Classico" del Sudamerica e lasciando la squadra Albiceleste con un solo punto nel torneo a sei finale. Partita però giocata in una piscina, sotto un pioggia battente e su un campo assolutamente impraticabile: decisamente ingiudicabile. A fine match, nella conferenza stampa, il Checho Batista vomita di tutto contro l'arbitro, reo di aver mal condotto la partita, di aver annullato un gol regolare a Neira (tenendo conto delle condizioni ambientali, ottima prova, la sua, al fianco di Salvio), di aver concesso un rigore agli avversari (anche se probabilmente ci stava, realizzazione del vascaino Alan Kardec, subentrato a Dentinho e più adatto al clima di questa partita) e via discorrendo. Nei primi minuti, quando il campo era al limite dell'accettabile, la squadra che guidava nettamente l'inerzia del match non era però quella di Batista... Lourenço ripropone la squadra dell'ultima partita, quella vinta nettamente con l'Uruguay, perde però dopo un quarto d'ora Tales, e la scelta della sostituzione cade su Douglas Costa. L'Argentina è squadra più forte fisicamente, comunque si trova meglio in questa piscina: lotta e riesce a ritrovare le redini del match. Poi il rigore, le polemiche, e il campo sempre più impraticabile: finale con la doppia espulsione di Zuculini e il terzino Patric, pochi minuti dopo il 2-0 di Giuliano che aveva chiuso la partita. Sempre sull'ignobile terreno di gioco, sempre più ignobile, la Colombia si fa rimontare dall'Uruguay, dopo aver molto sprecato. Nella notte, Paraguay - Venezuela 3-0.
02 febbraio 2009
[Can under 20] Ghana Campione
Il Ghana vince il torneo continentale under 20, di seguito il video della finale contro il Camerun:
(festeggiamenti e gol della finale)
(festeggiamenti e gol della finale)
01 febbraio 2009
[Sud Sub20] Brasile, con merito
Buon Brasile nel primo match del torneo a sei finale del Sudamericano under 20. Vince con merito il solito Uruguay che continua a proporre un calcio di esclusivo uno contro uno. Lourenço, per una volta, mi convince: fuori Douglas Costa e Renan Oliveira (che sono due super prospetti, i miglior della squadra, ma nel 4222 e con questa impostazione tattica posso creare disequilibri) e dentro mezze punte più disposte alla corsa e al recupero: con Tales e Giuliano la squadra è più compatta, ha una netto predominio a centrocampo, riesce a proporre inserimenti centrali e a non regalare la parità numerica nelle zone pericolose. L'Uruguay ripropone, oltre ai due attaccanti Garcia e Hernandez (che dovrebbe andare al Palermo) pure due mezzepunte, Viudez e il benfiquense Urretaviscaya, disposte solo all'uno contro uno: una serie di raddoppi e un loro limite nel vedere calcio rende abbastanza semplice la lettura della linea difensiva e dell'appoggio dei due mediani del Brasile Sandro e Maylson. Consequenza logica la vittoria del Brasile, e il punteggio di 3-2 (l'ultimo gol charrua arriva a tempo scaduto) non rende nemmeno giustizia al divario tecnico-tattico visto in campo. Ancora a segno, con l'amarelinha, Walter, giocatore che nei 16 metri fa davvero paura. Nelle altre partite della giornata, pareggio ancora una volta deludente per l'Argentina col Paraguay e sconfitta della Colombia col Venezuela
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