Ne avrò sentite una dozzina di storie su Romario dai tassisti di Rio de Janeiro, molte delle quali irripetibili. Romario è certamente il giocatore in attività più amato dai brasiliani.
Anche domenica, doppio sigillo nel classico contro il Fluminense, nel 2-0del suo Vasco, la squadra che l'ha visto crescere e che ha già ritirato la sua maglia numero 11. Quest'anno sono già 18 gol, lo stesso numero di Carlitos Tevez, giustamente celebratissimo.
L'anno scorso sono stato a Laranjeiras, al campo di allenamento del Flu dove all'epoca giocava il Baixinho. Ovviamente non era presente. L'allenatore, Ricardo Gomes (ora al Bordeaux, dove sta facendo molto bene), che aveva nello stesso spogliatoio anche Roger e Edmundo, venne assaltato dai cronisti: "Lo sa che Romario il giorno prima della partita contro il Vasco ( dove è uscito per infortunio al secondo minuto del primo tempo...) è stato visto giocare più di tre ore in spiaggia?" "Lei c'era?" "No, ma me l'hanno riferito, è sicuro." " Se non c'era non può essere sicuro" chiudeva Ricardo Gomes. L'indomani, Romario viene avvistato e prontamente gli viene chiesta la verità. Romario è l'unico che poteva rispondere: " Certo che è vero, gioco sempre a foot-volley sulla spiaggia il sabato. Gioco e continuerò a giocare. Ci vedi qualcosa di male?" 27 partite sulle 38 disputate fanno 0,66 gol a match, niente di male, peixe. Inimitabile. In tutto.
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