15 maggio 2015

Euro U17. C'è Italia-Francia ai quarti


Iniziano i quarti di finale dell'Europeo Under 17 in Bulgaria.
Oggi si gioca Croazia-Belgio e l'imperdibile Spagna-Germania.
Domani, dopo Inghilterra-Russia tocca a Francia e Italia. Ancora una volta l’una di fronte all’altra, come in uno spaghetti western dall’epilogo incerto, irrisolto.
Lungo un secolo e oltre.
Dal 6-2 azzurro del 15 Maggio 1910, che segnò l’esordio assoluto della Nazionale italiana, transalpini e giocatori del Belpaese si sono ininterrottamente divisi gioie e dolori, shakerati in cocktail di coincidenze ed ossessioni che straripano oltre i margini del calcio.
Francia e Italia, insomma, è Storia.







A rinverdirla, domani, ci penseranno due formazioni under 17 diverse, come tradizione vuole, ma nate sotto un’unica stella polare: la coesione del gruppo prima del singolo. Non mancano però le individualità, e forse qui, specie nell'approccio offensivo, i francesi hanno più soluzioni.
I Blues di Jean-Claude Giuntini fin qui non hanno fatto sconti, travolgendo la Scozia (5-0) e domando con relativa tranquillità i pari età russi e greci.
Boutobba, pupillo del Loco Bielsa a Marsiglia ( ha già esordito coi grandi) è uno degli indiziati per la vittoria del Golden Player, e gioca al fianco di compagni che hanno dimostrato di saper gestire le proprie risorse fisiche (dal centrale difensivo Mamadou Doucoure all’istinto del centravanti Nanitamo Ikone, autore di un raffinato gol di tacco) che sono quasi illimitate, e mentali, grazie ad una tenuta di gara accorta tatticamente, senza legare la propria sorte nel possesso palla o nel gioco di rimessa esasperato.
Sotto questo aspetto l’Italia, invece, ha fatto più fatica.
Muscoli poco sciolti nel finale di gara e qualche scollatura fra i reparti non hanno permesso ai ragazzi di Bruno Tedino di esprimersi al meglio. Illuminati dal faro di Locatelli e protetti dalle manone sante di Donnarumma, portiere dal grande avvenire, sono comunque riusciti, dopo il KO iniziale contro la forte Inghilterra ( dove tuttavia hanno giocato un finale di gara di discreto livello), ad avere la meglio sull’ostica Irlanda e a gestire una complicata Olanda, che dopo un abbrivio pieno di errori, concettuali e tecnici, ha avuto la capacità di svoltare la gara su binari di una fisicità che gli azzurrini hanno a fatica, ma con pieno merito, contenuto.
Si sono intravviste qualità importanti e progressi rispetto all’esordio contro l’Inghilterra, in cui il genio sregolato di Marcus Edwards e la contemporanea assenza dello squalificato Scamacca fecero la loro parte, ma per andare a prendersi uno dei sei posti per il mondiale di categoria (a Ottobre in Cile), possibilmente passando per la porta delle semifinali, ci vorranno armonia, ritmo costante e orgoglio.
L'Under 17 dell'Italia ha dimostrato fin qui di marciare unita, e di rimanere, nonostante le difficoltà che gli si sono presentati di fronte, sempre molto concentrata. Sempre sul pezzo: merito del CT e di un gruppo di ragazzi che sarebbe davvero un peccato non vedere arrivare almeno nei professionisti di buon livello.

Aniello Luciano (@AnielloLuciano) con Carlo Pizzigoni (@pizzigo)
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