24 marzo 2007

[libertadores] turno 20 -21-22 marzo




Gruppo 5
Flamengo - Parana 1-0 Favoloso match tra le due squadre brasiliane, squadre che vogliono ancora giocare a calcio veramente. Ney Franco, coach del Mengo, sempre più sorprendente: ancora una volta due punte, due meias, ottimi esterni che accompagnano sempre con qualità (Juan a sinistra e Leonardo Moura, autore del cross decisivo per il gol di Souza), Paulinho in mezo al campo che si aggiunge ai centrali difensivi per ricomporre l'equilibrio in campo. Bene anche il Parana di Zetti, continue, ostinare ed ordinate ripartenze: aggiungere la classe di Dinelson. Decide Souza, che poteva chiuderla anche prima. video

Real Potosì - Maracaibo 2-2 I boliviani si fanno fermare in casa dal Maracaibo e comprmettono il loro cammino in coppa. Il tecnico Félix Berdeja si assume la responsabilità del disastro e fa le valigie.

Gruppo 1
Banfield -America 2-1
Incredibile sconfitta dei messicani col Talandro, rivitalizzato da "Vitamina" Sánchez, il nuovo tecnico che esordiva proprio in questo match. Errori poco perdonabili hanno concesso le segnature a Lujambio (doppietta) e a Cvitanich, che si fa tutto il campo per sigillare la partita nel secondo tempo. L'America giungeva dalla vittoria nel clasico con las Chivas, è l'atteggiamento sbagliato dei messicani ad avere condizionato la partita.

Libertad - El Nacional 1-0 Salutano già la Libertadores gli ecuadoriani. I "militari", che pure in campionato non stanno brillando, non impensieriscono mai i paraguagi del Libertad che con questa vittoria consolidano la prima piazza nel girone.

Gruppo 2
Necaxa - San Paolo 1-2
Bella vittoria per questa squadra messicana di cui si parla sempre troppo poco: condividono solo con il Santos la marcia perfetta nella competizione: tutte vittorie.

Gruppo 3
Cerro Porteno - Cucuta 2-1
Rinasce il Cerro, che vince in rimonta e scavalca i colombiani in classifica. Bene Ramirez e Eder Godoy

Gruppo 4
Emelec - Nacional 1-0
Avevano un solo risultato gli ecuadoriani per continuare a sperare: l'hanno colto nei sudatissimi ultimi minuti della gara(Quiñónez in gol), su cui però ha pesato qualche errore di troppo della terna arbitrale (specie l'espulsione di Diego Jaume del Nacional). Uruguagi troppo frenati, volevano un punto e non hanno portato a casa nulla anche se probabilmente hanno avuto più occasioni, specie una con "Malaka" Martinez. Bene Cardaccio in mezzo al campo, sempre meglio il ragazzo.

Gruppo 6
FC Caracas - Colo Colo 0-4
Passeggiata del Colo Colo in Venezuela: favoloso Alexis Sanchez. il Nino Maravilla, già prenotato dall'Udinese per due milioni di dollari, autore di una tripletta. Per il Caracas, che aveva sbancato il Monumental di Buenos Aires, è tempo di risveglio, ma sono ancora in testa a un girone equilibratissimo.

Gruppo 7
Boca Juniors - Toluca 3-1
Boca in scioltezza. Si riprende i punti persi in Messico. Riquelme a pennellare ma ottima gestione in mezzo al campo per Ledesma e Banega. La scelta del giovane Mondaini dall'inizio accanto a Palermo ha ricevuto le critiche di Maradona. Bel gol nel finale di Boselli, subentrato.

Gruppo 8
GELP - Santos 1-2
Non male la prova degli uomini di Troglio ma il Santos di Vanderlei è uno schiacciasassi. Ripresa la partita nel finale gli argentini l'hanno ripersa al 90' per il gol di Zé Roberto, come rendimento ancora oggi miglior giocatore brasiliano no contest. Luxemburgo sceglie il 352, piuttosto propositivo e soprattutto equilibrato. Il gol di Marcos Aurelio a inizio match facilita la gestione della partita, anche se in mezzo al campo manca Maldonado e Cleber Santana non gioca la sua miglior partita.

6 commenti:

valentino tola ha detto...

