Sono arrivato in tribuna stampa prima dei giapponesi ( una ragazza disponibile a mettersi in mostra nonostante la bilancia reclami qualche chilo di troppo, e un perfetto collega, sulla cinquantina, che pescava da ogni tasca diavolerie tecnologiche). Volevo vedere com'era la reazione del Vélodrome al ritorno di Franck Ribery. Le curve erano già piene e presto si sarebbe riempito il resto: presenti anche Michel Platini e Michel Hidalgo, il primo a colloquio con il presidente dell'OM Pape Diouf (lodato da alcuni striscioni appesi sul Virage Sud) e disponibile alle foto coi tifosi. Proprio il vero uomo nuovo del football francese, in pantaloni corti color crema è stato il primo a mettere piede in campo per saggiarne l'atmosfera: gli applausi hanno coperto i fischi, che pure ci sono stati. La partita di Ribery è stata fenomenale, da fuoriclasse, come ormai bisogna cominciare a chiamarlo. Partito esterno di sinistra nel centrocampo a tre dell'OM ha continuato a perforare la difesa del Rennes di uno spento Faty anche con il 4231 che ha tolto molta fluidità ai marsigliesi:Niang punta unica centrale ha davvero poco senso e poco ha fatto anche Bamogo: finché non rientra Cissè direi ad Emon di lasciar perdere questa formula. Meglio, molto meglio nel secondo tempo con la riproposizione del 433, Pagis in mezzo all'attacco, al fianco Niang e il ritorno sulla linea mediana di Ribery, degno di ripartenze alla Kakà, con perfetto controllo della palla in velocità e idee sempre chiare. In mezzo notevoli disastri di Lamouchi ( a parte l'azione della riconquista del pallone sul primo gol non mi ha entusiasmato nemmeno Cana, osannato da molti colleghi) superati solo dalle corbellerie di Taiwo, o gli si insegna a difendere, soprattutto sul lato debole o sarà necessario correre ai ripari. Ogni cambio di gioco era un'azione da gol per il Rennes ( zeppo di defezioni e con Mvuemba dirottato in poanchina) che, fosse stato in campo Utaka, avrebbe gozzovigliato con questa "difesa" che si avvale, diciamo così, anche delle prestazioni di Cesar e Zubar, altri bei pasticcioni e più volti guardati male dal capitano, il senegalese Beye, che agisce sulla destra. Insomma, Ribery predica nel deserto e il 2-0 del tabellone dovrebbe mostrare il suo nome al posto di quello dell'OM. Il pubblico lo capisce e nell'azione del secondo gol, serpentina di "Scarface" e assist al bacio per Maoulida, torna a eleggerlo leader. I destini della Francia, non solo quelli dell'Om, passano dalle sue giocate. Piuttosto in soggezione nei suoi venti minuti in campo, il celebrato gioiello Nasri ha mostrato un lancio di esterno destro davvero notevole: poco per quello che si dice di lui (adesso non può essere decisivo), molto nella valutazione in prospettiva del ragazzo.
OM : Carrasso, Beye, Zubar, César, Taiwo; Lamouchi, Cana, Ribéry; Bamogo (Maoulida 68'), Pagis (Nasri 72'), Niang (Oruma 84').
RENNES : Pouplin, M'Bia, Bourillon, Faty, Jeunechamp; Sorlin, Cheyrou; Moreira, Monterrubio, Hadji; Briand (Sow 59')
Gol: 1-0 Pagis 38', 2-0 Maoulida 85'.
2 commenti:
Ho visto solo il primo tempo di questa partita, però mi sa che anche quest' anno l'OM dovrà lasciar perdere.
D'accordo su Cana, è un giocatore come tanti che giocano in quella posizione e che vengono ormai esaltati non appena rubano un pallone.
Taiwo è intrigante, però notevolmente sopravvalutato: non solo è mediocre in fase difensiva, mi sembra anche un po' grezzo dal punto di vista tecnico, visto che non appena viene pressato, spesso scaraventa il pallone a casaccio.
Davanti a una difesa così, poi, mi chiedo ancora una volta come Beye possa essere sprecato sulla fascia.
In attacco, il punto fermo deve essere Pagis, perchè è l'unica punta centrale, in attesa di Cissé. Peccato, perchè Niang mi piace molto ma, considerando l'insieme di ali e mezzepunte non si trova molto spazio per lui.
Non mi dispiacerebbe poi, anche se per Emon sarebbe un mezzo rompicapo, vedere assieme Oruma, Ribery e Nasri.
E se si gira una caviglia a Ribéry, sta squadraaffonda in sabbie mobili pericolose
Posta un commento