Davvero da consigliare il libro di Sandro Modeo "L'alieno Mourinho", ISBN edizioni. E' un favoloso viaggio intorno e dentro l'allenatore oggi al Real Madrid, una biografia sui generis che è anche un trattato di neuroscienze, psicologia, letteratura, storia e filosofia. Mourinho, la sua carriera, le sue analisi (ma anche la storia del Calcio attraverso i tecnici che lo hanno cambiato) e il perché l'ambiente italiano lo ha rifiutato. Imperdibile. (Intervista audio all'autore QUI)
"(...)Apprezzato in Inghilterra, questo atteggiamento è stato rigettato pressoché sistematicamente in Italia, per sue motivi ben legati tra loro. In primo luogo, buona parte della platea dei giornalisti e dei tifosi - alimentandosi in un sostegno reciproco - si compatta in una "base" tecnicamente approssimativa, compiaciuta della propria visione del calcio "da oratorio", sclerotizzata in un formulario che dovrebbe essere disincantato ed è solo opacamente e cupamente reazionario: "gli allenatori non contano niente"; "gli chemi uccidono la fantasia"; "nel calcio è stato inventato tutto"; e così via. Per un fruitore simile, il coach ideale è un misto di falsa modestia ("la squadra può far bene") e virilismo ruvido (un Capello che vince e parla poco), magari condito da qualche da qualche ammicamento da caserma. Mourinho, in un contesto simile, è troppo esplicitamente ambizioso e convinto di sè, nello stesso tmpo troppo intellettualistico e buffonesco, troppo scientifico e fumoso. E in secondo luogo, quella base non può tollerare l'invito a una conflittualità trasparesnte che eequivarrebbe allo scoperchiamento di un gattopardismo secolare."
Nessun commento:
Posta un commento