Confronto Brasile-Argentina (a livello di club):
La mia sensazione, evidentemente sommaria, è che i club brasiliani negli ultimi anni stiano dominando per aver saputo raggiungere equilibri soddisfacenti senza compromettere la qualità tecnica del loro calcio, vedi soprattutto Sao Paulo e Internacional (che scoppola però quella col Velez!).
In Argentina invece ritengo che negli ultimi anni i talenti sbocciati siano presi individualmente forse anche superiori a quelli brasiliani, ma troppo spesso sono inseriti in contesti a loro sfavorevoli, all' interno di proposte calcistiche troppo spesso sorpassate (a parte il grande Boca di Basile, che la Libertadores però non l'ha potuta disputare, e un po' il Velez di Russo, mi è riuscito assai difficile trovare negli ultimi anni squadre argentine particolarmente "appaganti") . Troppi calcioni, troppo nervosismo, pochissima manovra.
Che ne pensi del livello medio degli allenatori argentini? (spero sia un po' più elevato di quello di Reinaldo Merlo...)

Carlo Pizzigoni ha detto...

Per quelli che allenano ora Alfaro mi piace, Lavolpe mi piace, però credo che l'ottica della questione debba necessariamente essere diversa. Credo che la gloabalizzazione del gioco abbia molto impoverito il concetto di "scuola calcistica", anche per quel che riguarda i tecnici. Forse, ad alto livello, sopravvive solo quella portoghese, che è riuscita ad adeguarsi alla modernità partendo da concetti base riconosciuti. In Argentina e Brasile devi continuamente adeguare le squadre, che si rinnovano di anno in anno (quando non di mese in mese), quindi devi necessariamente modificare qualcosa: in Argentina, poi, il tecnico può avere continuità nel costruire una certa filosofia, in Brasile, nella maggior parte dei casi, no. Devi allenare un calcio di situazione, però puoi costruirlo in mezzo ad uno spartito definito. E i migliori ci riescono sempre. In Europa, credo che ad alto livello non si sia mai visto un così basso livello. Non parlo di avanguardia, di sperimentazione, e nemmeno di propositività. Ma almeno di concetti riconoscibili: se il grano che abbiamo e che ci permette di schierare i miglior giocatori (concetto vago ma è per semplificare) saremmo veramente messi male. Per carità di patria non parlo del calcio italiano: una desolazione unica, specie ad alto o altissimo livello.

P.s. Basile, parere personale, è un mero assegnatore di maglie, l'anti Bielsa per definizione. Per me perfino Passarella o Ramon Diaz gli sono superiori

valentino tola ha detto...

Sono d' accordo, il livello generale in Europa è basso, l' idea dominante purtroppo è questa: "il mio gioco comincia solo a partire dall' errore dell' avversario".
Basile non è certo un grande stratega (La Volpe è sicuramente più preparato), però almeno non reprime i suoi giocatori, questo è già un merito.
Passarella proprio non mi piace: l' anno scorso aveva la miglior squadra, non è andato oltre i lampi di Higuain e Belluschi e un Clasico in cui il Boca gli ha regalato praterie in contropiede. Anche l' Estudiantes campione dell' ultima Apertura a mio avviso era inguardabile

Come si spiega secondo te attualmente la netta differenza di risultati fra club brasiliani ed argentini?

P.S.: Ma Bielsa che fa? Tornerà ad allenare? C'è bisogno di lui, di Van Gaal, di Co Adriaanse...

Carlo Pizzigoni ha detto...

Intendi in Libertadores? Beh, un po' credo riguardi la manifestazione: molto più dura della Champions', trasferte più lunghe e una serie di fattori ambientali che contano davvero molto. Arrivare in fondo è davvero complicato. Come detto prima non ne farei tanto un discorso di nazionalità. Qualcuno sostiene che c'entri la questione della strutturadel campionato, che in Argentina è diviso in due. Può essere, è un fattore, ma non crdo così decisivo. Il livello medio delle squadre è buono sia in Brasile che in Argentina, credo però sia superiore in quest'ultimo Paese.
Bielsa continua a rifiutare panchine, forse sta aspettando qualcosa di particolare. Vediamo, e speriamo.

Anonimo ha detto...

Ciao Carlo...qui sono visitando il tuo Blog.

I problemi per li squadri argentini a Libertadores, sono i dati.
Per essempio, l'Estudiantes campione 2006 giocaró la Libertadores 2008, é irrisorio.
Puo essere che Boca e River mantengano sempre lo stesso livello di gioco. Ma guardi adesso questo che succede con GELP e Banfield.

Carlo Pizzigoni ha detto...

Grande Pachi, grande hincha del Pincha. Analisi perfetta. Col calendario spezzato e le qualificazioni in Libertadores "differite" si perde anche la spinta emotiva per partecipare alla competizione: sei mesi fa il GELP non era uno squadrone ma un team molto più competitivo, sì. Beh, per l'esempio forse era meglio scegliere un'altra squadra al posto del Lobo...